Film
da riscoprire
Il
Signor 15 palle
Manhattan
Shakespeare
in love
Star
Trek IX: L'insurrezione
Accadde
a luglio...
Addio
Corrado
A.
Christie: una vita per il delitto
Lettera
aperta: pornografia on-line
Millenium
bug, il virus del 2000
Nostradamus...l'uomo
che sapeva
Spot
di dubbio gusto
Pantani:
grinta sudore e...sfortuna
L'ABC
di Marco Pantani
City
Hunter: il manga
Immortal:
"At the heart of winter"
Sinister:
"Aggressive measures"
Calciomercato:
maglie e bigliettoni
Il
calcio dei Paperoni......
Vento
non fermarti....
|
VENTO
NON FERMARTI....
Nove
medaglie d'oro alle Olimpiadi, quattro titoli olimpici vinti nella stessa
edizione dei Giochi, Carl Lewis in un'intervista al tabloid inglese "The
Sun" ha rivelato il suo segreto, un segreto che mai avremmo pensato di
udire, il figlio del vento rischia di finire sulla sedia a rotelle nel
giro di poco tempo a causa di un'artrite deformante che non lo fa più
camminare.....
Nessun campione nella storia dell'atletica ha vinto tanto come Carl
Lewis
Nel 1983 ai Mondiali di Helsinki a soli 22 anni vince tre titoli 100
metri, salto in lungo, 4X100 staffetta.
Nel 1984 alle Olimpiadi di Los Angeles vinse quattro medaglie d'oro:
100 metri, 200 metri, salto in lungo, 4X100 staffetta.
Nel 1987 ai Mondiali di Roma conquista due titoli: salto in lungo e
4X100 staffetta.
Nel 1988 alle Olimpiadi di Seul ottiene una medaglia d'oro nel salto
in lungo e oro anche nei 100 metri dopo la squalifica di Ben Johnson per
doping.
Nel 1991 ai Mondiali di Tokio, ancora due ori: 100 metri e 4X100 staffetta.
Nel 1992 alle Olimpiadi di Barcellona vince due medaglie d'oro: salto
in lungo e 4X100 staffetta.
Infine nel 1996 alle Olimpiadi di Atlanta, è oro nel salto in
lungo.
Insomma una carriera tutta d'oro....... Ma nonostante le sue strepitose
prestazione le polemiche su questo singolare personaggio non sono mai mancate,
poichè Carl Lewis è sempre stato in competizione con un'altro
grande atleta Ben Johnson. I loro duelli hanno infiammato tre anni di storia
dell'atletica moderna. Il balbuziente figlio di Giamaica, naturalizzato
canadese, gonfiato di forza innaturale, a poco a poco ha incrinato la sicurezza
di Carl, che ogni volta gli ha urlato in faccia il suo disprezzo.
Il pubblico però aveva preso in simpatia Ben, perché
non gradiva l'arroganza effervescente di Lewis, reduce da esperienze poco
positive come cantante e attore. A Roma nel 1987 il primo scontro da leggenda.
Johnson infilzò Lewis, schizzando come una pantera dai blocchi di
partenza e costringendolo a un'affannosa quanto inutile rincorsa: tempo
finale 9"86, nuovo primato mondiale. Subito dopo quella delusione, Carl
cominciò a insinuare con più insistenza che il suo rivale
era saturo di anabolizzanti. Non aveva prove ma l'anti-doping gli ha dato
ragione dopo la finale olimpica di Seul: il giorno seguente alla vittoria
l'analisi delle urine precipitò Johnson nell'inferno della vergogna...
Non è mai stato un personaggio simpatico ma viene considerato
da chiunque il più
veloce corridore del mondo negli anni ottanta. Si potrà sentir parlar
male della sua persona, ma non si può discutere la sua classe.
Di lui hanno detto : Calvin Smith, ex primatista mondiale dei 100 metri:
«A Lewis invidio le lunghe gambe da purosangue. Con quelle due leve
Carl può permettersi di tutto. E' grandissimo, peccato sia capitato
proprio nel mio periodo».
Larry Myricks, medaglia d'argento nel salto in lungo ai mondiali del
1983: «Non si può certo dire che Carl non sia grande. Non
posso neanche nascondere che mi sia sempre stato antipatico. Sì,
Lewis è un campione eccezionale, ma non può mai essere un
amico».
Adesso i terrificanti dolori alla schiena gli impediscono, a solo 37
anni e dopo 18 anni di carriera olimpionica, di alzarsi da una sedia e
muovere le gambe per fare una passeggiatina.
Il quinto uomo più veloce nella storia mondiale con un tempo
di 19.75 stabilito a Indianapolis il 19 Luglio del 1983 rischia di essere
fermato.
Sarebbe come fermare il vento.......
|