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vendite per corrispondenza

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Noctua Edizioni

Ad fontes

- M. Centini - L. 25.000

- NOVITA' GIUGNO 2001

Alchimia e Armonia

- M. de Paoli - L. 18.000

Asciurà Il Martirio del Sacro Mese di Muharram. - L. 16.000

Autarchia Europea (Documenti)

- V.Muthesius - L. 10.000

Il Busto di Giano

- F.Ingravalle - R.Pallavidini - L. 20.000

La Città del Sole

- Campanella - L. 20.000

Cose Alpine e Personali

- Eugen Guido Lammer - L. 16.000

Costruire la Repubblica (Documenti)

- M.Mita - L. 8.000

Echi di Guerre Lontane. Racconti

- F.Legger - L. 24.000

Empresas Y Victorias

- Francisco de Moncada - L. 36.000

L'Errore Democratico

- Julius Evola - L. 6.000

Sugli Errori del Modernismo (Documenti)

- Pio X - L. 8.000

Evita Peron e la sua opera sociale (Documenti) - L. 12.000

In Numero et Mensura.

- M. de Paoli - L. 20.000

Introduzione alla Filosofia Classica Tedesca.  (tre voll.)

- Renato Pallavidini - L. 63.000

Le Otto Porte. Racconti

- A. Ingravalle - L. 14.000

Il Soggetto Eroico.

- M. de Paoli - L. 16.000

Socialfascismo (Documenti)

- AA.VV. - L. 6.000

Sulla Spiritualità e la Divinità della Montagna

- Julius Evola - L. 2.000 

Teatro

- C. Ferri - L. 29.000

- NOVITA' GIUGNO 2001

Viva la Vittoria della Guerra Popolare (Documenti)

- Lin Piao - L. 16.000 

Autarchia Europea

(Documenti)

V.Muthesius

pp. 45 - L. 10.000

A ridare all'«Autarchia» il suo esatto e genuino valore di «Indipendenza economica quale premessa inderogabile dell'indipendenza politica» che non implica l'isolamento dal resto del mondo – viene in buon punto questo opuscolo del Dr. V. Muthesius, che acquista tanto maggiore importanza di fronte a consimili studi compiuti in questo settore, in quanto estende il suo esame non pure ai problemi che s'impongono nei limiti di una nazione, ma a quelli che si posano ad un continente, nel caso speciale al Continente Europeo, inteso come Entità, o meglio come Unità economica di fronte agli altri continenti, soprattutto di fronte al minaccioso e sotto certi aspetti egemonico contegno degli Stati Uniti d’America.

Il concetto autarchico, esteso all'Europa e basato su una ripartizione europea del lavoro, non solo fa svanire qualsiasi ombra di superstiti diffidenze e di anticipate denigrazioni contro l'Autarchia – proclamata primamente a difesa della propria libertà dalle Potenze dell'Asse e più o meno seguita poi da numerose altre nazioni – ma restituisce alle singole nazioni d'Europa quella speciale impronta economica che è propria di ciascuna di esse, per le caratteristiche produzioni del suolo, per le tradizionali correnti del commercio, per il genio creativo ed inventivo dei singoli popoli.                                                                                                                                                  A.     Toso  

CHE COSA SIGNIFICA «AUTARCHIA»?

In discussioni durate molti anni e commiste sempre di nuovi malintesi, la parola «autarchia» ha assunto un significato poco simpatico, quasi che il suono di questa parola facesse sorgere lo spettro di una voluta privazione di cose necessarie. Ma la vera concezione dell'autarchia si basa però, su un concetto del tutto differente e molto semplice. Lo sforzo autarchico tedesco come quello italiano si fondano sulla volontà di affrancarsi dagli altri; ma ciò non significa affatto che la Germania e l'Italia vogliano ignorare gli altri paesi.

Questa è forse la formula più semplice nella quale si può condensare tutta ciò che, senza nostra colpa, viene compreso nell'errato significato della parola autarchia. Poiché non sarà mai questione che la Germania e l'Italia si ritirino nell'isolamento, nella rinuncia, nella restrizione, in altre parole che si escludano dal mondo. Perché poi? Non è questa una necessità. Poiché noi pure abbiamo molto da offrire al mondo e sappiamo che nello scambio internazionale di merci chi vuole dare, deve anche prendere. Le Potenze dell’Asse vogliono commerciare col mondo; come disse un giorno il Ministro dell'Economia del Reich, Funk, esse vedono « nel commercio mondiale il mezzo adatto per innalzare il livello della vita e vi parteciperanno nella misura più ampia possibile»! Ciò che esse non vogliono è lo stato di dipendenza. Se dovesse avvenire che Potenze extraeuropee non volessero un pacifico scambio di merci, le Potenze dell’Asse non potrebbero sopportare per tale motivo di dover restringere la loro ben risoluta volontà di libertà: in nessun caso volendo essere soggette alla padronanza altrui.

 

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