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Nei primi mesi di vita il latte è in grado di garantire da solo un normale accrescimento del bambino. Progressivamente, soprattutto dopo i 10-12 mesi il suo apporto nutritivo diventa insufficiente ed è necessario integrare la dieta con altri alimenti: è il momento dello svezzamento.
Per quanto riguarda i tempi, le modalità e gli alimenti dello svezzamento si consiglia di seguire le indicazioni del medico di fiducia evitando le decisioni autonome ed i consigli di presunti esperti della materia (nonne, amiche ecc).
La mamma, oltre a seguire scrupolosamente le prescrizioni del medico, potrà concordare con lui la scelta, tra gli alimenti permessi in base all’età del bambino, dei cibi maggiormente graditi, impegnandosi anche nel reperimento di alimenti sicuri e qualitativamente adeguati.
Le regole generali per un corretto svezzamento sono: per iniziare lo svezzamento il bambino deve stare bene; seguire le indicazioni del medico e non introdurre nuovi alimenti senza il suo parere; se rifiuta un alimento è meglio non insistere ma riprovare nei giorni successivi; introdurre un alimento per volta (aspettare qualche giorno prima di inserirne uno nuovo). Questo permetterà di individuare facilmente eventuali allergie; iniziare con piccole quantità da aumentare lentamente; non aggiungere sale nell’intento di rendere più appetibile il cibo; usare solo gli alimenti consigliati dal medico per educare il bambino a gusti diversi sfruttando i principi nutritivi propri dei vari cibi.
Al fine di prevenire la comparsa di allergie alimentari, soprattutto nei figli di genitori che soffrono di problemi allergici, è opportuno evitare una introduzione precoce (prima dei 7-8 mesi) nella dieta di alcuni alimenti, quali latte vaccino, uovo, pesce, pomodoro.
Alcuni consigli pratici: il brodo di carne non offre vantaggi rispetto al brodo di verdure in quanto le proteine della carne sono contenute nel muscolo e non nel brodo di cottura (dove si ritrovano grassi e sali minerali); i legumi (lenticchie, fagioli, ceci, piselli) costituiscono un ottimo alimento, ricchi di proteine di origine vegetale di elevata capacità nutrizionale; le verdure vanno inizialmente passate, ma dopo 1-2 mesi dall’inizio dello svezzamento, frullate a pezzettini di circa 1 mm, per mantenere un buon apporto di fibre, indispensabili al buon funzionamento dell’intestino. Il frullato va poi fatto depositare per circa 10 minuti per eliminare l’aria prodotta con il frullatore Ricette basi Preparazione del brodo vegetale Ingredienti: 100g di patate + 100g di carote + 100 g di zucchine Preparazione: pelare patate e carote, tagliare il tutto e porre i grossi pezzi dei prodotti in pentola. Aggiungere un litro di acqua e far bollire a fuoco lento per circa 50 minuti. Non si deve mai aggiungere sale al brodino. Vi rimarranno circa 200 ml di brodo dopo la bollitura.
Cottura del tuorlo d’uovo Tuorlo d’uovo: è conveniente bollire l’uovo intero per circa 2-3 minuti, senza però renderlo sodo, per motivi batteriologici e di digeribilità. Prelevare mezzo tuorlo così cotto e proporlo al lattante due volte alla settimana in sostituzione della carne.
Cottura del fegato bovino Fegato bovino: prendere 30 g di fegato crudo e porlo dentro un vasetto di vetro. Chiudere il vasetto ed immergerlo parzialmente dentro un pentolino con acqua. Cuocere ( a bagnomaria) e triturare il fegato divenuto morbido con questo sistema di cottura. Recuperare il brodo di cottura e proporlo al lattante.
Cottura del pesce fresco Prendere 30 g di pesce fresco e porli in pentola con una discreta quantità di acqua. Bollire fino a cottura e insaporire la pietanza con un po’ di succo di limone. Ad essi si può aggiungere un po’ di olio destinato al condimento della minestrina associata. Lo svezzamento del bambino: Schemi Inizio dello svezzamento — 5°- 6° mese (5 pasti)
Prosieguo dello svezzamento — 7° mese (5 pasti)
novembre 2004
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