Per
gli Antichi le scienze superiori (le scienze del quadrivio rispetto a
cui le scienze del trivio vanno poste su un piano più basso) erano:
Aritmetica, Geometria, Musica, Astronomia. Tutte fra loro strettamente
connesse. Niente a che vedere dunque con l'intrattenimento mondano,
l'esibizione, il virtuosismo, lo spettacolo. La Musica, per gli Antichi,
era una scienza sacra, matematica, speculativa, intellettuale, celeste:
era una scienza esatta e rigorosa, fondata su princípi e posta sullo
stesso piano della matematica e dell'astronomia. Parimenti la Musica era
intesa come medicina, quale mezzo terapeutico, catartico e pedagogico:
l'educazione musicale era per gli Antichi qualcosa che affina e
ingentilisce l'animo, come tale capace di temperare anche gli animi più
barbarici e feroci.
I
Pitagorici, profondamente convinti che nel mondo siano rintracciabili
precise scansioni regolari, credevano anche che il mondo tutto fosse
retto da un'armonia musicale e matematica. Ritenevano che la musica
stessa, quale eco di un'armonia superiore in un mondo basso e
discordante, fosse essenzialmente matematica, in quanto retta da princípi
matematici di cui è manifestazione, e fecero ricerche di acustica per
fissare numericamente il valore degli intervalli musicali (che possono
essere ad esempio di ottava, di quinta e di quarta). |