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la fitoterapia
ginkgo biloba |
Il Ginkgo Biloba è la pianta più antica al mondo, vive in Cina, l’estratto secco è ottenuto dalle foglie essiccate. Tradizionalmente le foglie erano utilizzate come insetticidi o messe tra le pagine dei libri per evitarne l’ossidazione. Il succo ottenuto dalle foglie era utilizzato contro il mal di denti, l’acne, nelle infezioni e nei geloni. In India era adoperato come ingrediente di un elisir di lunga vita.
Proprietà farmacologiche Recenti studi hanno dimostrato le numerose proprietà terapeutiche di quest’estratto:
Dosaggi ed effetti collaterali La farmacopea tedesca raccomanda l’uso di Ginkgo Biloba titolato (titolo minimo 6% in terpeni e 24% in ginkgoflavonoidi). Il dosaggio giornaliero di estratto secco titolato dovrebbe variare da un minimo di 120mg ad un massimo di 240mg, diviso in due somministrazioni giornaliere. Se ne sconsiglia l’uso quando contemporaneamente si assumono antiaggreganti e anticoagulanti, perché ne potrebbe potenziare l’azione.
Principali prodotti in commercio e prezzi
Consiglio del farmacista Il Ginkgo Biloba ha veri effetti farmacologici. Può essere utile nelle persone anziane che non assumono antiaggreganti e anticoagulanti (ac. acetil salicilico, ticlopidina, fans...). L’estratto secco di Ginkgo Biloba può migliorare, in caso d’insufficienza cerebrovascolare, i disturbi della memoria (memoria a breve termine), lo stato di vigilanza, la cefalea e lo stato d’umore. Utilizzare questo fitoestratto nei ragazzi per migliorarne la memoria mi sembra inutile. I disturbi della memoria possono essere risolti con semplici esercizi quotidiani. La memoria come ogni nostra attività va mantenuta in costante allenamento. Un’alimentazione ricca di: olio di pesce, olio di fegato di merluzzo o salmone, può essere una soluzione migliore. Prima di assumere questi prodotti, viste le interazioni con farmaci estremamente diffusi, e bene consigliarsi con il consiglio del medico curante. febbraio 2003
Aggiornamento 20/01/2004
Risultati dello studio pilota sulla
sorveglianza delle reazioni avverse da prodotti a base di erbe medicinali Prepararti a base di ginkgo sono oggi ampiamente impiegati in una serie di condizioni che vanno dall'insufficienza venosa, alla fragilità capillare, all'asma bronchiale, alla demenza senile. Le proprietà su cui si basa l'impiego riguardano principalmente un effetto di protezione vasale, antiaggregante piastrinico e radical scavenger. I preparati di ginkgo possono pertanto dar luogo a interazioni farmacologiche con antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti, ma non sono molto comuni le reazioni allergiche o le intolleranze come quelle qui segnalate. Sono stati segnalati due casi di intolleranza (con sintomi come mal di testa, stato confusionale, edemi palpebrali, eritema al volto, diarrea) con preparati a base di ginkgo, probabilmente di origine allergica. Si tratta in realtà di casi previsti e prevedibili. Abitualmente queste reazioni sono dovute ad estratti di ginkgo non depurati da acidi ginkgolici, le sostanze responsabili di tali reazioni. le segnalazioni sono state effettuate da un farmacista e da un medico ospedaliero.
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