La
vita e' bella
City
of angels
Il
piccolo diavolo e il grande genio
Editoriale
NICE
PRICE: Kill'Em All
Marlene
Kuntz: Biografia
The
Scorpions: Biografia
John
Spencer blues explosion
"Spiritual
black dimensions"
"On
Two Legs"
Omaggio
a una regina della neve
Calcio:
Europei, tante polemiche
Calcio:
Europa, l'Italia avanza
Ciclismo:
il Giro delle Fiandre
Tennis:
Fallimento azzurro in Davis
Libri:
storie di donne
Libri:
70 anni del giallo Mondadori
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COPPA
DAVIS: DALLA FINALE DELL'ANNO SCORSO, AL RISCHIO "B". GLI AZZURRI DELUDONO
A settembre
si deciderà se cadere nell'oblio della B o restare nel paradiso
della A. Questa è la situazione dell'Italia tennistica dopo la dura
e umiliante batosta subita contro la svizzera. I nostri sono sembrati stanchi
e rassegnati, forse hanno sottovalutato gli avversari? O forse erano affaticati?
Sta di fatto che abbiamo portato a casa solo qualche misero set. Magro
bottino per la finalista dello scorso anno.
Anche se odio ammetterlo, forse siamo Gaudenzi-dipendenti, poiché
è la grinta di Anrdea (intervallata dai suoi momenti di calo) che
ci è mancata.
E' proprio vero quello che si dice, cioè che in Davis non importa
che tu sia il primo o l'ultimo della classifica ATP, poiché ognuno
moltiplica le proprie forze perché
rappresenta la sua nazione (un po' come per la nazionale nel calcio); cosa
che è accaduta agli svizzeri, e da noi dimenticata.
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