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Presentazione

 

1 L’ambiente geografico e storico

Breve cenno storico: il 1800
Al centro di una struttura feudale
La situazione italiana

A cavallo del secolo

 

2 Risalire alle origini

La dinastia dei Tolo
Ricerca Araldica

Don Monserrato Tolo
Riferimenti storici

 

3 La Famiglia Calamida

Alberto CALAMIDA
Raffaele CALAMIDA

Salvatore CALAMIDA

Efisia CALAMIDA

Oliena 31 Gennaio 1898

Discendenza Alberto CALAMIDA

 

4 La Famiglia Fel e

La Famiglia Fele

Francesco Fele

Discendenza Francesco FELE

 

5 Le poesie di Francesco

Le poesie

TRIPOLI

 

6 Idee Sparse

Dal Diario

30 Settembre 1923

4 Novembre 1923

2 Ottobre 1930

 

7 Archivio fotografico

Archivio fotografico

 

8 Conclusioni

Conclusioni

Bibliografia

Indice delle fotografie

Indice generale

 

4 La Famiglia Fele

Francesco Fele

 

Foto 19 – (Collezione L.Ledda): Francesco Fele

 

Mi sembra, questa che segue, una buona presentazione per Francesco Fele.

Sono sue considerazioni, tratte dal suo diario. Descrivono contemporaneamente il suo pensiero ed il suo carattere, con autocritica, umiltà ed ironia.   

 

 

L’opinione comune è che nel mondo ci siano dei galantuomini e dei lestofanti; e la stessa opinione comune designa, concordemente, chi sono i birbanti e chi i galantuomini. Io, per esempio, nell’opinione comune, sono annoverato fra i galantuomini, eppure io stesso, che mi conosco assai bene più che non mi conoscano gli altri ([1]) , non ardisco sostenere che debba essere ascritto a questi ultimi. Però, se tutti quelli che passano per galantuomini autentici fossero dello stesso stampo mio od anche, poniamo, un tantino migliore, io vorrei prendermi il gusto di dire male di questi così detti galantuomini, incominciando, per non sbagliare, da me stesso. In oltre, come sento che troverei molte cose da dire che dei così detti galantuomini farebbero non troppo onore ! Oh, me misero, quanti peccati dovrei confessare, e quanti ne dovrei svelare degli altri per tanti uomini ! Questo non si fa, per amore di quiete?! Eppure il dovere sarebbe di non tacere.  Ammesso pertanto, per pura ipotesi, che io avessi diritto di essere annoverato fra i cosi detti galantuomini che l’opinione comune designa come tali, avrei un buon punto di partenza per dire tutto quel che sento degli altri; e sento che, se io ne uscirei molto malconcio, gli altri anche non avrebbero molto da lodarsi. Il mondo, apprendendo le mie debolezze, ed i miei errori, rimarrebbe non poco sorpreso e scandalizzato, e sarebbe portato, con stupore, ad esclamare: - ma come ? Tu sei proprio così? Tu che per noi eri un anacoreta, un santo ? - Ma anche gli altri non dormirebbero, certo, sugli allori, sebbene io non sarei in grado di svelare neppure la centesima parte dei loro peccati. Come siamo egoisti noi uomini !  Quante ce ne fa fare l’istinto della nostra conservazione ! Saremmo capaci di ingannare il mondo intero se vedessimo messa in forse la nostra esistenza materiale e morale. Tornerò sull’argomento quì solo abbozzato.

 

 (Da “Idee Sparse”, Fascicolo 139: 24 Settembre 1923, punto 1 - Francesco Fele )

 

 Con un confidenziale bigliettino da visita, il 14 Agosto 1897 Francesco porge i suoi saluti al Dr Calamida .

In tale biglietto si nota come i rapporti di Francesco con la famiglia Calamida fossero, otre che buoni, anche di confidenza (Francesco si firma “Ciccio”).

 Questo biglietto ci permette di introdurre tre dei principali personaggi della nostra storia.

Oltre a Francesco, conosciamo il Dr Alberto Calamida, la sua consorte Donna Luigia Tolo e, considerata in modo particolare, la loro figlia Efisia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Orgosolo 14 Agosto 1897

Carissimo Dott. Alberto,

 

con ziu Miale che parte ora insieme con Badore Fele e Piricheddu Le mando affettuosissimi saluti. Egli Le dirà che io sto benissimo. Siccome abbiamo ancora le sedute ordinarie, oggi non sono potuto scappare; ma forse, entro la settimana dovrò venire per un affare urgente insieme col sindaco. Se no, io cercherò di fare una scappata verso gli ultimi giorni della settimana ossia sabbato o domenica. Saluto tutti affettuosamente ed in modo speciale la carissima Efisia, e molti rispetti a Donna Luigia.

Suo per la vita.

Aff.mo

Ciccio

 

 

 

Da Francesco Fele ed Efisia Calamida discendono: Alberto, Luigina, Pasqualina, Antonino, Clelia e Giulia.

 

 

 

Foto 20 – (Collezione L.Ledda): La famiglia Fele

In piedi da sinistra: Clelia, Giulia, Pasqualina, Luigina.

Seduti da sinistra: Antonino, Francesco, Efisia, Alberto.



([1]) Non sapendo che anche gli altri possono vedere in me difetti che io non percepisco. Può essere.