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Genealigia e Storia |
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- Genealogia del Termine Kung Fu - Cenni introduttivi sul Qi Gong |
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Hung Gar - Shaolin Chuan - Wing Chun - Tan Lang - Zui Jiu Quan - Chan Quan |
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...15 | - Stili Interni |
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Tai Chi Chuan - Qi Gong |
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Editoriali |
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(Ottobre) La ruota
della vita - (Settembre) La via della forza |
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... | - All'ombra dei Cigliegi: |
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IL
TAO PER UN ANNO
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(GLI
OTTO IMMORTALI UBRIACHI)
Conosciuto oggi con il nome di Zui Jiu Quan o Tzui Ju Kuan (boxe dell'ubriaco),
nel panorama degli stili di Kung Fu e delle arti marziali in genere è sicuramente
uno dei più strani ed acrobatici. Si ispira agli atteggiamenti ed ai movimenti
di un ubriaco ed appartiene alla scuola Wai Chia, anche se molti esperti
lo definiscono uno stile "interno" per evidenziarne l'aspetto fluido e sciolto
dei movimenti, imprevedibile nelle sue tecniche ed estremamente efficace.
Completamente immerso nell'antica saggezza del pensiero cinese, riflette
al meglio, nelle sue movenze, il concetto di "pieno e vuoto", proprio del
dualismo Yin/Yang della filosofia Taoista, dei riferimenti agli elementi
naturali e agli animali. La nascita e l'evoluzione di questo stile è di
difficile analisi in quanto, inizialmente lo si tramandava oralmente, solo
nell'ambito familiare e in rare eccezioni a pochi, selezionati allievi esterni.
La storia dello Tzui Pa Hisien si può dividere in tre punti fondamentali,
non legati tra di loro che vedono la nascita e l'evoluzione dal nord al
sud della Cina.
Il primo fatto storico coincide con la vita artistica del poeta e filosofo
Li Po, vissuto intorno al 600-700 d.C., sotto la dinastia Tang. A lui si
deve il fondamento spirituale e filosofico dello stile, più che una codificazione
delle tecniche dell'ubriaco; del suo modo di combattere infatti non si sa
praticamente nulla. Notevole invece il suo contributo letterario e poetico,
di evidente estrazione Taoista, al concetto di "ubriaco", non già come persona
in preda ai fumi dell'alcol, ma come persona che è in estasi profonda perché
perfettamente integrata con la natura circostante, impegnata nella costante
ricerca della verità, della saggezza, rappresentata dalla Luna. Così come
avviene inizialmente per un ubriaco, di sentire la propria energia che irrompe
all'esterno, dandogli una consapevolezza superiore del proprio corpo e della
realtà, permettendogli di "essere più vero", sia nei movimenti che nel pensiero,
libero dalle inibizioni del vivere sociale. Il secondo punto lo abbiamo
durante la dinastia Ming (1330-1644) direttamente nel monastero di Shaolin,
vera fucina di stili di Kung Fu. Si narra che un anziano monaco
esperto nell'arte del Kung Fu, un giorno si trovò ad osservare due giovani
iniziati suoi allievi, che di nascosto stavano per battersi. Contrariato
e in procinto di intervenire per separarli, si accorsi che i due erano ubriachi
e che a stento si tenevano in equilibrio. Colpito da ciò, osservò i suoi
allievi che, già esperti nella lotta, si fronteggiavano con le tecniche
del loro Kung Fu " annebbiate dal vino", dando vita ad uno scontro imprevedibile
nei movimenti, estremamente acrobatico ed efficacissimo sia negli attacchi
che nelle azioni di difesa. Dall'osservazione e dall'analisi di questo combattimento
il monaco Maestro ne ricavò uno stile di Kung Fu, chiamato poi "L'ubriaco
del monastero di Shaolin". Il terzo evento si riferisce ad un misterioso
Maestro di cui non si conosce il nome e che viveva nel sud della Cina durante
la dinastia Ching, intorno alla seconda metà del 1800. Si narra che un monaco
Taoista tramandò lo stile dell'ubriaco ad un monaco Buddista e che quest'ultimo
ebbe come suo unico allievo un vagabondo che girava per il sud nella regione
del Fukkien. Di questo Maestro non si sa praticamente nulla, salvo il fatto
che utilizzò il suo stile per combattere contro due giovani esperti di Kung
Fu.
Questa storia narra che i due, dopo aver partecipato ad una dimostrazione
di Kung Fu, nella quale mostravano la loro abilità nella lotta, al momento
di spartirsi il ricavato dello spettacolo cominciarono a litigare fino a
battersi e, mentre la gente lasciava la piazza per paura di essere coinvolta
nello scontro, arrivò un vecchio vagabondo ubriaco. Egli teneva in una mano
una fiaschetta di vino e nell'altra un bastone; si sedette su di un sasso
ad osservare, sorseggiando il suo vino e ridendo dei due che si battevano.
Già alterati per la lite, si infastidirono subito della presenza di quel
vagabondo e cercarono di mandarlo via, ma inutilmente. Egli si mise a prenderli
in giro fino a farli smettere litigare. Allora uno dei due si avvicinò al
vecchio chiedendo cosa avesse da ridere, ed egli rispose: "Lo stile Hung
Gar, che tu usi, è troppo rigido, duro e tu sei troppo serio"; poi rivolgendosi
all'altro: "Tu fai troppa scena, lo stile Hou Chuan è sciocco ed esagerato,
tutti e due messi insieme non valete un granché". All'improvviso il ragazzo
che usava l'Hung Gar attaccò il vecchio con violenza, deciso a togliersi
subito dai piedi quell'ubriacone, ma questo, continuando a ridere e bere,
schivò tutti gli attacchi senza mai reagire.
Si fece allora sotto l'altro, con il suo stile acrobatico e imprevedibile,
ma nello stesso modo, mandò a vuoto tutti gli attacchi rivelando, nonostante
l'età, un'agilità sorprendente. A quel punto i due attaccarono insieme,
ma il risultato fu solo quello di far decidere al vecchio che era il momento
di reagire e li batté velocemente e con estrema facilità. Esterrefatti si
prostrarono ai suoi piedi implorando di essere accettati come allievi e
di seguirlo per sempre; l'anziano Maestro vagabondo rifiutò, dando però
loro uno scritto che conteneva i principi dello stile e le indicazioni per
trovare l'unico suo allievo e servitore che il vagabondo aveva avuto in
passato. Trovato il servo, non riuscirono a farsi accettare, in quanto esisteva
già l'erede della scuola: il Maestro Tsai, il quale porterà avanti lo stile
tramandandolo a suo figlio, il Maestro Tsai Kun Hsu.
Tsai Kun Hsu insegnerà nel centro della Cina, nella zona di Shanghai fino
a che, in seguito agli accadimenti politici di quell'epoca ed alla conseguente
messa al bando delle arti marziali, si trasferì a Taiwan, dove fondò la
sua scuola e dalla quale escono i suoi due migliori allievi: il Maestro
Chen Kei Fu ed il Maestro Ho Tang Sing. In realtà esistono diverse scuole
di Tzui Pa Hisien, non solo quella di Tsai Kun Hsu, come pure esistono molti
maestri di questo stile; le scuole sono in tutto otto, delle quali tre del
"sud" e cinque del "nord"; due di queste sono Nei Chia ed in via di estinzione,
le altre sono Wai Chia. Sono rappresentate dalle otto statuette dei sacri
immortali, ognuna delle quali in una posizione caratteristica. Attualmente
il Maestro Tsai Kun Hsu ha la sua scuola a Taiwan, il Maestro Ho Tang Sing
insegna ad Hong Kong ed il Maestro Chen Kei Fu ha una scuola a Canton ed
una ad Hong Kong.
Molto spesso si definisce lo stile dell'Ubriaco con il detto "CHO CHUAN
NI SOU PA", cioè "lo stile che non sai mai quello che fa". Rispetto ad altri
stili è ancora poco conosciuto anche se vi sono elaborazioni Wu Shu estremamente
acrobatiche.
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Zui Jiu Quan. Lo stile dell'ubriaco. |
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