La
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DOPO
DUE PARTITE, FACCIAMO IL PUNTO:
L'Italia
che torna dalle due gare di qualificazione agli Europei del 2000 contro
Danimarca e Bielorussia è una nazionale molto incerta del
suo assetto tattico.
Contro i danesi Zoff ha mandato in campo una formazione con due punte
pure e due centocampisti esterni avanzati(che sono stati bloccati dai rispettivi
marcatori), ma ciò nonostante è stato accusato di difensivismo
e di mancanza di fantasia in squadra per non aver schierato ne Baggio ne
Totti (autore della magia che ci ha dato la vittoria).
Cosi', nella seconda partita il C.T. ha sperimentato il fantasista
capitolino (eletto a salvatore della patria) dietro Chiesa e Inzaghi, ma
guai a chi lo avesse chiamato tridente! Per Zoff era solo "una delle tante
possibilità"; purtroppo andata male. Effettivamente è
difficile provare nuove soluzioni quando non si può lavorare assiduamente
con gli stessi uomini.
Naturalmente sono piovute critiche che dicevano che un allenatore non
può farsi influenzare dalla opinione pubblica, che chiedeva a gran
voce le tre punte. Questo (secondo me) era un passo obbligato; poiché,
in un campionato dove anche le cosi' dette "provinciali" giocano in modo
spregiudicato, la nostra nazionale deve rispecchiare il calcio da cui proviene,
e non restare radicata ad uno statico 4-4-2.
Inoltre non riesco a spiegarmi come una nazionale come la Bielorussia,
davanti alla quale bisogna fare tanto di cappello, sicuramente non dotata
tecnicamente come l'Italia, ci abbia messo in difficoltà con i suoi
scambi veloci, quando nei nostri stadi la rapidità di gioco regna
sovrana. Cosi' si potrebbe tornare alla solita questione secondo la quale
il nostro calcio è fatto solo da stranieri e gli italiani non hanno
la possibilità di esprimersi.
Niente di più falso poiché analizzando i nostri giocatori
azzurri vediamo che hanno doti tecniche largamente espresse nei loro club,
quindi il vero problema è
la coesione del gruppo, che per svariati motivi non è mai lo stesso.
Credo che Zoff stia svolgendo un buon lavoro, anche di rinnovamento della
nazionale, e i risultati si vedranno col tempo, basta non commettere più
l'errore di sottovalutare l'avversario.
Volevo concludere con un pensiero per il C.T. dicendo che, Totti ha
tutto il tempo per giocare e diventare il leader della nazionale, ma tenere
in panchina un campione di 31 anni come Roby Baggio , e poi farlo entrare
gli ultimi 20 minuti pretendendo che da solo salvi la baracca, mi sembra
un po' eccessivo.
P.S. Un plauso particolare ad Alessandro Nesta che nonostante la non brillante
prova della squadra si è distinto per la sua classe. |