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Genealigia e Storia |
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- Genealogia del Termine Kung Fu - Cenni introduttivi sul Qi Gong |
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Hung Gar - Shaolin Chuan - Wing Chun - Tan Lang - Zui Jiu Quan - Chan Quan |
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...15 | - Stili Interni |
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Tai Chi Chuan - Qi Gong |
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. | Filosofia |
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Editoriali |
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(Ottobre) La ruota
della vita - (Settembre) La via della forza |
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... | - All'ombra dei Cigliegi: |
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IL
TAO PER UN ANNO
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Il
massimo sviluppo del Wu Shu Kung Fu in Cina è avvenuto sicuramente nei periodi
detti della Primavera e dell’Autunno e/o degli Stati Combattenti (771 –
221 A.C.), successivamente lo studio e la pratica si diversificarono molto
dando alle pratiche marziali una valenza sociale di più ampio raggio e vista
molto spesso in un contesto di educazione e preparazione all’interno del
sistema scolastico; nascono gli Stili, le Competizioni, le Danze Marziali.
La pratica del Wu Shu Kung Fu si espande negli strati popolari, nascono
e si sviluppano numerose scuole con un grande sviluppo delle forme in particolare
di quelle imitative (animali).
La
maggior parte delle opere dedicate alle arti marziali dell'estremo oriente,
attribuiscono la loro lontana origine al monastero Shaolin, nella regione
di Honan, presso il fiume giallo; prima della "rivoluzione"
avvenuta con la nascita del tempio, le arti marziali erano tramandate
di padre (SiFu) in figlio o insegnate a piccoli gruppi d’adepti.
Il Sifu era il maestro di WU SHU KUNG FU ed era considerato il saggio
del villaggio. Il Sifu era comunemente anche un esperto di medicina tradizionale
ed aveva una cultura superiore a quella delle altre persone del villaggio.
Era considerato un punto di riferimento ed era rispettato da tutti. Oggi
la figura del Sifu è cambiata anche se in molte Scuole Tradizionali è
possibile vedere dei maestri che, in qualche modo, si avvicinano all’antica
figura del Sifu.
Il Tempio di SHAOLIN fu creato intorno al 520 DC; questo edificio appare sotto diversi nomi: Shaolin in Mandarino, SiLum in Cantonese (i due nomi significano: giovane foresta), Shorinji in Giapponese (da cui lo stile di Karate nipponico Shorinji Kempo, le cui tecniche si ritiene risalgano ai tempi del celebre monastero). I monaci fusero sapientemente le loro pratiche meditative con la pratica marziale dando origine ad alcuni stili che basavano i loro movimenti sul comportamento degli animali.
I cinque principali animali degli stili Shaolin sono: Tigre, Drago, Leopardo, Gru, Serpente. Successivamente gli stili basati sugli animali furono fusi in un unico sistema, anche se alcuni monaci non aderirono a tale unificazione e continuarono ad insegnare il loro stile originale.
La storia delle Arti Marziali Tradizionali la si può far iniziare con Bodhidarma (Da Mo) che, originario dell’India, estese il buddismo nei confini cinesi. Ideatore di alcuni esercizi fisici, che avevano come obiettivo quello di aiutare i monaci che passavano la maggior parte del loro tempo in meditazione sedentaria, legò inseparabilmente il proprio nome a colui che diede l'avvio alle Arti Marziali “Esterne”. Così come i buddisti hanno trovato in Bodhidarma il loro eroe leggendario anche i taoisti hanno Chang San Feng, la mitica figura che diede origine agli Stili “Interni”. Fu cosi' che mentre Bodhidarma viene identificato come l'ideatore dello stile Shaolin Chuan, Chang San Feng viene associato alla nascita del Tai Chi Chuan.
Segue
ora una breve (ma non troppo) storia delle alrti marziali dall'origine.
XV secolo A.C. : si trova per la prima volta traccia di una tecnica
di lotta ancora primitiva, consistente nell'infilzare l'avversario con
l'ausilio di un elmo provvisto di corna: GoTi o ChiaoTi.
VI
secolo A.C : la tecnica di lotta si raffina comparendo sotto i nomi
di Shang Pu, Shuai Go, Shou Pu.
Mille anni più tardi la tecnica terminerà di svilupparsi con l'apporto
dell'invasione mongola, si avrà quindi Lung Hua Quan, più scientifica
e più veloce, contenente prese studiate anteriormente al Ju Jitsu e Judo
nipponico. Contemporaneamente si sviluppava il Qin Na o (Ch'inna): l'arte
della chiave di braccio. Perfezionata dagli attuali stili di Kung Fu,
integrate nelle loro tecniche, quest'arte detiene tutti i segreti per
immobilizzare l'avversario.
All'epoca di Lao Tsu e di Confucio, le arti marziali nobili
erano : il tiro con l'arco e l'equitazione. Si trova comunque traccia,
in questa epoca di un'arte praticata dalle caste nobiliari e da certi
monaci (per ragione evidente, di protezione durante i loro pellegrinaggi,
ma anche per ragione di certi insegnamenti Taoisti, secondo i quali, la
concentrazione poteva essere favorita dalla pratica costante di certi
esercizi fisici).
Si è sentito parlare di KungFu nelle storie cinesi sotto diversi nomi:
Chi Chi San, Wu Ni, Chi Ni ecc.
I
secolo d.C. : Un certo Kwok Yee, avrebbe creato il primo stile di
Kung Fu veramente "Schematizzato", eretto nel metodo: CHANG
KUO CHANG ("l'arte della lunga mano" o la "boxe
di lungo raggio").
III secolo D.C. : un medico chiamato Hua To (ma potrebbe essere
anche un personaggio leggendario, al quale la tradizione popolare attribuì
un insieme di scoperte mediche di origine completamente differenti) fece
delle ricerche sistematiche, osservando i sistemi di combattimento di
cinque animali: tigre, l'orso, il cervo, la scimmia, la gru. Si tratta
di un certo numero di gesti di combattimento che si ritrovano attualmente
nella maggior parte degli stili di Kung Fu, amalgamati in seguito a quelli
di altri animali: serpente, topo, cavallo, mantide religiosa, drago ecc.
Insieme alla pratica marziale si sviluppa un grande fermento sulle varie
teorie e filosofie che sostengono queste pratiche fondendosi con la cultura,
la religione e la filosofia tradizionali.
In Cina il rapporto tra esercizio fisico e medicina terapeutica ha preceduto
di gran lunga la nascita delle arti marziali così come noi le conosciamo
e ciò che i cinesi hanno sviluppato intorno alla cultura fisica ha avuto
inizio prima che la storia venisse documentata attraverso fonti ufficiali.
Esempi espliciti di tali relazioni possono essere facilmente riscontrabili
nei testi di medicina tradizionale ove sono descritte molte delle teorie
che costituiscono la base delle Arti Marziali Tradizionali Cinesi. Così
come ad esempio nella medicina terapeutica e preventiva si sono sviluppati
esercizi fisici che hanno tratto il loro spunto da alcune posizioni di
animali, molte sono le tecniche che anche nel Wu Shu Kung Fu prendono
il nome e i movimenti da questi.
VI secolo : un personaggio straniero giunge al monastero Shaolin: si tratta di Ta Mo (Ta Mo o Daruma Taishi in giapponese è conosciuto anche con il nome di Bodhidharma, l' "illuminato", un monaco proveniente dalle Indie del sud, forse Ceylon). L'ipotesi più diffusa è quella che il monaco fosse di origine nobile, e che fosse profondo conoscitore dell'arte indiana di Vajramukiti: tecnica di maneggio di armi, praticato dalle caste guerriere. Certo è che Ta Mo lasciò il marchio indelebile della sua forte personalità. Nel piano spirituale fu all'origine del Buddismo Chan (Zen in giapponese) una corrente di pensiero che darà un'impronta a tutte le arti marziali dell'estremo oriente. Sul piano che interessa direttamente il Kung Fu a lui si attribuisce la messa a punto di alcuni esercizi fisici, destinati a rinvigorire i monaci provati dalle lunghe sedute di meditazione. Secondo alcuni, questi esercizi, non erano altro che delle "Asanas" (posizioni) dello Yoga, secondo altri un'originale tecnica da combattimento: Shih Pa Lo Han Shou, "le 18 mani di Han", metodo ugualmente conosciuto sotto il nome di I Chin Chin o Eki Kin Kyo per le storie giapponesi di arti marziali. Da allora, atorto o a ragione i monaci del monastero della "giovane foresta" ebbero una reputazione di particolare capacità di combattimento, che li farà conoscere in tutti i paesi.
XII
secolo : Il generale Yao Wei ideò il sistema "Dell'artiglio dell'aquila".
XIII d.C. : l'eremita taoista Cheng Salm Fung (o Chan San Feng) che visse
dentro Hopei, codificò le basi di quello che divenne il sistema interno
del Kung Fu (Nei Jai), nel quale si ricerca il movimento dell'energia
interna del corpo, piuettosto che la forsa muscolare subordinata all'età.
Dalle sue ricerche nasce il Tai
ji Quan (Tai Chi Chuan). Suoi stimati successori furono: Wong Tsung,
Ch'en Chou T'ung, Chaing Fa. La provincia di Honan a causa della sua posizione
geografica, fu il paese nel quale i maestri si incontravano, per questo
nacquero degli stili o dei metodi di combattimento, che coglievano il
meglio del Kung Fu interno e del Kung Fu esterno, di cui fa capo lo Shaolin
Quan.
XV secolo : un giovane uomo divenne monaco Shaolin, il suo nome
era Chuen Yuan (chiamato anche Kwok Yuen). Egli revisionò l'antico sistema
legato a Ta Mo. In un primo tempo ordinò in 72 tecniche; poi sempre insoddisfatto,
si mise alla ricerca di un maestro di Kung Fu al di fuori delle mura monastiche.
Nel sud della Cina incontrò maestri come: Pai Yu Feng e Li Chieng che
accettarono di aiutarlo nella sua opera rigeneratrice. Fecero una sintesi
di ben 170 movimenti che diventarono la nuova base della scuola esterna
popolarizzata con il nome di Shaolin
Chuen.
Yuan ritornò al monastero, Proprio in questo periodo, i monaci ebbero
la reputazione di essere invincibili.
XVII
secolo : 1640, quando regnava la dinastia mandarina Ching, dappertutto
si svilupparono focolai contro l'oppressore. I monasteri, terra di asilo
per i capi della resistenza, furono particolarmente odiati dalla nuova
dinastia che disperse con forza le comunità monastiche.Un ingente numero
di soldati dopo una sanguinosa lotta vinsero su pochi monaci guerrieri.
L'invasione al tempio fu favorita da alcuni "infiltrati" che aiutarono
i soldati ad entrare nel monastero.
Solo Alcuni monaci sopravvissero alla distruzione di Shaolin, si parla
di cinque o sette maestri che si rifugiarono altrove.
Secondo la tradizione, questi cinque esperti di Kung Fu assicurando la
sopravvivenza dell'arte secolare.
Sarà l'origine dei 5 metodi "derivati dallo Shaolin" della Cina del sud:
Hung Gar, Liu Gar, Choy Gar, Li Gar e Mo Gar.
Si svilupparono inoltre così per opera di questi maestri e dei loro allievi gli stili come il Wing Tsun , il Choy Lee Fut, la Gru Bianca del Nord e la Mantide Religiosa (Tang Lang).
XVIII secolo : la Cina è passata sotto le autorità Mandarine:
Attacato dalle truppe il monastero Shaolin, dopo una accanita resistenza
si arrese e fu distrutto. Esistono comunque degli stili che non derivano
dal tempio Shaolin, come ad esempio lo stile dell'ubriaco, lo stile della
traccia perduta, lo stile dalle gambe elastiche (Ten Tui) ecc.. Attualmente
esistono circa 400 stili di Wu Shu Kung Fu ma solo una quindicina possono
considerarsi realmente differenti tra loro ed hanno una larga diffusione
sia in Cina sia nel mondo intero. Molti stili sono molto simili ad altri
pur avendo un nome proprio. Dopo e durante la rivoluzione culturale comunista
molti maestri si spostarono nei paesi vicini, Taiwan, Hong Kong e persino
in America aprendo delle scuole e diffondendo il loro WU SHU KUNG FU.
XIX
secolo. : Tung Hai Chuan crea nella regione di Pechino la scuola "interna"
Ba Gua Jian (Pa Kua Chang).
1850 d.C. : il cristiano Hung Hsiu Chuan lancia la rivolta dei Tai Pings
(la setta della "grande purezza"), tenendo per 15 anni le truppe imperiali
all'erta. Si sa che egli istruiva i suoi uomini all'uso delle armi bianche
e del combattimento a mani nude.
1900 d.C. : Nello Shantoung c'è la rivolta dei "Boxers" ai quali il popolo
attribuiva una potenza soprannaturale per il loro grado di efficacia nel
combattimento a mani nude. Ma i "pugni della giustizia e della concordia"
saranno annientati al tempo dei "55 giorni di Pechino".
XIX secolo : nuovo impatto del Kung Fu a Okinawa (Uechi Ryu) che
diaspora nel resto dell'Asia combinandosi con metodi local: da queste
sintesi nascono il Pukulan, il pentiak Silat, il Kuntow, il Serak ecc.
Dal 1912 al periodo di guerre civili in Cina nel corso delle quali il
Kung Fu si sviluppò anarchicamente in seno alle società segrete, che si
battevano contro tutto ciò che minacciava la civilizzazione cinese tradizionale,
e all'interno dei gruppi militari (talvolta truppe mercenarie) per il
bisogno dei terribili "Signori della Guerra": potenze locali senza legge
né fede che stimolavano allenamento fisico dei loro mercenari.
1927. Rivo- luzione De- mocratica Chang Kai Tchek al potere:
1917 d.C. : il giovane Mao Tse Tung, allora 21enne, redige uno "studio
sulla cultura fisica", nel quale appare già il suo desiderio di una pratica
di massa in cui le arti tradizionali dovranno avere buona parte.
Verso 1920 : sotto il regime Kuoming Tang si assiste al primo tentativo
di riprendere le redini del Wu Shu (termine che letteralmente significa
arte marziale sinonimo di Kung Fu. Letteralmente esercizio eseguito con
abilità).
1930
: si verificarono i primi incontri ufficiali fra esperti di Wu Shu, ma
le difficoltà politiche del paese e la guerra con il Giappone diedero
un colpo di arresto allo sviluppo delle arti marziali tradizionali.
1945 : si conoscevano due grandi associazioni di Kung Fu su scala nazionale:
l'Istituto Centrale di Boxe Nazionale e Cultura Fisica e l'Associazione
di Boxe Cinese. Dopo il 1949 le arti marziali ebbero evoluzioni differenti:
nella Repubblica Popolare Cinese si diede risalto soprattutto alla cultura
fisica; c'è il rilancio dell' "arte del pugno", come d'altre parte di
tutti gli sports, considerati dal regine come eccellente mezzo di sviluppo
fisico e morale della nazione. La finalità del Kung Fu è cambiata. Gli
sono preferite le forme di Wu Shu moderno, con esercizi terapeudici e
non destinati unicamente al combattimento reale. Tuttavia rimmangono in
Cina Popolare vecchi maestri, formidabili per efficacia, ma molto difficili
da rintracciare in particolare in Cina, visto che gli stessi di solito,
sono contro il regime che uccideva le nobili tradizioni.
A Hong Kong e a Taiwan si è mantenuto fortemente l'orientamento originale
del Kung Fu: per i "Si Fu" (maestri), fuggiti prima del regime comunista,
vi sono rappresentati tutti gli stili ed è eccezionale il numero delle
sale di trattenimento. Questo succede anche nelle più importanti comunità
cinesi nel mondo; soprattutto nella costa ovest degli U.S.A. e nella Malesia.
Rivoluzione Comunista Cinese.
1980: Repubblica Popolare Cinese sembra rivalutare l'aspetto combattivo delle arti marziali codificando una forma sportiva di combattimento chiamato SANDA che e' simile alla kick boxing dove è però anche possibile proiettare l'avversario. E' molto diversa dal combattimento tradizionale del WU SHU KUNG FU.
Parallelamente, per gli stili più rappresentativi, il Comitato Sportivo Nazionale ha codificato alcune forme diminuendone il numero di tecniche e semplificandone talune parti. Negli ultimi decenni sono state infatti create sequenze composte da ventiquattro movimenti definite "forme da gara”. WU SHU KUNG FU Il termine WU SHU KUNG FU indica l'insieme delle arti marziali cinesi. I primi elementari sistemi di lotta risalgono ad oltre 5000 anni fa.
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Storiografia delle Arti Marziali Cinesi |
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