Clinamen

La moda

Cio' che "colpisce" del sistema moda è il suo aspetto effimero, la sua vuotezza.

Effimero dal punto di vista della durata: anche se ne capiamo perfettamente i "reconditi" motivi, non si può non sottolineare come si sia andato restringendo nel corso degli anni lo spazio di vita di un indumento. Un tempo l'ipotetico cappotto, dopo esser stato voltato e rivoltato più volte ed aver attraversato più generazioni (con scarso entusiasmo degli ultimi della serie), finiva la sua onorevole vita smembrato in panni da spolvero o pattine sotto i piedi. I più "altrusti", forse per dare tregua ad un latente senso di colpa, lo elargivano in dono ai propri subalterni o gli facevano prendere la via di qualche paese impoverito dallo stesso sistema economico di cui facevano parte volenti o non volenti. Oggi, se si osa portare in parrocchia un abito usato per i poveri, dal perplesso prete o sagrestano ci si sente dire che "quello straccio" può solo essere gettato al macero ..meglio i soldi.

I capi di abbigliamento di oggi si autodistruggono da solo, nel giro di pochi mesi diventano importabili non perchè fuori moda, ma perchè cadono letteralmente a pezzi dopo pochi passaggi in lavatrice e se si ha la poca accotezza, mentre lo si indossa, di tirare un filo antiestetico che sporge dalle cuciture, si rischia di ritrovarsi letteralmente in mutande. Una seconda "assenza" che si può registrare è quella anagrafica. La gamma delle età vedibili sulle fotografie è molto ristretta e quasi appiattita (giovanissimi e bambini non sono altro che mostruosi cloni dei medio adulti, pare quasi dirci che gli altri, per quanto consumatori forzati per decenza, non abbiano diritto a vestirsi (un disvcorso simile potrebbe essere fatto per le persone extra-large che, mnon solo non hanno la possibilità di effettuare scelte, ma anche dal punto di vista commerciale, si vedono offrire prodotti grigi e "deprimenti")

Si tratta oer lo più di immagini platinate che mettono in mostra non tanto il prodotto abbigliamento, ma tutto un ipotetico mondo ideale di contorno ..l'abito potrebbe anche non esserci, ciò che conta è l'ambientazione e il logo. L'immagine che ne ricaviamo è quella di una società aggressiva (attributi sessuali più o meno esposti, mascelle squadrate, muscoli e motori idealmente rombanti). Viene data rilevenza ai particolari, non per esaltarne la qualità e/o la perfezione, ma per rimandare, attreverso richiami che rasentano la banalità, a un qualcos'altro di desiderabile e vincente. Certamente, nessuno sostiene che si debba promuovere come desiderabile l'immagine del pecorone eterno vinto, ma da questo e il proporre diversi "modi" con cui poter esprimere la propria personalità-appartenenza ad un gruppo ce n'è di strada.

lori