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Otranto

Ed eccoci ad OTRANTO (ab. 5.000 circa). Otranto, la città piú orientale d'Italia, situata sulle sponde del canale omonimo che segue l'imboccatura dell'Adriatico, è oggi un frequentato centro balneare.

Anticamente era la città di Hydruntum, forse fondata in età messàpica dai Tarantini sulla foce del fiumicello Idro.

Antica città messapica, citata da scrittori latini, con particolare riferimento al suo mare e al suo retroterra, Ydrontinus ager odierno, o "Terra d'Otranto", dal suo classico nome latino di Hvdruntum, a sua volta derivato dal greco Ydrus, che corrispondeva al nome del vicino torrente Idro (da ìdor, in greco "acqua"). Oggi la nostra è una amena città nota a molti villeggianti estivi per le sue spiagge: Punta Craulo, sabbiosa e con scogli, la spiaggia Pineta Alimini, la più lunga, e a distanza di 10 km. sud, Porto Badisco.Si tratta di un paese accogliente, con attrezzature turistiche per diverse esigenze: alberghi, camping stabilimenti balneari, campi sportivi.

I riferimenti storici che la riguardano, ci dimostrano che Otranto era una città di notevole rilevanza nell'Italia antica, grazie alla sua posizione geografica di scalo obbligato per la Grecia e l'Oriente. Durante le invasioni barbariche i suoi abitanti seppero difendersi dai Goti, respingendoli nel 545 d.C., ma dovettero in seguito arrendersi ai Longobardi. Nei secoli successivi appartenne ai Bizantini, divenendo per essi il centro dell'amministrazione delle loro province meridionali (IX sec.). Nel secolo XIX gli otrantini parteciparono attivamente alle lotte risorgimentali italiane.

Grazie al suo porto, già fiorente ai tempi di Roma, Ilvdruntum divenne nel Medioevo uno dei piú importanti centri del dominio bizantino in Italia e la capitale della Penisola Salentina che da allora si chiamò « Terra d'Otranto ».
Ai tempi delle Crociate, poi, Otranto si animò del via vai delle spedizioni per la Terra Santa, si arricchí dei vivaci traffici che i mercanti di ogni Paese svolgevano nel suo porto.

 

Otranto si potrebbe definire un luogo sospeso fra l'Europa e l'Oriente. Nell'abbagliante luce solare delle sue vie, strettre e contorte, l'architettura del passato si delinea con stupefacenti dettagli, quali un balcone spagnolo, un loggiato andaluso, un portone barocco.

 

Fra le « cose da vedere », colpisce soprattutto la magnifica
Cattedrale, eretta in epoca normanna ( secolo XI) e restaurata nel Quattrocento. Ammiriamo di essa: il rosone gotico sulla facciata; il grandioso e austero interno basilicale, con un pavimento rivestito di un vastissimo e prezioso mosaico eseguito nel 1166 dal prete Pantaleone; la Cappella dei Martiri, che conserva le ossa dei martiri e, sotto l'altare, la pietra su cui le vittime furono decapitate; la stupenda cripta, vastissima, a cinque navate, con una selva di 42 colonne dai bellissimi capitelli.

Altri notevoli monumenti di Otranto sono:la Chiesa di San Pietro (secoli X-XI ), interessante costruzione bizantina, con tre piccole ábsidi e una cupola cilindrica;

il poderoso castello, eretto dagli Aragonesi nel 1485-1498, con torrioni angolari e rinforzato con baluardi dagli Spagnoli; semplice nelle sue forme e massiccio al tempo stesso, il suo grande cortile interno è utilizzato, durante la stagione estiva, per iniziative culturali e d'arte.
la maestosa Torre Alfonsina, del 1483 che s'innalza sopra una delle porte à mura; e, infine, a circa due chilometri verso sud;

i ruderi della chiesa della celebre Abbazia di San Nicola in Casole (secolo XII), strutta dai Turchi nel drammatico assalto delll'anno 1480.

Casa greca

Da Otranto possono effettuarsi gite ed escursioni particolarmente interessanti, a Maglie, dove è visitabile un museo di paleontologia, situato in palazzo Capece, notevole edificio del Settecento. Molti i reperti archeologici ed i fossili salentini qui conservati.
Altre mete possibili: alla zona archeologica di Roca Vecchia, dove sono resti di edifici e necropoli del IV, III sec. a.C., e alle località costiere di Sant'Andrea, Torre dell'Orso, S.Foca.

Le vicinanze di Otranto, verso l'interno del territorio, si caratterizzano con ampie zone vallive, come la Valle dell'Idro e la Valle delle Memorie. L'attraversamento di queste si presenta quanto mai interessante per la presenza di grotte, cripte, e di un ipogeo di relativamente recente scoperta, quello cosiddetto di Torre Pinta, di origine paleocristiana, divenuto poi colombario. Si trova sotto una piccola altura della Valle delle memorie.

Dista 7 km. da Otranto il comune di GIURDIGNANO, nei cui dintorni si elevano dolmen e menhir. Dolmen, dal nome bretone significante "tavola di pietra", forse tomba preistorica. Menhir, come il precedente circa l'origine, è un massiccio monumento di pietra di un solo blocco, fisso verticalmente al suolo.

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