BREVE STORIA
DELLA REFLESSOLOGIA DEL PIEDE
1872
Nasce a Middletown (U.S.A.) William
H. Fitzgerald
1895
Terminati gli studi nel 1895 presso
luniversità del Vermont inizia a viaggiare per spirito
di conoscenza. Continua a studiare e a lavorare in America e in Europa,
a Londra lavora per due anni facendo parte dello staff del Central
London Ears, Nose and Throat Hospital (Ospedale Centrale di Londra
per le cure otorinolaringoiatriche) lavora a Parigi e Vienna. E
a Vienna dove pratica presso lo studio del Dott. Harry Bond Bressler
che comincia a prendere in considerazione il concetto di aree riflesse.
W. Fitzgerald era un otorinolaringoiatra
e partendo dallevidenza che con delle compressioni nel vestibolo
labiale, sul palato duro, sul palato molle e sulle gengive, era possibile
ottenere delle analgesie o addirittura delle anestesie di breve durata
per piccoli interventi nel cavo orale. Dobbiamo tener conto che ci
troviamo nei primissimi anni del XX° secolo e che le estrazioni
dentarie per esempio, venivano eseguite senza anestesia e non sempre
da medici.
I risultati erano incoraggianti, lentusiasmo
grande. Il dottor Bressler era anche un appassionato di storia della
medicina, per cui il giovane Fitzgerald aveva seppur frammentariamente
informazioni su tecniche terapeutiche poco note, conosciute solo in
ristrette aree geografiche, non codificate dalla "medicina ufficiale"
ma comunque utilizzate con successo dalla medicina empirica.
1902
Tornato negli Stati Uniti Fitzgerald
porta a conoscenza della sua teoria colleghi e amici invitandoli a
verificare. E nel 1902 quando era primario del reparto di Otorinolaringoiatria
presso il St. Francis Hospital di Hartford nel Connecticut che inizia
con una certa continuità e dedizione a praticare un miscuglio
di tecniche compressive soprattutto sulle mani.
Usava mollette da bucato che applicava
sulla punta delle dita, oppure avvolgeva le stesse con elastici fino
a farle divenire quasi blu. Faceva stringere fortemente un pettine
in mano ai pazienti, tecnica utilizzata dalle donne pellerossa del
Nord America per alleviare i dolori del parto.
La maggior parte delle tecniche compressive
venivano esercitate sulle mani e sulle dita ma non erano risparmiati
i gomiti, le ginocchia, i polsi, le caviglie e le dita dei piedi.
Dal semplice empirismo alla ricerca
di nuove aree che potessero arrecare beneficio teorizzò il
concetto che il corpo fosse percorso da dieci aree parallele. Disegnò
quindi limmagine di una persona attraversata da dieci linee
parallele che partivano dalle dita dei piedi e delle mani e che si
riunivano alla testa.
Ascoltando e interrogando i pazienti
giunse a riunire in una linea ideale i disturbi che questi denunciavano.
Per esempio una persona aveva un problema a un occhio o un'emicrania,
accusava disturbi alla cistifellea, periodicamente allanca o
alle ginocchia, denunciava di avere un callo dolente sul quarto dito.
Bene mettendo come su un corridoio questi differenti sintomi di origine
e natura, effettivamente appare un collegamento ideale, questi sintomi
appaiono dislocati su un unico corridoio.
Fitzgerald non ne fa menzione però
chi conosce lagopuntura cinese identificherà sul percorso,
appena menzionato lo Zu Shao Yang (meridano della vescicola biliare),
anche se questi in agopuntura ha un percorso più articolato.
1916
Bisogna aspettare il 1916 affinché
appaia un primo articolo su questa tecnica scritto dal sua amico medico
e giornalista Edwin F. Bower che dà per la prima volta un nome
a questa tecnica chiamandola "Terapia Zonale"
1917
Lanno successivo 1917 insieme
pubblicano un primo lavoro: Zone Therapy, or Relieving Pain At Home.
(Terapia zonale, come alleviare il dolore a casa propria)
Seguaci appassionati e propulsori
di questa tecnica furono i medici George Starr White di Los Angeles
e i coniugi dottor Joe Shelby Riley e sua moglie Elizabeth che fecero
anche loro delle pubblicazioni sullargomento.
Il dottor Riley per primo cominciò
a parlare di compressioni che dovevano essere esercitate con le dita
poste a "uncino" al fine di determinare delle "manipolazioni" sulle
articolazioni e sui tessuti.
Presso il dottor J. S. Riley lavorava
una terapista di nome Eunice Ingham e anchella si appassionò
a questa tecnica, incoraggiata nei suoi tentativi di ricerca dallo
stesso dottor Riley approfondì gli studi di Fitzgerald. Il
suo intuito femminile la portò a concentrare lattenzione
soprattutto sulle mani e sui piedi. I piedi insospettatamente risultarono
nettamente più sensibili delle mani.
Concentrando le aree di maggior sensibilità
e dandogli quindi, anche se con una certa approssimazione una distribuzione
logica, naque una prima mappa di dislocazione degli organi riflessi
sul piede.
Siamo così giunti agli inizi
degli anni trenta.
1934
Nellaprile del 1934 appare un
articolo di giornale dal titolo: "...Svelato il mistero della Terapia
Zonale!" In questo articolo si parlava di Fitzgerald come scopritore
della "Terapia Zonale" e di come fosse riuscito a dare un saggio della
validità della tecnica da lui proposta facendo sì che
una nota cantante lirica, presente alla cena offerta in suo onore,
confidatogli dei problemi inerenti allabbassamento della sua
voce le analizzò le dita delle mani e dei piedi, giungendo
alla conclusione che il calo della sua voce era determinato dalla
presenza di un callo sullalluce.
Dopo qualche compressione invitò
la cantante a riprovare la sua voce e con grande stupore suo e dei
presenti riuscì a cantare toccando note di due toni più
alti della sua scala abituale.
1938
Eunice Ingham pubblica il suo primo
lavoro dal titolo "Stories the Feet Can Tell" (Storie che i piedi
possono raccontare) seguito da "Stories the Feet Have Told" (Storie
che i piedi hanno raccontato). Promulgando e diffondendo in questo
modo lIngham-method of compression massage (Metodo-Ingham di
massaggio per compressione), dove si cambia il linguaggio e la definizione
del nome. Loriginario Zone Terapie comincia a divenire "Massaggio
per compressione sui piedi" divenendo "Reflessologia del Piede" e
la metodica ammorbidita delle "mani a uncino" diventano aree riflesse
da comprimere "come se volessimo sbriciolare dei granelli di sale
nel palmo della mano".
1942
W. Fitzferald muore a Stanford.
1948
Dwight C. Byers ed Eusebia Massenger
nipoti della Ingham iniziano a collaborare a tempo pieno tenendo dei
seminari con la zia. Succesivamente fondano LIstituto Nazionale
di Reflessologia e successivamente lIstituto Internazionale
di Reflessologia per la diffusione del Metodo Originale Ingham.
1967
La Reflessologia del Piede approda
in Europa attraverso due sue allieve dirette: Hanne Marquardt in Germania
e Doreen Bayly in Inghilterra. Hanne Marquardt aveva iniziato a praticare
nel 1958 e dal 1967 da vita a una scuola nella Foresta Nera
Doreen E.Bayly in Inghilterra.devolve
i fondi ottenuti dalla vendita del suo libretto e delle relative mappe
alla Crusade Aganist All Cruelty to Animals Limited.
Iniziano le sponsorizzazioni di fabbricanti
di strumenti atti a sollecitare i piedi e si diffonde in europa il
testo di Edy Masafret dalla Svizzera.
1974
La Ingham dopo aver dedicato tutta
la sua vita alla diffusione del suo metodo, insegna fino a 80 anni,
ci lascia nel dicembre del 1974 alletà di 85 anni.
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