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Riflessione dell'11 settembre

LA MIA DIFESA CONTRO IL TERRORISMO

Tesi e proposta personalissima di autodifesa elaborata da F.Bruccoleri

La nostra civiltà probabilmente è destinata a convivere con un fenomeno, IL TERRORISMO, che in passato non avrebbe potuto forse neppure essere immaginato.

E’ vero che le bombe e gli attentati ci sono sempre stati. Da Bruto, che uccise Cesare, a Sarayevo, dove fu ucciso l’imperatore d’Austria. La storia ci conferma che è stato sempre così.

Mentre però gli attentati della storia erano tesi più ad eliminare il singolo personaggio che era ritenuto autore ed artefice di una ingiustizia o della tirannia, gli attentati terroristici di oggi si basano su un’altra potente leva di potere per forzare le decisioni della politica verso le proprie tesi: creare TERRORE usando sapientemente la leva dell’informazione.

E’ talmente evidente questa strategia che, personalmente, non saprei immaginare possibile e realizzabile un 11 settembre (per non citare tutti gli altri attentati terroristici) senza quelle terribili immagini trasmesse in diretta a tutto il mondo e senza tutti i servizi e comunicati che si sono susseguiti.

L’accesso all’informazione , alla prima pagina, allo scoop si rivela, per alcuni gruppi dissenzienti, come l’unico mezzo per esistere e per influire sulla vita democratica della società civile dato che per costoro non è neppure ipotizzabile (poiché magari è derivante da convinzioni pseudoreligiose) che la loro tesi sia democraticamente perdente perché non condivisa… e qui ci sarebbe da fare tutto il discorso dell’accesso all’informazione da parte delle minoranze ecc. ecc..

Ecco allora il ricorso al TERRORE secondo un processo che disgraziatamente ormai ben conosciamo:

  1. Produrre un evento SENSAZIONALE ( quali eventi sono più sensazionali delle catastrofi con molte vittime ? ).
  2. Ottenere la più ampia presenza possibile sui mezzi di informazione (Riflettevo che la disgrazia più grossa per un terrorista potrebbe essere che un evento come lo Tsunami coincidesse con la data della propria azione... )
  3. Orientare ed influenzare l’opinione pubblica attraverso il terrore provocato

I governi e la politica stanno facendo ciò che possono o sanno fare (speriamo...) per eliminare questo problema.

Io come semplice cittadino e PRIMO OBIETTIVO del progetto di un eventuale attacco terroristico, mi sono però spesso chiesto cosa potrei fare per difendermi (scusate ma qui trattandosi della mia/nostra pelle… io non mi accontenterei che ad occuparsene sia esclusivamente qualcun altro, politico o no).

L’unico punto del processo in cui io ho qualche potere come semplice cittadino è quello di RIDURRE LA DIFFUSIONE E LA REITERAZIONE di notizie riguardanti un evento terroristico, e considerando che i media danno le notizie perché qualcuno legge/ascolta... mi sono imposto queste regole:

1.      NON COMPRARE UN GIORNALE che dedichi più di una edizione per comunicare che un evento è un atto di terrorismo. Quando un evento è un atto di terrorismo accertato dovrebbe calare su di esso il silenzio stampa.

2.      Non vedere alcun programma televisivo che parli di un evento che è stato già identificato e comunicato come atto terroristico ( vedi sopra)

3.      Continuare le mie attività quotidiana come se tutto ciò non fosse mai accaduto (lasciando a chi di dovere , forze dell’ordine, politica, volontariato ecc. di affrontare il problema con i propri mezzi).

Esse sarebbero molto efficaci se condivise in una ASSOCIAZIONE (per ora solo virtuale) che svolga azione di ANTITERRORISMO CIVILE. Soprattutto se un elenco corposo potrà essere inviato a media ed autorità.


  • POTRAI iscriverti ed aderire ....  inviando il modulo a lato ( ADERISCI...) o contattando in qualsiasi modo gli amici del circolo (anche se politicamente ti riconosci in altre forze politiche questo non comporterà in alcun modo la condivisione del nostro schieramento

  • scrivi chiaramente nel campo del modulo contrassognato come "oggetto" : ADESIONE ad AAC (Ass. Antiterrorismo Civile)

  • SERVONO GLI ESTREMI DI UN DOCUMENTO IDENTITA' in quanto vorremmo far pesare il N. di adesioni con iniziative a seguire.

  • I dati personali acquisiti non saranno ceduti ad alcuno tranne che per la presentazione di liste cartacee come mezzo di pressione alle gestioni dei media.

 

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