Mattinata ha origine molto remote. Le indagini archeologiche hanno dimostrato indubbiamente che il territorio di Mattinata, come tutto il Gargano, è stato abitato da uomini appartenenti anche alla prima età della pietra e che in esso si sono svolte tutte le fasi umane della vita preistorica. Sono stati ritrovati molti manufatti litici o metallici preistorici vi furono rinvenuti e raccolti (coltelli di selce, raschiatoi, nuclei, frecce, asce, armi, fibule, armille, amuleti).
Su Monte Saraceno, promontorio della baia di Mattinata, sono stati ritrovati antichi abitati costruiti dai popoli Dauni. Sono state rinvenute delle stele daune, incisioni su lastre di pietra che sembra servissero per indicare le sepolture.
Il territorio fu in seguito occupato da Japigi, Pelasgi ed Elleni. E' certo che a est dell'attuale abitato di Mattinata, in riva al mare a circa 2 km, esistette una città denominata MATINUM, di remota antichità e di notevole importanza. Lo dimostrano i reperti trovati come marmi orientali finissimi, pavimenti a mosaico, ipogei, strade sotterranee, acquedotti, moltissime monete d'oro, d'argento e di bronzo, anche greche, campane, romane. Non si conosce la data precisa della scomparsa di Matino ma si ha la certezza che essa al principio del sec. XII non esisteva più. In un diploma del 1103 del Conte Guglielmo di Monte S.Angelo a favore dell'abate Giovanni de Curte già ricorre la denominazione "Matinata", derivante evidentemente da Matino, cioè nata da Matino. In una bolla del 1158 di Adriano IV già si legge il nome "Matinatella" cioè piccola Matinata. In quei primi tempi troviamo nel suo territorio parecchi Monasteri e Chiese: i Monasteri dei Basiliani, di S. Stefano di Pulsano, di Monte Sacro, della Sperlonga, le Chiese di S. Maria di Mattinata e di Mattinatella. Ma le abitazioni erano molto sparse, costituite per lo più da grotte, pagliai, tuguri.
Dal sec. XVI in poi cominciarono a sorgere copiosi gli edifici in muratura: casini e torri o case coloniche. Slavi, Ungheri e Greci aggredirono la popolazione di questa cittadina. In particolare le ripetute piraterie dei Turchi portarono nel 1537 alla costruzione da parte di Don Pedro di Toledo le torri di vedetta su Monte Saraceno, presso Mattinata e su M. Barone.
L'origine del centro abitato della odierna Mattinata risale al 1780 circa, quando si cominciarono a costruire dei pagliai sulla collinetta "Castelluccio ". Fu costituita nel 1955 in comune autonomo, dopo essere stata frazione di Monte S. Angelo. Da segnalare la Chiesa matrice "S. Maria della Luce", già chiesa monastica, sotto il titolo di "S. Marta", prima del 1158 alle dipendenze della Badia benedettina di Monte Sacro. Fu eretta a chiesa parrocchiale nel 1842 ed insignita del titolo onorifico di Abbazia Mitrata. Aperte al culto anche le due Cappelle rurali dell'Incoronata e di S. Matteo. Dal 1838 fu istituita la Delegazione Municipale con lo annesso Ufficio di Conciliazione. Da Mattinata, salendo su per una strada interna lunga 9 km, si giunge a Monte Sacro (872 m.). Nel V secolo il vescovo di Siponto Lorenzo Maiorano vi si recò (dopo aver pregato nella sacra grotta di Monte Sant'Angelo) per distruggere il tempio dedicato alla divinità pagana Giove Dodoneo e consacrarlo in tempio cristiano. Successivamente il tempio, che fu chiamato della SS. Trinità, venne ingrandito ed abitato da una comunità di monaci. In stile romanico-pugliese, l'antica cappella risale al V-Vl secolo; il convento, edificato in seguito, risalirebbe al sec. IX-X.

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