Pathway Journal - Index Cultura
Luglio 1999SommarioAnno 1  - Numero 4

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NOSTRADAMUS.....L' UOMO CHE SAPEVA. 

Michel De Nostradame nasce a Saint Remy, un paesino a circa 15 Km da Arles in Provensa, a mezzogiorno in punto di giovedì 14 dicembre 1503, da Renèe e Jacques, quest' ultimo notaio del luogo. 
La sua vita si colloca in un periodo storico particolarmente vivo ed attivo, è l' epoca del massimo splendore rinascimentale, dove grandi personaggi come Raffaello, Michelangelo o Leonardo da Vinci, dal punto di vista artistico, e Macchiavelli, Cristoforo Colombo, Niccolò Copernico, dal punto di vista storico e politico, illuminano con le loro opere un' era oscurata dalle inquisizioni e dalla peste. Già in tenera età si notava nel giovane Michel, una spiccata propensione per la matematica e la scienza degli astri, passione, quest' ultima, incoraggiata dal bisnonno Jean de Saint-Remy, il quale sembra aver avuto non poca influenza sul piccolo nipote. 
Nel 1520 si diploma ad Avignone, e successivamente frequenta la facoltà universitaria di Montpellier, ma nel 1526 è costretto ad interrompere gli studi a causa di una momentanea sospensione dei corsi. La peste nel frattempo semina morte e lui si trasferisce a Bordeaux dove trova la sua vocazione, diventare medico, passa 6 mesi d' inferno, cercando di guarire più persone possibili con i rimedi e con le ricette del bisnonno. Finalmente, dopo questo terribile periodo, i corsi universitari riprendono, e nel 1532 si laurea in medicina. 
Nel 1535 (due anni dopo di aver deciso di latinizzare il suo nome in Nostradamus, così come lo conosciamo), ebbe l' incontro con una persona che gli cambiò la vita, a Tolosa, incontra Giulio Cesare Scalige, profondo conoscitore dell' arte della medicina e della matematica, che lo ospita a casa sua ad Agen. Qui trova moglie che mette alla luce due figli, ma purtroppo la peste distrugge completamente la famiglia di Nostradamus. Sconvolto per l' accaduto (oltre che perseguitato dall' inquisizione per i suoi studi esoterici), inizia un peregrinare lungo 12 anni dei quali si sa molto poco. 
Quello che si conosce è la fama che si fa come guaritore, cammina tra le strade infestate dagli appestati e dai cadaveri, con un coraggio fuori dal comune, portando cure e rimedi in città come Aix, Lione e Salon. In quest' ultima, provato dalle fatiche passate, si stabilisce definitivamente e dopo poco tempo si sposa con Anne Ponsard, una facoltosa vedova di Salon. 
Finalmente può dedicarsi al suo secondo amore dopo la medicina: l' astrologia; ed proprio in questo periodo ha le sue visioni profetiche , il 1° marzo 1555 conclude l' epistola "Ad Caesarem Nostradamus Filium", dedicata al primogenito appena nato, che precede la prima edizione delle Centuries, comprendente in tutto 553 quartine profetiche. Concluderà definitivamente l' opera un anno dopo, prevedendo avvenimenti fino all' anno 3797. 
Nel frattempo diventa famoso in tutta la Francia e perfino i Reali gli richiedono previsioni astrologiche , purtroppo la sua salute peggiora drasticamente, si avvicina la sua ora, e quindi decide di registrare il suo testamento, lascia la sua vasta biblioteca, l' astrolabio, un anello d' oro e diversi documenti scritti, al suo primogenito Cesare. La notte del 2 luglio 1566 muore come da lui profetizzato sul calendario astrologico, dove alla data della morte scrisse "Hic propre mors est" (Ecco il momento della mia morte). 
Gli studiosi che hanno analizzato le sue quartine hanno trovato molti riferimenti storici descritti con minuziosa attenzione, riguardanti ad esempio la monarchia Napoleonica, le due guerre mondiali, il dominio di Hitler, l' olocausto (tanto per citare gli avvenimenti più recenti), nonostante ciò, ci sono parecchi pareri contrastanti, c'è anche chi sostiene che non è altro che una montatura, che in realtà le quartine sono strutturate in modo da farci leggere proprio quello che noi vogliamo leggere, una sorta di trabocchetto ben orchestrato. Fatto sta che in esse c'è contenuto un verso che riguarda il nostro prossimo futuro che tradotto dice:"L'anno millenovecentonovantanove al settimo mese, dal cielo gran Re del terrore calerà: D'Angumese il gran Re risusciterà, per tempo prima e dopo Marte regnerà." 
Speriamo che una volta tanto si sbagli....visto che siamo proprio in luglio ed io gradirei arrivare almeno alle agognate ferie estive.....e voi!?! 
 

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