manuale di Pittura

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Introduzione Disegno Olio Tempera Acquerello Decorazione Frammenti Didattici

A cura di

Bruno Pierozzi

 


Indice

Introduzione

Disegno

Olio

 

Tempera

 

Acquerello

Decorazione

Frammenti Didattici

 


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La vera pittura a tempera:alchimie e segreti

di Bruno Pierozzi

 

“Noi siamo la razza divina e abbiamo il potere di creare”

Julius Dedekind

 

I pigmenti - ovvero - le terre

approfondimento

I pigmenti, sono anche chiamati comunemente “terre”, in quanto la maggior parte dei colori tradizionali (come quelli usati nella pittura parietale etrusca e romana) provengono da giacimenti naturali. L’alchimia prima e la chimica industriale poi, hanno aiutato l’arte con prodotti sempre più sofisticati e chimicamente puri, che hanno permesso la produzione di colori su scala industriale. Ovviamente di per sé la produzione industriale non garantisce il basso costo dei pigmenti, anzi come sappiamo alcuni colori hanno un costo molto elevato a causa della difficoltà di fabbricazione. Nonostante ciò la tecnologia viene incontro alle esigenze di chi non ha grandi possibilità economiche, attraverso la produzione di pigmenti affidabili, che imitano i colori più costosi, in tal modo anche gli studenti possono esercitarsi con profitto senza spendere troppo.

Per acquistare i pigmenti recatevi in una coloreria ben fornita, ma abbiate sempre presente le vostre concrete necessità, senza farvi tentare dalla vasta gamma di colori a disposizione. Come ci ricorda Eric Hebborn nel libro sopra citato, la tavolozza dei grandi artisti era costituita di pochi colori fondamentali. Frans Hals e Rembrandt usavano una base di soli quattro colori. 

I colori fondamentali per la tempera: La tavolozza di un artista è generalmente composta da una serie di colori fondamentali e da altri accessori, che si adoperano secondo le necessità. Vediamo quali sono i colori necessari per una tavolozza adeguata ad  affrontare qualsiasi lavoro. 

Bianco

  • Bianco di Titanio :(biossido di titanio + solfato di calcio + solfato di bario). Il bianco comunemente usato per la pittura a tempera su tela e su tavola è il bianco di titanio. La sua qualità primaria sta nel fatto che copre benissimo e può essere mescolato con tutti i colori.  Costo basso.

  • Il bianco di zinco :(ossido di zinco). Anche il bianco di zinco è ottimo per la tempera, benché abbia come particolarità quella di essere più trasparente del bianco di titanio, quindi con meno potere coprente. Non può essere mescolato con il giallo di Napoli. Costo basso.

Giallo

  • Giallo di cadmio: (solfuro di cadmio e ossido di zinco). E’ un giallo che si trova in tre tonalità: chiaro, medio e scuro. Ha un ottimo potere coprente ma non va mescolato con i colori a base di piombo, né con la terra di Siena, terra d’ombra, rosso cinabro, violetto cobalto, nero avorio (quello chiaro), verde Veronese. Costo elevato.

  • Ocra gialla:(ossido di ferro) L’ocra è una terra naturale che si trova in diverse gradazioni: gialla, dorata, avana. E’ un colore solidissimo fondamentale per i paesaggi e la figura. Non va mescolata con bleu di Prussia, cinabro, giallo di cromo. Costo basso.

  • Terra di Siena naturale: ( ossido di ferro 60% con manganese di ossido 1%). E’ un colore simile al giallo ocra ma più intenso, utile per i paesaggi e le velature. Non va mescolata con il rosso cinabro e il bleu di Prussia.  Costo basso.

Bleu

  • Bleu oltremare: (silicato d’alluminio e solfuro di sodio). E’ l’attuale sostituto dell’azzurro di Lapislazzuli, oggi introvabile, è un colore solido buono per tutti i sistemi pittorici. Non va utilizzato con le tempere in cui è presente l’aceto come conservante. Non va mescolato con giallo di cromo e giallo di Napoli. Costo basso.

  • Bleu cobalto: (alluminato di cobalto). E’ un azzurro molto solido che dà ottimi verdi nelle mescolanze con i gialli di cadmio, utilissimo nei paesaggi. Non va mescolato con colori a base di ferro. Costo elevato.

Rosso

  • Rosso di cadmio: (solfuro di cadmio). E’ un rosso molto caldo, esiste in tre gradazioni: chiaro, medio, scuro. Non va mescolato con verde Veronese, verde smeraldo, terra d’ombra e colori a base di piombo. Costo elevato.

  • Rosso Pozzuoli: (sesquiossido di ferro anidro). Detto anche: rosso inglese - rosso Ercolano - rosso di Venezia.E’ una terra rossa dal grande potere colorante, ottima per ogni genere pittorico.  Non va mescolata con giallo di cromo, né bleu di Prussia. Costo basso.

 Verde

  • Verde ossido di cromo: (sesquiossido di cromo anidro). E’ un colore stabile, di grande potere coprente, con una tonalità calda, essenziale sopratutto nei paesaggi. Non confondetelo con il verde cromo detto anche verde cinabro (miscela di Bleu di Prussia e giallo cromo) che a differenza del primo è instabile e tende a scurire e dunque da evitare. Costo basso.

  • Verde smeraldo: (sesquiossido di cromo idrato). E’ un verde trasparente, utilissimo nei paesaggi e per le velature. Non va mescolato con lacche di Garanza, gialli di cromo e cinabro. Costo medio alto.

  • Terra verde: (silicati ferrosi e ferrici di potassio, manganese e alluminio più ossidi Fe, Mg, Al, K). La più famosa è la terra verde di Verona. E’ un colore utilissimo, verde trasparente, a volte tendente più al grigio, utilizzato prevalentemente nella pittura del quattrocento come sottofondo per l’incarnato delle figure. Costo basso.

 Bruno

  • Terra di Siena bruciata: (ossido di ferro, silicati argillosi e impurità). E’ un marrone bruciato dal tono molto caldo, utilissimo nel paesaggio e nella figura. Non va mescolata con il cinabro e con il bleu di Prussia. Costo basso.

  • Terra d’ombra naturale: (ossido silicato doppio ferro 40%, ossido di manganese 15%). E’ una terra dal colore bruno verdastro utilissima nelle velature in particolare nei paesaggi e per i ritratti. Meglio usarla pura per evitare che scurisca i colori con cui è mescolata. Costo basso.

  • Terra d’ombra bruciata: (ossido silicato doppio ferro 40%, ossido di manganese 15%). E’ una terra più corposa di quella naturale, con maggiore potere coprente, ottima per ogni genere pittorico. Da usare con parsimonia nelle mescolanze, meglio a velatura. Costo basso.

  • Bruno Van Dyck: (ossido di ferro). E’ un bruno molto solido e non velenoso. Utilissimo per comporre grigi. Costo medio.

  • Bruno di Marte: (ossido di ferro precipitato). Colore di grande solidità, utilissimo nella pittura di paesaggi. Non va mescolato con i gialli di cadmio e di cromo. Costo medio.

Nero

  • Nero avorio: (carbonio 10%, fosfato di calcio 84%, carbonati di calcio 6%). Il nero cosiddetto di avorio è in realtà oggi prodotto con le ossa animali e non più con le zanne degli elefanti, forse non è puro come quello tratto dall’avorio, in compenso gli elefanti non corrono più rischi di estinzione. Ha un potere coprente molto buono, ma non va mescolato con il giallo di cadmio chiaro, né con quello di cromo. Costo basso.

  • Nero di vite: (carbone puro con piccole quantità di sali di potassio e sodio). E’ un nero che si ricava dalla bruciatura dei tralci della vite, oggi anche con altri alberi. E’ un nero più freddo come intonazione, ma stabile, di grande utilità. Costo basso.

  • Nero fumo: (99% carbone elementare + carbonio amorfo + ossigeno, idrogeno, zolfo ed impurità). Il nero fumo è prodotto con i residui della combustione di idrocarburi. E’ una materia molto fine, di grande potere coprente e ne basta pochissimo per preparare il colore. Costo medio basso

 

Colori accessori 

  • Azzurro di ftalocianina:  (pigmento di ftalocianina PB 15). In pratica sostituisce il bleu di Prussia nei colori acrilici. E’ un azzurro dal grande potere colorante, molto utile anche nella tempera, particolarmente per le velature. Costo medio.

  • Rosso Cinabro: (solfuro di mercurio). Il vero rosso Cinabro è quello proveniente dalla Cina, praticamente introvabile. Il cinabro italiano è quello estratto dalle cave del Monte Amiata, bellissimo, ma dal costo proibitivo. Il cinabro è detto anche vermiglione. Non va mescolato con le terre, ocre, verde smeraldo, verde Veronese, bleu di Prussia, bleu oltremare, giallo di zinco e giallo di cromo. Può essere sostituito con imitazioni dal prezzo più abbordabile. Costo molto elevato.

  • Lacca di Garanza: (acido alizarico o alizarina + porporina). E’ detta anche lacca di alizarina, si estrae dalle radici della pianta “Rubia tinctora” ha colore rosso trasparente leggerissimo, utile per le velature. Non va mescolato con verde smeraldo, verde Veronese, terra di Siena, terra d’ombra, ocra, e colori a base di piombo. Costo medio alto.

  • Rosso quinacridone: (pigmento quinacridone PV19). E’ un colore moderno, rosso trasparente, simile alla lacca di Garanza, utile per le velature. Anche questo pigmento è impiegato con prevalenza nei colori acrilici. Costo medio.

  • Verde di ftalocianina: (ftalocianina clorurata). E’ un verde frutto della moderna ricerca chimica, molto utilizzato per i colori acrilici. E’ un colore trasparente ma con un grande potere colorante. Può essere utilizzato in alternativa al verde smeraldo per le velature. Costo medio.

  • Verde cobalto: (ossido di cobalto e ossido di zinco). E’ in due tonalità, chiaro e scuro. Non va mescolato col giallo di zinco. E’ un verde utile per i paesaggi ma dal costo proibitivo, potete sostituirlo con il verde smeraldo. Costo molto elevato.

  • Violetto di cobalto scuro:  (fosforo cobaltoso  basico di cobalto). Violetto di cobalto chiaro (arseniato di cobalto). Colore usato sia puro che mescolato con bleu e lacche rosse. Non va mescolato con colori a base di ferro. Costo elevato.

  • Violetto di manganese: (pirofosfato mananoso ammonico - fosfato di manganese). E’ un viola solido che può essere anche mescolato con colori a base di ferro. Costo medio alto.

  • Terra di Cassel: (ossidi di ferro 1%, sostanze organiche 80%, ligniti e torba). E’ un colore utile nella pittura dei paesaggi, da usare puro. Mescolata con il bianco produce dei grigi molto caldi. Con altri colori è meglio evitare mescolanze per ridurre il pericolo di alterazioni.Costo medio.

 

Colori di cui si può fare a meno

  • Giallo di cromo: (cromato neutro di piombo). Esiste in tre gradazioni: giallo limone, giallo medio e giallo scuro. Ha un forte potere coprente ma ha il difetto di scurire a causa del piombo che contiene. Molto velenoso. Non va mescolato con il bleu oltremare. Colore da evitare. Costo basso.

  • Giallo di Napoli: (antimoniato basico di piombo). Colore con diverse gradazioni dal giallo al rosato, un tempo molto usato per l’incarnato delle figure. E’ però un colore soggetto ad alterazioni, non può essere maneggiato con spatole di ferro o acciaio in quanto diventa verdastro. Si altera se mescolato con blu oltremare, verde Veronese,  e con i colori a base di zinco, cromo, ferro e cadmio. E’ inoltre velenoso. Si ottiene un’ottima imitazione mescolando il bianco di titanio con l’ocra gialla e il giallo di cadmio. Non va mescolato con il Verde Veronese, il bleu oltremare il giallo di cromo, il giallo di cadmio, il rosso cadmio, le terre a base di ferro. Costo elevato.

  • Bleu di Prussia: (ferrocianuro ferrico). E’ un colore che mescolato insieme al bianco di titanio o di zinco da degli azzurri bellissimi. Ha però il difetto di scurire con il tempo. Va mescolato solo con i gialli di cromo per comporre i verdi, non va mescolato inoltre con le terre naturali, perché a base di ferro  e con il rosso cinabro. Molto velenoso. Colore da evitare sostituendolo con il blu di ftalocianina, molto solido e resistente. Costo basso. 

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