Il Manuale è curato da:
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L'ispirazione e la
Ricerca di Modelli
Il problema della ricerca di un
soggetto che per noi abbia un significato ed un impatto emozionale e
come rappresentarlo efficacemente
-
Ci sono delle strategie per trovare
soggetti interessanti?
La scelta dei soggetti è, secondo me, direttamente correlato alle
nostre capacità tecniche. Voglio dire: se abbiamo tante belle idee in
testa, ma non sappiamo come realizzarle, abbiamo le mani legate, e
viceversa, se abbiamo le conoscenze tecniche, siamo liberi nelle
nostre scelte dei soggetti. Perciò non dissocerò mai le idee dalle
tecniche.
La copia di un quadro
-
Molti artisti iniziano la loro
carriera copiando quadri d'autore. Trovo che sia un'ottima idea.
Penso che copiare un quadro, e copiarlo bene, possa costituire un
percorso didattico di apprendimento. Oltre che una sfida ;-) Se
riuscite davvero a farlo bello come l'originale ;-)))
Come abbiamo già detto altre volte,
l'arte non è una scienza teorica, ma pratica, e le regole, le
tecniche, i metodi si basano su esempi, su esperienze che hanno
portato alla soluzione di determinati problemi di rappresentazione di
ogni tipo di soggetti.
Per questo motivo, io penso che studiare le opere di altri pittori,
che stimiamo e apprezziamo, possa essere un modo per trovare
l'ispirazione. E studiare il lavoro di altri non si limita a vedere il
risultato finale, ma, quando si può , anche la sequenza di lavoro, le
tecniche, le fasi.
Guardare un altro pittore non
necessariamente per copiare, ma anche per acquisire un metodo di
risoluzione a determinati problemi di composizione e stesura del
colore...
-
Una volta che abbiamo imparato a
padroneggiare una tecnica che ci piace, o abbiamo visto come impostare
l'inquadratura di vista di una composizione o come realizzare certi
effetti, avremo occhi molto più addestrati a vedere cose straordinarie
nel quotidiano che ci circonda. Se abbiamo la mente educata a vedere
certi dettagli nei quadri di un altro pittore che ci piace, vedremo
con occhiali nuovi la realtà e sappiamo anche trarre spunti
interessanti da soggetti che prima sembravano insulsi, solo perché non
li sapevamo guardare.
A me piace molto vedere una mostra,
non solo per il piacere di vedere una cosa bella, che mi trasmette
emozioni, ma anche per "imparare". Nei quadri di un pittore non guardo
solo il messaggio e la bellezza estetica, ma guardo anche
la scelta del soggetto: potrei ripeterlo cambiando il contesto...
dell'inquadratura: come ha organizzato l'architettura della
prospettiva, dove sono i punti di fuga...
dei colori: ha scelto colori caldi o freddi per quel soggetto...
dei materiali: colori ad olio, tempere... perché uno o l'altro...
E queste cose si imparano anche
copiando un quadro.
A volte anche ricalcare
spudoratamente aiuta tantissimo a capire come è costruito un
oggetto: come se la vostra mano si potesse addestrare ad un percorso
guida.
Quando avevo 13 anni mi piacevano molto i cavalli (anche adesso :-) e
li disegnavo a ripetizione su qualunque foglio mi capitasse a tiro.
Avevo imparato a disegnarli ricalcandoli dai libri di fiabe, (lì ce ne
sono davvero di stupefacenti) come erano fatte le gambe e la testa, il
muso...
ovviamente viene fuori un disegno tipo "cartone animato", ma è pur
sempre una rappresentazione abbastanza univoca di un oggetto. E poi
quando ho avuto occasione di vederne di veri, mi sono accorta di molti
dettagli fisici, che confermavano il modello che avevo imparato.
Io penso che una fase essenziale per
imparare a disegnare e dipingere consista nello studio dei lavori dei
maestri. E copiare un quadro, anche solo ricalcare i contorni delle
figure, o meglio ancora ripercorrere le tappe di esecuzione è una
forma di studio. Una volta che si comprendono le tecniche e gli
strumenti, viene anche più facilmente l'ispirazione dal quotidiano
Le Foto
-
Copiare il quadro di un altro
significa interpretare con la nostra sensibilità, e le nostre
capacità, l'immagine che un altra persona ha prodotto, come riflesso,
ancora interpretazione di qualcosa che ha visto o sentito.
Quindi l'oggetto originale è due volte interpretato. Quando non
sappiamo disegnare e rappresentare un oggetto, facciamo bene a
copiarlo da un altro che ha già fatto questo lavoro per noi. Però in
questo modo potremmo trovarci a disegnare, copiando, qualcosa che non
abbiamo mai effettivamente visto, e che non sappiamo come è fatto, e
potremmo trovarci comunque in difficoltà.
Vi faccio un esempio, se ho visto
con i miei occhi una barca a vela, e mi metto a copiare una barca
fatta da un altro pittore, riconosco gli oggetti che l'altro sta
rappresentando: le vele arrotolate, il cordame, il timone... e riesco
a dargli un carattere ed un posto nella composizione, che sia coerente
con la sua funzione.
Invece se non ho mai visto con i miei occhi un'armatura
quattrocentesca, e la devo copiare dal quadro di un altro, potrei non
riconoscere i pezzi che la compongono e che l'altro pittore ha
rappresentato con certi colpi di colore e di luce... per me restano
degli astratti colpi di colore e luce, e mi tocca dipingere un po'
alla cieca diciamo.
Perciò attenzione, quando si copia da un altro quadro.
Una fonte indubitabile di
ispirazione è la natura stessa: uscire all'aria aperta, possibilmente
in mezzo alla natura e dipingere le meraviglie della primavera ....
bellissimo, no?
Però spesso ci sarà capitato di spendere un pomeriggio in un parco o
in un giardino, con il nostro armamentario appresso... magari
dipingiamo anche, e comunque siamo vittime di un errore:
non importa quanto coinvolgente e bella sia un'immagine o un soggetto
che ci interessa e vorremmo ritrarre, ma chissà perchè il nostro
quadro non riesce a catturare tutta l'emozione che il paesaggio
originale aveva suscitato in noi.
Oppure vaghiamo senza riuscire a trovare un soggetto davvero
interessante. E alla fine torniamo a casa più depressi di un cane
bastonato.
Io credo che il problema sia sempre
lo stesso: educare gli occhi a guardare e cercare l'inquadratura, lo
scorcio che meglio riassuma e sintetizzi le sensazioni che un certo
posto può suscitare in noi.
Quando siamo a spasso in un parco,
non soltanto la nostra vista, ma tutti i nostri sensi sono coinvolti
ed eccitati da informazioni: sentiamo i richiami degli uccelli, il
ronzio degli insetti, l'odore di terra e di erba tagliata e umida, il
calore del sole sul viso, la luce che ci abbaglia, i colori....
Come possiamo pretendere che "fotografando soltanto" questo microcosmo
col pennello, possiamo catturarne tutta la magia?
Abbiamo bisogno di uno stratagemma:
di un'immagine abbastanza potente da sopperire alla mancanza degli
altri sensi, abbastanza forte da far lavorare la mente del nostro
ipotetico visitatore, perchè sia lui ad immaginare gli odori, i
rumori...
Come trovare queste immagini così
fortemente evocative?
Chiedetelo ai fotografi ;-)
Davvero, non scherzo: un fotografo
deve combattere contro questi stessi problemi, nella fase di scelta
del soggetto, poi ovviamente dispone di altri strumenti, non ha il
pennello, ha la macchina fotografica.
Se vogliamo imparare come trovare inquadrature interessanti, perchè
non proviamo a guardare libri di fotografie d'autore? Anche in bianco
e nero...
Io le trovo utilissime.
Se imparate a ragionare con una ipotetica macchina fotografica davanti
agli occhi, vi accorgerete di molti scorci interessanti, molti
soggetti particolari. Provate a trarre isporazione dalle foto
d'autore, e magari, se riuscite, fatele voi stessi le foto dei
soggetti che vi piacciono.
Vi descrivo un piccolo trucco per
ottenere disegni corretti di soggetti:
Utilizzare la macchina fotografica
per riprendere i soggetti che ci interessano.
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Questa tecnica permette diversi
vantaggi: anzitutto potete scegliere il soggetto abbastanza
liberamente e rappresentarlo con comodo nel vostro laboratorio, poi
l'impostazione della foto è un interessante esercizio di composizione;
perché vedete il risultato in fretta e vi dedicate poi a dipingere
solo quando vi soddisfa, infine permette una cosa veramente
utilissima, cioè di abbinare la tecnica fotografica al computer per
impostare il disegno di base del quadro. E quanti di noi non sono
abilissimi nel disegno libero sanno quanto sia difficile questa fase.
Se si dispone di una macchina
tradizionale le foto possono essere passate allo scanner, se disponete
addirittura di una digitale tanto meglio.
Le foto possono essere quindi
stampate in formato A4 (circa 20x28,5 cm), anche in bianco e nero, e
da queste è molto facile riportare il disegno sul quadro con la
tecnica della quadrettatura
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