Film
da riscoprire
Il
Signor 15 palle
Manhattan
Shakespeare
in love
Star
Trek IX: L'insurrezione
Accadde
a luglio...
Addio
Corrado
A.
Christie: una vita per il delitto
Lettera
aperta: pornografia on-line
Millenium
bug, il virus del 2000
Nostradamus...l'uomo
che sapeva
Spot
di dubbio gusto
Pantani:
grinta sudore e...sfortuna
L'ABC
di Marco Pantani
City
Hunter: il manga
Immortal:
"At the heart of winter"
Sinister:
"Aggressive measures"
Calciomercato:
maglie e bigliettoni
Il
calcio dei Paperoni......
Vento
non fermarti....
|
IL
SIGNOR 15 PALLE: MAI TITOLO FU PIU' LOQUACE!!
Erano
quattro anni che Francesco Nuti non si faceva ne' vedere ne' sentire.
Ne e' passata di acqua sotto i ponti del cinema italiano in questi
quattro anni, e dunque non era difficile che lo spettatore- quello stesso
spettatore che il decennio precedente lo aveva portato alla ribalta nazionale-
se lo dimenticasse. O per meglio dire, lo riponesse in un cassetto . Quello
stesso cassetto dove vengono riposti molti divi del mondo discografico
quando prendono dei lunghi periodi di meditazione, e quando e' terminato
l'ascetismo il pubblico ricomincia ad acclamarli, a mostrare nuovamente
quell'affetto represso nel lungo periodo d'attesa .
Con questo eterno ragazzo pratese e' accaduta la medesima cosa . A
un certo momento i media hanno riportato all'attenzione dell'opinione pubblica
il nome di un vecchio amico : probabilmente avra' riflettuto un po' lo
spettatore medio, ma poi ha capito di avere a che fare nuovamente con quel
simpatico ragazzaccio, che negli anni '80 ha presentato l'altra faccia
della toscanita' : timida e sognatrice, ironica ma con un pizzico (o forse
piu' di un pizzico) di melanconia allegata in superficie, disincantata
ma non apatica, rassegnata ma non anemica.
Eccocelo di nuovo li', come lo avevamo lasciato quattro anni fa: pimpante,
giovanile, ma sopratutto-e questo penso sia cio' che ha fatto maggiormente
piacere ai suoi fan-ancora una volta cultore del biliardo, ancora una volta
campione di biliardo.
Lo avevamo gia' visto alle prese con questa nobile arte tanti anni
fa, in due film di grande successo commerciale : Io, Chiara e lo scuro
(presentato a Cannes nella categoria "film di riguardo") e Casablanca Casablanca,
il suo debutto alla regia.
Questo nuovo film, che completa una ideale (e forse venuta cosi', per
caso) "trilogia del biliardo", presenta ancora una volta l'argomento sentimentale,
che e' complementare all'argomento biliardo, anche se sembra che apparentemente
primeggi. Ma forse per il cineasta Nuti biliardo e amore sono le colonne
portanti di un'unica filosofia di vita, per cui debbono andare sempre,
inevitabilmente a braccetto.
La trama e' molto semplice, scheletrica, vacua. Dopo quattro anni il
"suo"pubblico si aspettava decisamente qualcosa di piu' in tutti i sensi:
piu' innovativo, piu' trasgressivo, piu' popolare, affondando magari nelle
radici pratesi
di Madonna, che silenzio c'e' stasera (1982, suo primo film da protagonista).
Lo spettatore si ritrova di fronte ad un Nuti con una mente fertile,
che ha creato un buon spunto ma l'ha sviluppato mediocremente.
Dunque, spunto iniziale ottimo, ma carenza di idee vergognosamente
evidente nella sceneggiatura.
Un campione di biliardo che deve far credere alla madre di aver incontrato
una santa donna, credente, praticante, e l'incontro (in un cimitero) con
una prostituta ben piazzata economicamente doveva dare degli esiti assai
meno deludenti. Si vede proprio che questo film e' nato apposta per far
rimettere a posto economicamente Nuti, e per far questo bisognava assolutamente
creare una sceneggiatura che accontentasse il palato del popolino.
Speriamo che nel futuro un beniamino come lui non debba ricorrere solo
alla bella e prospera Ferilli e a qualche buon colpo di biliardo per
fare un film, perche' una personalita' promettente come la sua, se la fortuna
non gli avesse girato le spalle, a quest'ora forse avrebbe gia' fatto il
film della sua vita . Che non e' questa baggianata plateale.
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Francesco Nuti
Sceneggiatura: Francesco Nuti,
Mario Rellini, Malù Di Lonardo
Fotografia: Danilo Desideri
Scenografia: Enrico Serafini
Musica: Giovanni Nuti
Prodotto da: Bruno Altissimi e
Claudio Saraceni
Durata: 100'
(ITALIA, 1998)
Distribuzione cinematografica:
MEDUSA
PERSONAGGI E INTERPRETI
Francesco: Francesco Nuti
Sissi: Sabrina Ferilli
Maestro: Novello Novelli
Giampiero: Antonio Petrocelli
Giulia: Giulia Weber
Papà di Francesco: Alberto
Gimignani
|