PRESENTAZIONE
edizione 2003
Nel sessantesimo Anniversario della Rivolta Lancianese
l’Amministrazione comunale, che ho l’alto onore di presiedere,
ha ritenuto opportuno e doveroso riconsegnare alle stampe
questa pubblicazione, edita per la prima volta negli anni ’70,
che a tutt’oggi rappresenta un validissimo scrigno di testimonianze
dirette e di ricerche storiche intessute su quelle indimenticabili
giornate dell’ottobre 1943.
Ciò che avvenne, in quei mesi del 1943 in tutta Italia e nella
nostra terra frentana, è la sintesi di quello che oggi, dopo
decenni di sedimentazione e di dibattito, sappiamo essere stata la
Resistenza: una reazione delle coscienze alla sfida contro i valori
e la dignità dell’uomo.
Fu una reazione che si affermò in modi diversi a seconda delle
circostanze, ma fu una reazione largamente diffusa, spontanea.
Ci fu la Resistenza attiva di chi prese le armi in pugno, partigiani,
militari che seguirono l’impulso della propria coscienza; ci
fu la Resistenza silenziosa della gente, dei cittadini che aiutarono,
soccorsero feriti, fuggiaschi, combattenti, esponendosi a rischi elevati;
ci fu la Resistenza dolorosa dei detenuti e dei confinati nei campi
di prigionia, di chi si rifiutò di collaborare.
Nella nostra Città di Lanciano questi diversi modi di vivere
la
Resistenza furono presenti tutti e la gloriosa Medaglia d’Oro
di
cui i nostri predecessori furono insigniti, è e sarà
sempre qui,
giorno per giorno, quale incancellabile ricordo non solo di vicende
storiche, ma anche e soprattutto di grandi valori da tramandare alle
future generazioni.
Il ricordo, in questi casi, non deve certo significare il mantenere
vive le divisioni, ma al contrario deve sostanziarsi nel rafforzare
in noi tutti la ferma volontà che la pacificazione, che in
Italia
avvenne proprio in virtù di quegli eventi, rimanga salda e
veda
l’unità nazionale del nostro Paese rafforzata dalla memoria
di
quelle vicende, dalla lotta che venne fatta contro la dittatura, dalla
lotta che venne fatta in difesa dei fondamentali principi di libertà,
giustizia e dei diritti umani.
Per questo è importante celebrare, con solennità e in
spirito
di riconciliazione, l’anniversario del martirio dei nostri cari
Eroi
Ottobrini.
Possa il ricordo di coloro che diedero, con abnegazione e coraggio,
la loro vita per il bene della Patria, infonderci un rinnovato impegno
per la piena realizzazione degli ideali che li ispirarono.
Lanciano non li ha dimenticati, noi non li dimenticheremo. La
memoria del loro sacrificio è la fonte del nostro impegno per
la costruzione di un’Italia, di un’Europa e di un Mondo
di pace.
Il Sindaco di Lanciano
Filippo Paolini
Lanciano, ottobre 2003
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