manuale di Pittura

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Introduzione Disegno Olio Tempera Acquerello Decorazione Frammenti Didattici

A cura di

Bruno Pierozzi

 


Indice

Introduzione

Disegno

Olio

 

Tempera

 

Acquerello

Decorazione

Frammenti Didattici

 


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La vera pittura a tempera:alchimie e segreti

di Bruno Pierozzi

 

“Noi siamo la razza divina e abbiamo il potere di creare”

Julius Dedekind

 

 

 L’imprimitura - Preparazione delle tavole

 

Metodo Moderno

Le tavole di legno e il multistrato si preparano facilmente nel modo seguente. Si dà sulla superficie una mano di colla vinilica (Vinavil o simili) allungata in queste proporzioni: un cucchiaio di Vinavil per due bicchieri d’acqua. Questa colla allungata ha la funzione di isolante e va data su entrambe le facce del pannello di legno per impedire che si curvi dopo asciutto. Appena stesa su una faccia (asciuga presto) datela sull’altro e mettetela orizzontalmente su una superficie a cui non aderisca, tipo un tappetino da doccia, oppure poggiata ai quattro angoli su quattro spessori di plastica o di altro materiale che non faccia presa, in modo da tenerla sollevata da terra. Una volta ben asciutta si prepara il fondo con bianco di Medoun in polvere (carbonato di calcio) e colla vinilica. Si versano due bicchieri di bianco di Medoun in una vaschetta a cui si aggiunge un bicchiere d’acqua e due cucchiai di colla vinilica, se fosse troppo densa si aggiunge un poco di acqua. Si mescola bene il contenuto e quando risulta ben omogeneo si passa la prima mano dell’imprimitura su una faccia della tavola e poi sull’altra. Appena asciugata la prima mano, ma ancora umida, se ne passa subito una seconda, sempre su entrambe le facce. Se la tavola è spessa più di tre millimetri si dà una mano di preparazione anche sui bordi. Dopo un giorno si può procedere a lisciare la superficie con carta smeriglio fine e a ripulirla con uno straccio umido. Se trovate che la superficie sia troppo assorbente potete renderla meno assorbente nel modo seguente. Passate sulla superficie una o due mani di pittura lavabile, magari leggermente colorata (grigia, ocra o rossastra) scartavetrate leggermente e  pulite. Eseguite il disegno e fissatelo con una mano di fiele di bue o con una di latte.

Cartoni e compensati

Una preparazione semplice e veloce per i compensati e i cartoni può essere fatta in due modi: o con due mani di pittura lavabile su entrambe le facce del pannello, oppure passando due mani di buona cementite (Tassani) allungata con un poco di acquaragia o trementina. Quando la preparazione sarà ben secca si scartavetra con carta smeriglio.

 La masonite 

La masonite si prepara nel modo seguente. Si sgrassa la superficie (la faccia liscia) con un batuffolo di ovatta intinto in una mistura composta da due parti di alcool puro e una parte di ammoniaca. Quando la superficie è asciutta si passa della carta vetrata fine e quindi si prepara come si preparano le tavole e i cartoni.

 

Metodo classico

Le colle

Nel metodo tradizionale si usano prevalentemente le colle animali: colla di coniglio, colla di pesce, colla di bue, ovvero da falegname - detta anche colla cervione. E’ comunque possibile utilizzare anche la colla di caseina ricavata dagli scarti della produzione casearia di latte e formaggi. Vi è infine la colla a base di farina di grano o di segala, un tempo molto utilizzata dai pittori veneti, con la stessa colla è possibile anche preparare delle ottime tempere a colla.

La colla di coniglio è per unanime consenso la migliore perché è la più elastica. La colla di pesce - più delicata - è oggi sostituita dalla colla di gelatina, la stessa utilizzata per uso alimentare. La cosiddetta colla di bue o da falegname, prodotta con ossa animali, è più tenace ma anche più rigida delle altre due, quindi adatta in particolare per le tavole, benché avendola adoperata in piccole quantità per la preparazione di tele, non ho riscontrato, dopo molti anni, alcun danno. 

La colla di caseina va bene invece soltanto per la preparazione delle tavole, delle masoniti e dei cartoni, in quanto effettivamente troppo rigida.

La colla di coniglio e quella di bue per adoperarle devono essere prima poste a bagno in acqua per una notte. La proporzione generale è di una parte di colla per sette di acqua (un bicchierino di colla per sette di acqua); per preparare una piccola superficie potete usare la seguente proporzione: tre cucchiaini di colla in un bicchiere e mezzo di acqua.

Questa proporzione va bene sia per lo strato di colla preparatorio, usato come isolante, che per quello dell’imprimitura con il gesso. La colla, il giorno dopo averla messa a bagno, si sarà gonfiata. Prendetela e mettetela in un recipiente metallico o di ceramica posto a bagnomaria in una pentola con acqua, a fuoco dolce. Mescolate bene e vedrete che si scioglierà totalmente in pochi minuti, trasformandosi un liquido color nocciola. Si dà una mano di questa colla molto calda (ma non deve bollire), sulle due facce della tavola. Una volta ben asciugata si da una scartavetrata alla superficie, quindi si può passare la prima mano di gesso e colla.

La colla gelatina in fogli si prepara così. Si mettono tre fogli di colla in un recipiente e si versa un bicchiere d’acqua fredda. Dopo cinque minuti i fogli sono già molli e pronti per essere sciolti completamente a bagnomaria, mescolando continuamente il preparato. Potete anche comperare la gelatina alimentare in busta, che si trova facilmente dal droghiere o al supermercato, in confezioni da 11 grammi. Versate il contenuto di due pacchetti in un recipiente aggiungendo sette parti di acqua fredda. Attendete cinque minuti per farla gonfiare e poi riscaldatela a bagnomaria. Con questa colla potete dare la mano isolante di colla sul supporto che usate e poi fare l’imprimitura con il gesso. Ricordate comunque che questa colla è molto meno resistente della colla di coniglio ed è più adatta alle tele che alle tavole.

La colla di caseina si scioglie a fuoco dolce, nella proporzione di 100 grammi di colla per un litro di acqua. Sempre mescolando durante l’operazione si aggiungono un poco alla volta 25 grammi di ammoniaca e a fine operazione 50 grammi di glicerina per rendere meno rigida la colla. Prima di utilizzarla filtratela con una garza. Essendo una colla che si secca rapidamente va adoperata in tempi brevi. Il pennello dopo l’uso va ben lavato, per evitare che indurendosi la colla, diventi inservibile.

La colla di farina di grano si prepara con queste proporzioni: un cucchiaio raso di farina in un bicchiere d’acqua. Si mette la miscela in un recipiente a fuoco dolce e si mescola continuamente finché la colla è pronta. Una variante a questa ricetta può essere fatta introducendo della trementina veneta con queste proporzioni: 3 o 4 parti di colla e 1 parte di trementina veneta. Con questa colla si può fare l’imprimitura e si possono temperare i colori.  

 

Il gesso da doratore e il bianco di Medoun

Nella preparazione classica si mescola della colla con il gesso di Bologna detto anche da doratore, o anche con del bianco di Medoun. La proporzione è la seguente: due bicchieri di gesso per uno di colla calda. Con questo preparato ben caldo si fa la preparazione delle tavole e delle tele. Per le tavole si danno dalle due alle sei mani su entrambe le facciate, (così eviterete anche che i tarli possano intaccare il retro del pannello). Se volete dare una particolare consistenza all’imprimitura  delle tavole, potete aggiungere nella colla calda un cucchiaino di allume. Al composto può essere anche aggiunta una piccola quantità di pigmento bianco (bianco di zinco o di titanio) per rendere più consistente e bianca la superficie. Una variazione della precedente ricetta può essere fatta aggiungendo alla colla calda una parte di bianco di Medoun e una parte di gesso di Bologna, questo composto evita l’estrema rigidità del solo gesso e la troppa duttilità del bianco di Medoun. Volendo potete dare una leggera coloritura all’imprimitura, aggiungendo al preparato una piccola quantità di pigmento di vostro gradimento, generalmente si usa un poco di nero fumo o di ocra rossa. Se volete una superficie poco assorbente, potete passare sulla superficie della tavola o della tela, l’emulsione all’uovo con la quale dipingerete, purché sia allungata con due terzi di acqua. Ricordatevi di passare questa emulsione soltanto dopo aver eseguito il disegno e averlo fissato. Questo perché sarebbe altrimenti impossibile disegnare con il carboncino o la matita sulla superficie trattata con l’emulsione. Ricordate inoltre che l’emulsione deve essere sempre quella con la quale si dipinge e non di altro tipo.

Un altro sistema di preparazione delle tavole è quello di ricoprirle con della tela fine. Si procede nella seguente maniera. Si stende preliminarmente sulla tavola una mano di colla, sia sulla facciata che si dipinge sia sul retro e si fa asciugare bene. Quindi si taglia della tela fine di mussola in misura tale da coprire una buona porzione del retro del pannello e la si incolla. Si stende la colla sulla tela badando che non si formino pieghe o bolle d’aria, in caso vi siano bolle o pieghe alzatela e incollatela di nuovo, pigiando con il palmo delle mani affinché aderisca perfettamente. Si ripiega con cura la tela agli angoli e la si incolla accuratamente.

Va adoperato lo stesso tipo di colla, sia quando si stende la mano isolante, sia quando si incolla la tela. 

 

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