Credo che per capire meglio la personalità degli uomini occorra considerare e studiare il periodo storico ed il luogo in cui vivono e che li condiziona. Questo è uno degli stimoli che mi ha sempre spinto fin da piccolo ad ascoltare le storie dei miei avi chiedendo il perché degli avvenimenti e degli atteggiamenti.

Ora so che capire la “Storia” aiuta a capire meglio noi stessi.

 

Lo strano potrà sembrare che anche delle “semplici” lettere d’amore siano in grado di aiutarci in tutto questo.

Gli avvenimenti ed i protagonisti della storia che voglio raccontare sono infatti descritti nelle lettere che Francesco Fele scrisse a Efisia Calamida, fidanzati nella dura terra di Barbagia alla fine del secolo 1800. Inoltre, episodi di vita dei primi del 1900 sono tratti dall’interessante diario manoscritto ”IDEE SPARSE”, che Nonno Francesco mantenne probabilmente per tutta la vita e che curò con mirabile costanza. Quello che ne è rimasto del diario riguarda un periodo che va dal 1923 fino agli ultimi suoi giorni di vita nel 1939.

Mi è sembrato interessante analizzare questo materiale epistolare, provvidenzialmente conservato da mia madre. Il tentativo è quello di trovare conferme con riferimenti storici e fotografie attuali e fotografie d’epoca, alcune sono su lastre di vetro, (sono state scattate direttamente da Salvatore (fratello di Efisia), o da lui accuratamente conservate.

 

FRANCESCO & EFISIA quindi vuole essere, certo, un tentativo di ricostruire la genealogia della mia famiglia - ma vuole anche essere qualcosa di più.

Anche per chi non è direttamente interessato ad apparire “nell’albero genealogico” questo viaggio costituisce comunque un interessante scorcio di storia e di vita quotidiana in una difficile zona dell’Italia insulare, la Barbagia di Sardegna, e ci aiuta a comprendere meglio la personalità dei personaggi, la loro cultura, e quella del tempo in cui vissero.

 

Limiterò il più possibile i giudizi ed i commenti personali lasciando a colui che leggerà le lettere e gli scritti qui acclusi di formarsi un’opinione personale. Fornendo quindi alcuni cenni storici non ho certo la presunzione di impartire alcuna lezione, bensì è il risultato di questa associazione di storia, vita quotidiana e sentimenti.

 

Mi auguro comunque che la generazione vivente ci si ritrovi tutta ed apprezzi sia il materiale messo a disposizione, che lo sforzo di ricostruzione dal punto di vista genealogico, poichè questa breve storia è dedicata alle nuove generazioni.

 

Alcuni interessati hanno contribuito ad approfondire i fatti. Li ringrazio. Ulteriori approfondimenti non solo sono ben accetti, ma anche raccomandati, con la speranza di poter approfondire questa breve e modesta esposizione con edizioni successive.

 

Grazie a chi trova interessante questa iniziativa e vuole ancora collaborare con notizie, documenti, precisazioni e correzioni.

Luciano Ledda