GLI EROI:
TRENTINO
LA BARBA "Nobilissima
tempra di patriota, si votava fra i primi con purissima fede e straordinario
coraggio alla lotta armata contro l'aggressore nazi-fascista.
REMO FALCONE "Subito dopo l'armistizio, con fedeltà
e con decisione, intraprendeva la lotta di liberazione dimostrando
di possedere belle capacità come organizzatore e come animatore
ed esimie doti di tenacia e di coraggio.
NICOLINO TROZZI di Gaetano "Giovane studente appena quindicenne, all'indomani dell'armistizio già si arruolava nella locale formazione partigiana in via di costituzione, partecipando con fede ed entusiasmo al movimento di liberazione e segnalandosi particolarmente per la sua attività informativa. Nel corso di un'azione contro forze germaniche di gran lunga superiori per forza e mezzi, si adoperava per rifornire di munizioni i compagni combattenti incitandoli alla resistenza e quindi a sua volta imbracciava il fucile infliggendo egli pure perdite all'avversario. Ferito continuava imperterrito a combattere, fino a che nuovamente colpito da una raffica chiudeva eroicamente sul campo la sua nobile vita che aveva votato interamente alla Patria ed alla Causa della Libertà".
AMERICO DI MENNO DI BUCCHIANICO "Entrato, all'armistizio, nella lotta di Liberazione
organizzava nella sua zona i primi nuclei partigiani. Divenuto comandante
di una banda partigiana, partecipava a numerose azioni, distinguendosi
per sprezzo del pericolo e capacità di comando e incoraggiando
i suo uomini con l'esempio e la parola.
VINCENZO BIANCO Ferito a morte nel combattimento del 6 ottobre, dopo aver dato tutta la sua fede e tutto il suo fervore giovanile alla causa antinazista, chiede nel momento estremo un sorso d'acqua. L'efferato odio tedesco lo stende morto a colpi di rivoltella
GIUSEPPE CASTIGLIONE Giovane ardimentoso, sente che la giovinezza non ha una sua giustificazione senza una causa che la nobiliti, e l'offre combattendo, quale figlio del popolo in nome del quale leva il libero grido di riscossa.
GIOVANNI CALABRO'
E' un profugo della generosa Calabria. Più
della vita gli sta a cuore la libertà e l'onore. Ha con sé
la moglie, compagna di peregrinaggi e di esilii. Entrambi hanno negli
occhi l'ossessionante visione delle violenze teutoniche.
ACHILLE CUONZO Sente la bellezza del sacrificio e si dona alla Patria,
col gesto di chi al dono non condiziona il cornpenso.
ADAMO GIANGIULIO
E' come tanti altri un figlio del popolo, di età
giovanissima. Ha l'ardore della giovinezza e sente, come i giovani
onesti e generosi, l'amore della Patria.
GIUSEPPE MARSILIO A quindici anni non conosce che il tepore del focolare, la poesia della scuola e il raccoglimento del Tempio donde muove comunicato nel corpo e nei pensieri, verso il sacrificio. Forse egli sa la certezza della sua morte nella lotta impari contro il nemico agguerrito, e nel cuore gli trema il pensiero dei genitori, anch' essi esposti al pericolo, non della sua giovinezza lanciata nel gioco mortale.
GUIDO ROSATO orpreso con le armi in mano viene addossato al muro
per essere fucilato. Ma egli sa bene, come gli altri commilitoni,
la causa a cui si è eletto spontaneamente.
RAFFAELE STELLA Generosa espressione del popolo lancianese, insofferente come tutti del tracotante contegno tedesco, affronta senza paura il nemico e cade combattendo nelle prime file.
Mons. PIETRO TESAURI Tesauri Mons. Pietro, Arcivescovo di Lanciano e Vescovo
di Ortona. Morto il 25 agosto 1945, stroncato dalle sofferenze fisiche
e morali patite durante la guerra nelle devastate Diocesi, rimaste
per otto mesi sulla linea del fronte.
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