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Anno 1  - Numero 0SommarioMarzo 1999

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A MELBURNE, CON SCHUMI FUORI GIOCO, EDDY IRVINE COGLIE LA SUA PRIMA VITTORIA IN F1: 

Eddy Irvine, seconda guida della Ferrari Si era stancato di fare il gregario, di cedere il passo al tedesco, considerato più forte, più bravo, il caposquadra a cui fare da battistrada e quando è il momento togliersi di mezzo, perché potesse essere lui a tagliare per primo il traguardo. 
 E mai una lamentela; duro lavoro e abnegazione al team. E quel primo gradino lì ad aspettare. Finalmente in Australia la ruota ha girato in un altro senso: i piloti delle frecce d'argento tradite dalle  loro monoposto,  Schumacher  "sorvegliato speciale" della sfortuna e Eddy non lascia passare nessuno; la radio dei box non segnala niente, e lui si invola verso la bandiera a scacchi.Irvine in trionfo 
 Non deve essere facile per un ragazzo rischiare la vita in pista, lavorare sodo per migliorare fino al limite le monoposto e poi, quando riesce ad essere il più veloce, sentirsi comunicare via radio di "togliersi di mezzo". E già, ma lui è solo la seconda guida. Quanti sospiri silenziosi sotto quel casco, quante volte la voglia di ascoltare il proprio inno nazionale, lì, più in alto di tutti, ha fatto sfiorare ad Eddy l'idea di schiacciare giù il pedale fino alla bandiera a scacchi! Ma adesso era lui la punta del team, le bandiere rosse erano per lui, e allora via fino al gradino più alto, con una bottiglia spumeggiante in mano, per inondare quel pubblico finalmente suo. 
 

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