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AGLIO

Specie botanica: ALLIUM SATIVUM L.( Fam. Liliacee, Lilioidee, Allie). Denominazioni internazionali: Knoblauch (ted.), Garlick (ingl.), Ail (franc.)

Descrizione generale

L’Allium Sativum, è un’erba perenne, dal forte odore caratteristico, presenta un bulbo sotterraneo diviso in diversi bulbilli. Contrariamente ad altre piante, il bulbo non è una radice ma un germoglio sotterraneo. Il caule è cilindrico, alto circa 50 cm, rivestito per metà da foglie lineari, cilindriche con solchi lungitudinali. I fiori sono raccolti in una cima ombrelliforme. L’aglio sembra sia di origine asiatica, il suo progenitore selvatico (Allium Longicuspis), proviene probabilmente dal deserto di Kirgiz. Si è diffuso in tutto il mondo a seguito delle migrazioni delle tribù nomadi originarie dell’Asia centrale. Della pianta, oggi diffusamente coltivata in Europa e Nord America, ci sono arrivate testimonianze del suo uso anche in reperti archeologici risalenti a 5.000-10.000 anni fa. L’assunzione di aglio era molto diffusa tra gli operai che lavoravano nella costruzione delle piramidi. Un antico papiro (1.600 a.C.) ci racconta di una ribellione, degli operai addetti alla costruzione delle piramidi, per una scarsa razione giornaliera di aglio. La pianta era utilizzata sia perché si riteneva che avesse proprietà energetiche, che per combattere la dissenteria amebica. Gli egiziani per il loro cattivo alito, causato dal forte consumo di aglio, erano chiamati “fetidi”.

 

Composizione chimica

Le sostanze più importanti contenute nell’aglio sono: Allina (circa 0,2%), S-Metil-L-Cisteina solfossido, enzimi, proteine, (16,8% su peso secco), minerali, vitamine, amminoacidi. L’olio volatile contiene allicina ed latri composti solforati.

 

Attività farmacologiche

L’aglio è impiegato diffusamente in cucina come una comune spezia. Il bulbo contiene fino a quindici spicchi. Il principio attivo contenuto in maggior quantità è l’allicina, esso è causa dell’acuto odore che emana l’aglio. L’impieghi clinici maggiormente documentati e apprezzati sono:

- azione ipolipemizzante (capacità di diminuire la quantità di grassi ematici circolanti). L’aglio sembra essere efficace nelle dislipidemie ed in particolar modo nell’ipercolesterolemia; tale attività è stata confermata da numerosi studi scientifici e messa in relazione tra abbondante uso di aglio nella dieta mediterranea e un minor numero di casi di esiti negativi di ipercolesterolemia e cardiopatia ischemica rispetto al resto della popolazione mondiale.

- azione atiipertensiva: la capacità di diminuire la pressione sanguigna è massima quando si utilizzano prepararti a base di aglio fresco. L’effetto ipotensivo diminuisce quando gli estratti sono esposti, per lungo tempo, alla luce e all’aria. L’effetto ipotensivo sembra essere legato all’azione vasodilatratice periferica ed ad una attività diuretica.

- azione tonificante: l’aglio è stato utilizzato fin dall’antichità per i suoi effetti tonificanti. Recentemente sono stati condotti studi sulle malattie debilitanti, in particolar modo su quelle della terza età. Gli anziani sottoposti a prolungate assunzione di aglio(da tre a sei mesi), con una dose giornaliera variabile tra uno a tre spicchi, hanno manifestato un miglioramento generale del proprio stato di salute e una regressione della retinopatia arteriosclerotica.

 

Come usare l’aglio in terapia

L’aglio può essere assunto avvolto in un’ostia dopo averlo tagliato a piccoli pezzi, oppure disperso nel latte o posto sopra una piccola fetta di pane integrale. Esistono preparati farmaceutici, capsule o confetti, che contengono estratti di aglio ad alta concentrazione; queste preparazioni permettono di proteggere lo stomaco da eventuali infiammazioni e assicurano una più facile ingestione e una assenza di odore e sapore.

 

Dosi e preparazioni

Le principali preparazioni e forme farmaceutiche che possono essere utilizzate nella terapia a base di aglio sono le seguenti:

- aglio fresco, da 1 a 3 spicchi al dì per os.

- tintura madre di aglio, 20 gocce 3 volte al dì per os.

- succo d’aglio fresco, 1 cucchiaio 3 volte al dì per os.

- preparati farmaceutici, capsule o confetti; seguire le indicazioni riportate nella confezione vendita.

Notizie storiche

da: "Il Tesoro della Sanità di Castor Durante medico e cittadino romano 1679".

Qualità: è caldo e secco del quarto grado, è acuto e ha qualità medicatorie: digestiva, aperitiva e incisiva.

Scelta: il fresco è migliore, nella Quaresima si mangia nell’insalata; il secco che si conserva deve avere molti germogli.

Giovamenti: mangiato nei cibi è rimedio a tutti i veleni, per questo si chiama la Theriaca dei villani, ammazza e caccia i vermi dal corpo, provoca l’orina, e giova al morso delle vipere, è utile nella tosse e nella cattiva voce. Ai naviganti è utile perché migliora l’aria corrotta dalle puzze e diminuisce la nausea da mal di mare. Il pane condito con aglio, noci e sale è grata al palato, allo stomaco e migliora l’appetito. Eccita venere, nuoce alla virtù, al cervello, alla vista, alla testa, provoca la sete, nuoce alle donne gravide e che allattano. Offende il fegato, l’aglio appena germinato è ancora più nocivo. L’aglio cotto perde parte dei suoi effetti collaterali ma rende anche più deboli le sue virtù. La puzza di aglio viene tolta mangiando fave crude e foglie di ruta fresche.

  novembre 2005

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Le indicazioni che troverete tra queste pagine vengono fornite al solo scopo informativo e non possono sostituire la consulenza di un medico. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose. E' possibile rintracciare dei centri dove con breve attesa e pagando un ticket si può essere visitati. Anche il vostro medico di famiglia potrà esservi di aiuto.