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Anno 1  - Numero 0SommarioMarzo 1999

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CAMBIARE ALLENATORE:NUOVA MODA? 
 
 Non è più lecito perdere. Non che in passato fosse considerato episodio piacevole, ma ogni uomo di sport sa che la sconfitta fa parte del gioco. Oggi i signori presidenti delle squadre di calcio sembrano averlo dimenticato, e pretendono di risolvere ogni problema eliminando quella che a mio avviso è a tutti gli effeti una parte della rosa: l'allenatore. Gigi Simoni - ex allenatore dell'Inter 
 Non abbiamo quasi mai visto cacciar via un giocatore perchè la squadra perde. Il caso più attuale ed eclatante è quello di Edmundo, che ha notevolmente svantaggiato la squadra, oltre che turbato lo spogliatoio viola, perchè ha preteso di andare al carnevale di Rio, infischiandosene del gruppo. E la Fiorentina ha perso, proprio quella domenica in cui lui era in Brasile. 
 Un allenatore viene silurato per molto meno. Invece Edmundo è ancora al suo posto, contro il parere dello spogliatoio, del mister e dei tifosi. Un professionista come Gigi Simoni (ex allenatore dell'Inter) invece, ammirato dalla curva e circondato dall'affetto dei giocatori, viene buttato fuori, per di più dopo una vittoria, "perchè l'Inter non ha gioco" (parole del presidente Moratti). 
Al suo posto Mircea Lucesco; sicuramente un grande professionista, ma cambiare in corsa è davvero la soluzione giusta? 
Lippi prima di lasciare la panchina della Juve Quando un allenatore firma un contratto di lavoro con un team, ci si aspettano da lui risultati positivi, ma soprattutto professionalità e serietà. E dalla dirigenza almeno il rispetto per il suo lavoro. Visto che nello sport se si vince è meglio, ma si può anche perdere, un pò di comprensione nei confronti del mister non guasterebbe, considerando anche che in campo ci vanno i giocatori... 
 E poi, dal lato tecnico, un allenatore nuovo, chiamato a mò di "tappa-buchi", che non conosce la squadra, che non conosce i problemi tattico-tecnici, ne quelli umani e di spogliatoio, cosa volete che risolva, se per di più sa già che andrà via a fine stagione? 
 Nel caso dell'Inter, Lucescu ha esordito bene, conquistando le semifinali di Coppa Italia, ma in campionato la squadra è fuori dal giro scudetto, e del resto il 2-0 all'Old Trafford non lascia ben sperare per il cammino in Champions League. 
 Diversamente, dobbiamo ammetterlo, è andata alla Juventus. La Signora, seppur reduce dalle dimmissioni di Marcello Lippi, ha azzeccato la scelta di Ancelotti, (già sotto contratto da giugno) e anche se non è la Juve a cui Lippi ci ha abituati, si da da fare per risalire la china. 
 Solo a giugno sapremo se avrà avuto ragione la politica del "chi la dura la vince" o del "cambio in corsa".