Clinamen

DISCORSO DI HASTUR DA ALDEBARAN, A MENTI UNIFICATE

-Scusate per la momentanea interruzione delle vostre facoltà cerebrali-

"Umani, è da decenni che vi permettete di ferire la vostra immagine e quella di chi vi ha creato con dissertazioni su quanto la vostra specie possa essere dannosa per sé stessa e il vostro pianeta. Ciò che abbiamo rilevato nelle intercettazioni sulla vostra rete neurale non fa altro che sottolineare la vostra totale incapacità a comprendere definitivamente le predisposizioni naturali di cui disponete tutti. In questo discorso, spero unico nel suo genere, cercherò di chiarirvi le idee.

Sappiate che in tutta la galassia siete considerati negativamente. L'unica specie intelligente e per altro a voi inferiore è riuscita ugualmente nella missione da noi pianificata, cosa che invece voi umani siete restii a fare. In sostanza, tra le file dei vostri popoli, soprattutto quelli più colti e sviluppati (particolare, questo, che suscita non poco stupore), circola voce che gli uomini stiano adoperando la propria intelligenza in modalità che porteranno l'intero pianeta alla distruzione, specie viventi incluse in tutta la loro globalità. Essi credono che quando fu scoperta la scissione nucleare sia stata segnata inevitabilmente la propria fine; credono che l'immissione nell'atmosfera di sostanze tossiche sia biasimevole, anche se la maggior parte degli uomini non se ne preoccupa minimamente; credono che le innovazioni scientifiche in campo alimentare portino allo sfacelo del patrimonio genetico di tutte le specie viventi; credono che la globalizzazione possa prosciugare le risorse del pianeta e uccidere indirettamente milioni di inutili individui.

Credono in tutto questo, i membri della vostra specie, e aggiungo: giacché credere è prerogativa intrinseca della fede, essi hanno avuto la presunzione di crearsi scopi e compiti per i quali vivere sulla Terra, avendo fede principalmente su entità divine protettrici oppure appellandosi categoricamente al diritto alla vita e istinti di sopravvivenza innati, senza tenere in conto il resto delle esigenze cosmiche. Quello che ci stupisce incredibilmente è come mai voi possiate credere questo, proprio voi, quando tutte le altre specie della Via Lattea hanno compreso fino in fondo la loro natura. Stiamo ancora studiando per intuire quale possa essere stato l'elemento destabilizzante, il fattore letale che rischia di portare al fallimento della vostra specie. Voi non fate altro che allontanarvi dall'obiettivo per il quale siete stati creati.

Asserire che agendo come avete sempre fatto porterà alla distruzione è semplicemente da pazzi. Mi spiego meglio. C'è una sottigliezza che forse non avete compreso: voi vedete la vostra distruzione, per ragioni che saranno esplicate non appena avremo compreso il fattore destabilizzante, come una fine, semplicemente la fine della vostra permanenza nell'universo. Senza dar troppo peso al fatto che nell'universo a nessuno importa di voi, sappiate che tale distruzione è necessaria in quanto fa parte del naturale corso degli eventi e della vostra naturale evoluzione, così come è naturale e giusta l'esplosione di una stella. Voi umani non differite per nulla da una stella o da un'ameba primordiale all'interno del Progetto Cosmico. Invece scommetto che voi avreste il coraggio di considerarvi superiori anche a un'ameba, per il semplice fatto che potete avere il controllo su di essa, oppure considerarvi con una priorità maggiore di una stella perché voi serbate la vita e la stella no.

Premetto due cose: primo, ogni elemento del Progetto Cosmico, che sia esso un pianeta, una cometa, un uomo terrestre, un drone centauriano o un peto di stambecco delle vostre montagne, è privo di priorità su tutti gli altri elementi. Questi occupano tutti lo stesso gradino nella scala gerarchica (ci sono solo due gradini: l'altro è quello dove siamo localizzati noi) e tutti gli eventi che si verificano tra di essi e in essi nell'universo rispettano regole puramente meccanicistiche e aleatorie da noi formulate alla genesi; secondo, volendo relativizzare la vostra posizione all'interno del Progetto, avete priorità solo in funzione dello scopo per il quale esistete e la vostra esistenza è utile al Progetto nella sua interezza così come la vostra autodistruzione. L'unica differenza tra esistenza e distruzione è etimologica; per il resto si tratta di due eventi, sì distinti, ma neutri in quanto puramente tali e privi di qualsiasi altro significato che esuli la sfera esecutiva del Progetto. Quindi, per concludere, è bene che vi rendiate conto della correttezza progettuale di tutte le vostre azioni atte a "distruggervi", secondo quanto pensate voi. Quando dalle nostre parti parliamo di queste vostre fissazioni da paranoide e delle vostre paure, ci mettiamo così tanto a ridere che se nello spazio tra i nostri pianeti ci fosse aria, il nostro sistema solare perderebbe il proprio equilibrio gravitazionale per la potenza delle risate.

Voi siete soltanto l'ennesimo gradino evolutivo della Terra. Nel vostro periodo Cretaceo si era andata sviluppando una società di creature umanoidi molto sviluppata, per certi versi più di voi. Avevano differenti modalità comunicative e compresero pienamente il senso del Progetto. Portarono, giustamente, all'estinzione i dinosauri, assieme a milioni di altre specie animali e vegetali, a causa di guerre planetarie di tipo genetico (sebbene voi crediate ancora che sia stato un meteorite; questo dimostra semplicemente la vostra presunzione). I superstiti, ahimè, retrocessero a un livello inferiore degli antenati e da essi vi siete sviluppati voi. Siete il risultato di un'involuzione, perciò di un errore del Progetto. Infatti a ogni distruzione succede un miglioramento, un evoluzione verso un limite di esistenza superiore. Per voi non è stato così, ma data l'impossibilità pratica di distruggervi materialmente senza annullare il Progetto tutto, dobbiamo assicurarci che facciate le cose attenendovi alle regole. Il vostro scopo coincide con la vostra stessa esistenza. Voi vivete semplicemente per esserci e agire secondo la vostra natura. Distruggere ed evolvere.

Siamo al corrente della situazione socio-politica sulla Terra, dei problemi economici (badate bene: io li chiamo problemi rifacendomi alla vostra scuola di pensiero, ma nel Progetto i vostri problemi sono semplici istanze) che ne dilaniano alcuni settori e dei rischi (ovvero istanze) di guerre globali che in questi anni avete pericolosamente corso. Io e la mia gente speriamo che le cose vadano per il meglio e che le spinte apocalittiche, al momento ancora latenti, esplodano portando verso l'armageddon la vostra specie. Altrimenti ci costringerete ad annullare l'intero Progetto, perdendo miliardi di anni di prezioso lavoro e facendoci fare una magra figura al cospetto delle altre galassie.

Riguardosi Ossequi a Voi Tutti".

Hastur