Nell'entroterra,
a nord del Gargano, sorge sulle colline Vico. Da qui si ammira
la vicina Foresta Umbra (buona parte della foresta è in territorio
di Vico) e dall'altra l'azzurro del mare, facilmente raggiungibile.
Gli elementi che contribuiscono alla bellezza di Vico sono
tanti tra storia, religione, natura e arte.
Vico è ricco di testimonianze preistoriche, sparse nelle adiacenze,
come la vicina la necropoli di Monte Tabor. Il suo centro
storico è di origine medioevale. Qui si erge un castello che
sarebbe stato edificato da Federico II intorno al 1240. Di
esso resta una parte. Vi è la Chiesa madre dedicata a Santa
Maria del Suffragio ove è custodita la statua di legno dorato
raffigurante San Valentino, protettore di Vico.
Dal 14 Febbraio del 1618 i vichesi festeggiano San Valentino,
come protettore degli agrumicoltori. Il simulacro del Santo,
al cui interno sono conservate le reliquie, viene esposto
e i devoti adornano il suo trono di arance e di limoni lo
portano in processione.
Vi sono stradine e contrade dai nomi romantici come "l'Acqua
del moroso", il "Pozzo del Crepacore"
ed altre, nonchè delle belle ed antiche case dai portali con
stemmi gentilizi, vecchi archi e gallerie. Lungo i resti delle
antiche mura si incontrano chiesette, croci, altarini di pietra
e legno.
Fuori dall'abitato sorge il Convento di Santa Maria di Pura
dall'originale campanile. In direzione nord è situato l'antico
Convento dei Cappuccini con il famoso gigantesco leccio (alto
17 metri con un diametro di 5 metri) che, secondo gli archivi
fu piantato da frate Nicola da Vico nella prima metà del '600.
All'interno del convento è custodito un Crocifisso miracoloso.
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