Chi parla di
Asciurà, parla della tragedia che non ha cessato di commuovere e di
immergere nel dolore milioni di Musulmani da più di tredici secoli, e
del cruciale avvenimento politico che ha fortemente influenzato il
progresso dell’esperienza islamica. Asciurà è, in effetti,
l’anniversario del tragico assassinio del caro nipote del Profeta (S),
l’Imam Hosseyn (A) e di qualche decina dei suoi compagni e stretti
parenti, massacrati assieme a lui, sotto gli occhi delle loro donne e
dei loro bambini, in una terra straniera, dopo aver subito un doloroso
calvario e compiuto una marcia penosa di circa duemila chilometri, che
li condusse da Medina (in Arabia) a Karbala (in Iraq). Avvenimento
storico cruciale, questa tragedia è il risultato della sollevazione
dell’Imam Hosseyn (A), che aveva per obiettivo l’arresto della
deviazione del Messaggio dell’Islam intrapresa dagli Ommiadi, e
specialmente da Yazid che aveva posto il suo potere personale e i suoi
vizi al di sopra di tutti i tabù islamici, e di cui i soldati non hanno
esitato, sotto i suoi ordini, ad infierire contro la città del Profeta
(S), Medina, abbandonandosi ad un genocidio barbaro e a violenze
collettive, prima di marciare sulla Mecca, per distruggervi ed
incendiare la Casa di Dio, la Santa Kaaba.
La posizione particolare che l’Imam Hosseyn (A)
occupava nel cuore del Profeta (S) e dei Musulmani, il sacrificio
ineguagliabile che ha concesso per difendere la nobile causa in cui si
è identificato, le pratiche odiose e la repressione sanguinaria delle
autorità illegittime che ha combattuto, tutti questi fattori hanno
fatto della sommossa del nipote del Messaggero di Dio, il simbolo della
resistenza a tutti i poteri tirannici e deviazionisti, e l’ispiratore
di numerose rivolte e rivoluzioni che le masse musulmane hanno scatenato
da quel momento contro i despoti che si preoccupavano di conservare il
loro potere o “la ragione di Stato” prima della morale islamica e
dei precetti della Sciariha.
È naturale che da quel momento tutti i regimi
ereditari, dagli Ommiadi agli Ottomani passando per gli Abbassidi, che
si sono imposti alla Umma dall’ignobile assassinio dell’Imam
Hosseyn (A); abbiano fatto di tutto affinché il racconto di questo
crimine odioso e di questa Sommossa nobile e raggiante, che avrebbe
esaltato lo slancio rivoluzionario di ogni musulmano attaccato ai
sublimi valori dell’autentico ed originale Islam, e di ogni musulmano
ostile alla deviazione, all’ingiustizia e alla tirannia, non fosse
portato a conoscenza delle masse, che non occupasse il ruolo primordiale
che gli tocca legittimamente nella storia del Messaggio.
Ciò spiega evidentemente perché la tragedia
dell’Imam Hosseyn (A), le cause e gli effetti della sua Sollevazione,
che non hanno mai cessato di commuovere decine di milioni di Musulmani
nei quattro angoli del mondo, sono relativamente ignorati o parzialmente
ed impropriamente conosciuti dagli altri musulmani in molte altre
regioni del pianeta, e questo, sebbene decine di grandi storici,
biografi e scrittori, antichi e moderni, dall’Imam Ahmad Ibn Hanbal a
Abbas Mahmud al-Aqqad, da Ibn Taymiyyah a Muhammad Mahdi Sciams al-Din,
da Ibn Kathir ad Abul A’la al Maududi, siano propensi sul duplice
aspetto di questo tema, gli uni per mettere in evidenza l’atrocità
della tragedia, gli altri per sottolineare le diverse peripezie
dell’avvenimento storico. Cosciente dell’importanza del tema dell’Asciurà
nella storia dell’Islam e nel progresso dell’esperienza islamica, ed
in conseguenza della sua importanza, per tutti quelli che si interessano
da vicino o da lontano a questa storia, e costatando l’assenza di
opere in italiano che la riguardano, la Comunità Ahl al Bayt si è
proposta di preparare il presente libro in onore dei lettori italiani.
Ma preciso innanzitutto che questo modesto libro si
riferisce soltanto al contesto della battaglia, ai suoi elementi
drammatici per suscitare nel cuore del lettore l’emozione profonda
delle peripezie patite dall’Imam Hosseyn (A), dai suoi stretti parenti
e dai suoi fedeli Sciiti.
Preoccupato e desideroso di dare al lettore un quadro
preciso nei minimi dettagli circa le ragioni che hanno spinto l’Imam
Hosseyn (A) a sollevarsi contro la dinastia Ommiade e del lungo calvario
sopportato nell’emigrazione da Medina a Karbala, spero di completare
questa opera con l’aiuto di Allah l’Altissimo al più presto.
L’Imam Ali (che la Pace di Dio sia su di Lui) ha raccontato:
“Un giorno, entrando nella dimora del Messaggero di
Dio, (che Dio preghi su di Lui e sulla sua Famiglia), vidi che i suoi
occhi versavano lacrime. Gli chiesi: cosa ti fa piangere, O Messaggero
di Dio?
Rispose: l’Angelo Gabriele sta per lasciarmi. Mi ha
informato che Hosseyn sarà ucciso vicino l’Eufrate...
Vuoi sentire la terra in cui sarà ucciso? Tese la
mano, raccolse un pugno di terra e me la dette. Allora non potei
impedire alle mie lacrime di colare...”
[riportato da Ahmad Ibn Hanbal] |