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Presentazione

 

1 L’ambiente geografico e storico

Breve cenno storico: il 1800
Al centro di una struttura feudale
La situazione italiana

A cavallo del secolo

 

2 Risalire alle origini

La dinastia dei Tolo
Ricerca Araldica

Don Monserrato Tolo
Riferimenti storici

 

3 La Famiglia Calamida

Alberto CALAMIDA
Raffaele CALAMIDA

Salvatore CALAMIDA

Efisia CALAMIDA

Oliena 31 Gennaio 1898

Discendenza Alberto CALAMIDA

 

4 La Famiglia Fel e

La Famiglia Fele

Francesco Fele

Discendenza Francesco FELE

 

5 Le poesie di Francesco

Le poesie

TRIPOLI

 

6 Idee Sparse

Dal Diario

30 Settembre 1923

4 Novembre 1923

2 Ottobre 1930

 

7 Archivio fotografico

Archivio fotografico

 

8 Conclusioni

Conclusioni

Bibliografia

Indice delle fotografie

Indice generale

 

3 La Famiglia Calamida

Alberto Calamida

 

Del Dr Alberto Calamida, medico dei poveri ed ufficiale sanitario fino al 1902, anno della sua scomparsa, scrive il regio commissario Doro nella sua relazione dello stesso anno sul comune di Oliena:

 

“…Ma i buoni se ne vanno e l’ottimo dottore che come cittadino e come medico tanti benefici aveva portato a questo paese, improvvisamente quasi violentemente ci veniva tolto del fato che non perdona”.

 

Foto 6 – (Collezione L.Ledda): Dr. Alberto Calamida

 

 

Dopo il suo viaggio in Sardegna, nel suo racconto “In Barbagia”, Tullo Bazzi scriveva nel 1889:

 

“…eravamo giunti alle sette e ci pareva già tardi per l’ascensione che ne aspettava. Ma si dovette prima visitare il dottor Calamida.

Trovai nel suo studio quattro pastori, fieri volti di montanari, che gli stavan ritti davanti, mentr’egli seduto formulava, a quanto mi parve, la conclusione di un patto. I pastori erano sulle mosse, ma il nostro arrivo li fece trattenere un altro po’: un d’essi che m’aveva riconosciuto per continentale, saputo ch’era lombardo, prese a narrarmi con visibile compiacenza d’essere stato in continente per il servizio militare, e mi enumerava le meraviglie delle città vedute nella mia regione con ammirazione così seria, con osservazioni così giuste, con tanta sincerità, che io, fresco fresco d’aver lasciati i miei luoghi, me ne sentii tutto racconsolato, e mi parve che la Lombardia po’ poi non fosse così lontana quanto mi sembrava.

Vuotate le tazze di vernaccia i pastori s’erano accomiatati. Che vuole, mi disse il Dottore, qui si fa un po’ di tutto. E mi spiegò come spesso i medici sieno scelti a pacieri e conciliatori nelle frequentissime questioni che insorgono fra i rustici, e come discusso il pro e il contro, composte le ragioni da quell’arbitro disinteressato e gratuito, dato ed avuto il giuramento sul crocifisso o su altro oggetto sacro, si può esser sicuri della fede e dell’amistà dei contendenti”…

 

(T.Bazzi – In Barbagia- 1889).