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1 L’ambiente geografico e storico Breve
cenno storico: il 1800
La
dinastia dei Tolo Don
Monserrato Tolo
Alberto
CALAMIDA
Conclusioni Bibliografia
Indice
delle fotografie
Indice
generale
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1 L’ambiente geografico e storicoBreve cenno storico: il 1800 Stava per finire il secolo. Ma cosa aveva significato il 1800 per la Sardegna, ed in particolare per la popolazione barbaricina ? I personaggi e le storie qui riportate si ambientano (a “cavallo” tra il 1800 ed il 1900) nella Barbagia tra Oliena, Nuoro, Orgosolo e Gavoi; quel tratto del Supramonte che costituisce la “porta d’argento” al cuore dell’isola: ai confini settentrionali del Gennargentu. Una zona quasi isolata dal resto del mondo.
La
Barbagia geograficamente si divide in tre parti, la Barbagia di Ollolai, la
Barbagia di Belvì e la Barbagia di Seùlo. Capire
il periodo storico ed i luoghi in cui Francesco, Efisia, ed i loro amici
vissero, aiuta a comprendere gran parte della loro mentalità, e dall’analisi
degli usi dell’epoca possono essere capite frasi e situazioni che troviamo
raccontate nei documenti epistolari che sono alla base del nostro racconto. Vittorio
Angius,
nel “Dizionario geografico, economico e statistico degli Stati di S.M. il re
di Sardegna (1841), così scrisse: “…nella Sardegna settentrionale non
v’ha altra regione che più dell’olianese si possa vantare atta alle viti, e
dove la vendemmia di vini più rigogliosi e soavi al gusto. Se alla benignità
della natura si aggiungesse l’intelligenza dell’arte, Oliana avrebbe una
fama più estesa, e un maggior guadagno da’ suoi vini gentili. L’area
complessiva del vigneo olianese non è meno di starelli 220”. Ed
ancora: “…Sebbene abbondantissimi sieno i pascoli in tanta estensione di
superficie che abbiamo notata, e si abbia diritto a quelli della Ogliastra e di
Chirra, essendo gli olianesi inclusi nello stesso feudo in cui sono gli
ogliastrini; non pertanto la pastorizia è studiata meno che potrebbe essere,
perché delle solite specie che si educano sole due, le pecore e le capre,
ottengono qualche cura.”
OLIENA:
Il centro abitato si sviluppò
probabilmente in epoca medioevale, ai piedi di un castello, su un preesistente
nucleo di età nuragica, e successivamente romana, richiamando gli abitanti dei
vari insediamenti presenti nel territorio. La posizione del villaggio, alle
falde di un magnifico monte, richiamò gli abitanti dei vicini insediamenti per
la possibilità di praticare diverse colture a valle, e ricchi pascoli a monte.
Condizioni probabilmente favorevoli, sia per ragioni di sicurezza e di salubrità,
che per la presenza di abbondanti sorgenti di acqua. Quasi
tutte le case erano dotate di cortile, in genere comune a più proprietari, il
quale costituiva lo spazio indispensabile per la trasformazione dei prodotti
agricoli e per la custodia degli animali domestici. Le
abitazioni appartenenti alla gente più povera erano basse, costituite solo da
qualche vano. La consistente presenza però anche di case sopraelevate con
arcate, balconi lignei e civettuoli comignoli, quasi a testimoniare un passato
benessere, conferivano al paese un caratteristico e originale aspetto
architettonico. Gli
ambienti più importanti della casa erano la cucina, la camera da letto ed il
magazzino. La cucina era spesso stanza d’ingresso dell’abitazione e
costituiva il centro della vita domestica; in genere fungeva anche da dormitorio
per i figli maschi. Che trascorrevano la notte attorno al focolare su qualche
stuoia o sacco di lana. (da
“Oliena: immagini e testimonianza di vita”, di S.Congiu, F.Cabboi, D.Loi)
1
“Barbaricus”
lo chiamava il guerriero romano, “barbaricino” ha voluto continuare ad
essere chiamato il sardo di quelle zone più interne dell’isola, quasi un
monito a chi volesse contaminare la Sua fierezza e a chi volesse allontanarlo
dalle ormai secolari tradizioni.
[1] Vittorio Angius (Cagliari 1797, Torino 1862) – Studioso eclettico, letterato e parlamentare, fu autore, tra l’altro, dell’inno ufficiale della Corte Sabauda e successivamente del Regno d’Italia, Conservet Deus su Re. Curò la voce relativa alla Sardegna nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna di Goffredo Casalis.
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