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LA CANNELLA

 

cannella
 

La Cannella (Cinnamomum zeylanicum o ceylanicum Breyne e Neees; Fam. Lauracee, Persoidee, Cinnamomee.- Sin. Cannella di Ceylon, Cannella Regina, Cannella Vera.- Nomi stranieri: Kurundu o curundu in cingalese; Karua Puttay in tamil.; Canellier e cannelle in francese; Cinnamon-tree in inglese; Zimmet o Zimmetbaum in tedesco) è un albero sempre verde della famiglia delle Lauracee. Le foglie sono lucenti, ovali e con nervature rosse. La pianta originale dell’India è stata successivamente coltivata in tutte le isole dell’Oceano Indiano (Sry Lanka, Seychelles, arcipelago della Sonda). Ne esistono due varietà: Cannella di Ceylon (Cinnamomum Verum) più pregiata e la Cannella della Cina (Cinnamomum Cassia) che presenta foglie più strette; la corteccia più fibrosa ha un odore meno aromatico. La qualità della droga dipende dall'età dei rami di cannella da cui è ricavata; più i rami sono giovani più la droga è stimata. La classificazione in base alla qualità è la seguente: rasse karundu o penny carundu, 1° qualità; nai kurundu, 2° qualità; cupru curundu, 3° qualità; cahette kurundu, 4° qualità; saevel kurundu, 5° qualità.

 

La droga

(Da Farmacopea Ufficiale IX Ed. droghe vegetali e preparazioni)

La droga è costituita dalla corteccia essiccata, liberata dal sughero esterno e dal parenchima sottostante, dai pollini cresciuti sui ceppi di Cinnamomum zeylanicum Nees. Titolo: deve contenere non meno di 12 ml/kg di essenza. Caratteri: odore aromatico particolare e sapore leggermente dolciastro e piccante caratteristico e delicato. La corteccia, dallo spessore di 0,2-0,8 mm, si presenta arrotolata più volte su se stessa a formare cannelli singoli o inserti gli uni negli altri, di lunghezza varia. La superficie esterna è liscia, di colore bruno giallastro, con leggere cicatrici, corrispondenti ai punti di inserimento delle fogli e delle gemme ascellari con fini striature longitudinali e simulate. La superficie interna è leggermente più scura e presenta ugualmente striature longitudinali. La frattura è breve e scagliosa.

 

Principi attivi e farmacologia.

Nella pianta di cannella sono stati trovati oltre 50 principi attivi, la composizione e la presenza delle sostanze aromatiche variano in base all’età della pianta. I principi attivi più importanti e presenti nella misura maggiore sono: aldeide cinnammica e eugenolo. L’olio essenziale è risultato avere una buona attività batteriostatica, antifunginea e antispasmodica. Tradizionalmente è utilizzata come sintomatico nei disturbi digestivi e come antiastenico. Recentemente sono stati pubblicati studi su una presunta attività antiadiabetica. Ricercatori americani del US Department of agriculture’s himan nutrition reaserch center di Beltsville (Maryland), hanno scoperto che un cucchiaino di cannella al dì e sufficiente a ridurre la quantità di zuccheri nel sangue a chi soffre di diabete. Test di laboratorio hanno stabilito che una sostanza contenuta nella cannella: MHCP (polifenolo), mimava l’azione dell’insulina. In Pakistan si è scoperto che l’assunzione di 2 g di cannella al dì, in volontari affetti da diabete di tipo 2, riduceva il livello glicemico nel sangue del 20 %. Inoltre gli stessi volontari hanno visto ridotto il livello di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e dei trigliceridi rispettivamente del 27 e 32%.


 

Notizie storiche

Col Cinnamomo nei Proverbi di Salomone la meretrice profuma il suo letto. Il dubbio è: a quale pianta oggi conosciuta corrisponda il cinnamomo degli Israeliti. Il botanico G. Nees in una lettera (1823) discute sulle possibili origini di questa pianta, se sia l’amomo di Cina o la Cassia Cinnamomo, o la Cannella Zeylanica. Nees racconta alcune leggende su questa pianta: si tramanda che grossi uccelli ci nidificavano, e i cacciatori per rubarne i nidi li allontanavano attirandoli in lontani dirupi dove avevano gettato delle giumente.

 

Dalla Farmacopea Ufficiale del Regno d’Italia, terza edizione, 1909.

Cannella, Cinnamomi cortex, Cannella del Ceylan - Cannella Regina. Corteccia del Cinnamomum Zeylanicum Breyne (Laurea Cinnamomum L.) (Fam. Lauracee), albero del Ceylan. In commercio si trova in cannelli lunghi fino ad 1 m, grossi circa cm. 1, formati da scorze spogliate delle parti esterne e ridotte quasi al solo libro, sottili sino a mm. 0,5, arrotolate le une sopra le altre. La superficie ha colore fulvo pallido, con macchie rotonde corrispondenti alle inserzioni delle foglie e delle gemme ascellari; da tali macchie partono delle vene biancastre, che contornano, e corrono lungo la scorza, anastomizzandosi ad angoli acutissimi. La faccia interna è quasi bruna; la spezzatura mostra un certo numero di fibre corte, bianche e sporgenti. Odore fortemente aromatico, sapore dolcino, aromatico, caldo. Acqua distillata – Sciroppo – Spirito di melissa composto – Tintura.


 

Prezzi correnti Di Droghe e Preparazioni medicinali, presso Filippo Brocchi Farmacista di Roma, piazza di S. Carlo al Corso, 1846.

Senza impegno. Cannella sopraffina, 1 libra 1,50 Sc.Baj.; Cannella rottami, 1 libra 0,90 Sc. Baj..

 

Da nuovo Formulario Magistrale di A. Bouchardat, sesta edizione italiana, Palermo 1877.

Alcolato di Cannella (spirito di cannella). Cannella fina 500 g. Alcool 80° c. 4000 g.. Riduci la cannella in grossa poltiglia, lasciala macerare nell’alcool per 4 giorni e distilla nel bagno maria sino a che si riduca il tutto alla quantità dell’alcool impiegato.

Tintura di Cannella. Cannella del Ceylan in grossa polvere 125 g. Alcool a 31° Cart. (80° c.) q.b. Operare per lo spostamento per tanto sinchè si saranno ottenute 5 parti in peso di liquido per una di sostanza impiegata. La Cannella è un eccitante generale molto raccomandato e spesso impiegato quante volte sia all’uopo stimolare l’organismo e particolarmente l’apparato gastrico, come nella prostrazione generale delle forze, nelle gastralgie indolenti, ecc. Questa grata sostanza può servire a mascherare l’odore di diversi medicinale nauseandi. In quanto altre sostanze che godono di qualità medicinali analoghe, mi limiterò soltanto a menzionarle. Sono esse: la Cassia lignea, la Cannella garofanata, la Noce moscata, la scorza di Winter, la Cascarilla, la Vaniglia, il Garofano, il piccolo ed il grande Cardamome, il Cardamomo, le Zedoarie, le Valanghe, le Curcume, il Calamo Aromatico, lo Zenzero, il Pimento o Pepe giammaico. I formulari stranieri sono pieni di tutti questi agenti, ma in Francia se ne fa pochissimo o nessun uso, ed io mi limiterò a notare solamente i preparati più accreditati.

Preparati di Cannella, dosi: Polvere, da 5 decigr. A 5 g; Acqua distill., da 60 a 125 g di acqua; Tisana, da 8 g. in 1000 g. di acqua; Tintura, 10 g in una pozione; Sciroppo, da 30 a 60 g in pozione. Liquore di cannella: Cannella del Ceylan 100g , acquavite ottima 1 litro. Lasciare in macerazione per 8 giorni, distilla al bagno-maria; aggiungi sciroppo di zucchero 1 litro e mesci. Così si ottiene un eccellente liquore, altra volta conosciuto sotto il nome di Liquore della signora Amphoux, utile nelle prostrazioni di forze, alla dose di 20 a 100 g.

Alcolato di Garus: Aloe succotrino, 5; mirra, 2; zafferano, 5; cannella, 20; garofano, 5; noce moscata, 10; alcool 80°, 5000; acqua di fiori d’arancio, 200. F. s.a. Aggiungendo a questo liquore zafferano, 2,5; vaniglia, 5; e sciroppo di capelvenere, 5000, si avrà l’elisir di Garus. Dose da 30 a 50 g, come tonico stimolante.

Alchermes degl’Italiani: cannella, 25 g; mace 15 g; noce moscata 4 g; garofano 4g; alcool a 33° 4000 g.; si lascia digerire per 5 giorni, distilla ed aggiungi al prodotto zucchero 6000 g; acqua 3000 g; acqua distillata di rose 2500 g..Colora il liquido con la tintura acquosa di cocciniglia alluminosa, chiarisci e filtra. Dose da 16 a 32 g, dopo pranzo, nell’atonia dello stomaco.

Polvere digestiva semplice: polvere di cannella 30 g; zuccheo 500 g; mesci, da 8 a 12 g pria di pranzo.

Polvere stimolante: zenzero 10g.; cannella 20 g.; anice 40 g.; polvere cascarilla 10 g.. Mesci e dividi in cartoline da 6 decigrammi per una. Una o due al giorno nella dispessia.

Polvere di cannella composta: cannella 60 g.; cardamomo 40 g.; zenzero 30 g.; pepe lungo 15 g.. Riduci il tutto in polvere finissima. Dose 1 g , come tonico.

Confezione di giacinto: terra sigillata 80 g.; occhi di gambero porfirizzati 80 g.; cannella 30g.; dittamo di Creta g. 10; sandalo citrino 10 g.; sandalo rosso 10 g.; mirra 10 g.. F.s.a. polvere finissima. Prendi separatamente miele 240 g; sciroppo di papavero 480 g.; si sciogli il miele a fuco lento e vi si incorpora: polvere di zafferano 10 g.. Dopo 12 ore vi si aggiungono altre polveri. Questo medicamento quantunque antico e buono e giova moltissimo nelle affezioni atoniche dell’apparato digestivo. Il Codice lo riporta sotto il nome d’elettuario di zafferano composto. Si prescrive alla dose di 5 a 10 g. in una o due prese. Qualche volta vi si aggiungono 3 o 4 gocce di laudano di Sydenham.

 

Dal Ricettario Sanese Tomo Secondo, 1777.

Cannella: corteccia di una specie di Lauro, che vegeta nell’isola di Ceylan, la quale resta incerto che sia il vero Cinnamomo degli Antichi. È dolce, ma poco acre, graditissima però, e con soave odore. È calida, cordiale, corroborante e carnitiva. Scegli la più odorosa, più aromatica, e grata al gusto.

Acqua di cannella spiritosa: cannella ottima tritata 1 libra. Poni in cucurbita di vetro, ed umetta con poco spirito di vino; aggiungi poi sopra: vino bianco generoso 3 libbre; acqua di rose 1,5 libbra; acqua comune 2 libbre. Tra la bocca del vaso, e lascia in digestione per un giorno: dipoi con moderato fuoco fanne stillare quattro libbre di liquore, il quale conserverai. Conviene nelle fredde indisposizioni di stomaco, e delle intestina, come pure nelle passioni di cuore, e nelle isteriche affezioni. Dose da 2 dramme fino ad 1 oncia.

Acqua de’ Carmini: cime di melissa fresca 4 once; scorza gialla e fresca di cedro 2 once; noce moscata 1 oncia; coriandoli 1 oncia; garofani mezza oncia; cannella mezza oncia; radici di angelica mezza oncia. Acciaccati, o tritati gli ingredienti suddetti si versi sopra ai medesimi in vaso di vetro. Spirito rettificato 2 libbre; acqua di melissa per coabazione 1 libra. Si lasci ogni cosa in digestione per tre giorni, e successivamente a Bagno Maria facciasi filtrare quasi a siccità.

Acqua antisterica del Quercetano: noci moscate 1 oncia; cannella 1 oncia; legno di aloe 1 oncia; macis 1 oncia; fiori di ramerino 2 pug. (pugni?); fiori di salvia 2 pug.; castoreo 6 dramme: radici di brionia appassite, e pestate secondo arte 1 man. (manciata?). Trita ogni cosa grossamente, e poni in orinale di vetro versando sopra sugo non depurato di matricaria e di martorella, vino bianco generoso 1,5 libbre. Lascia in digestione per tre, o quattro giorni, e fai dipoi stillare in Bagno Maria sinchè non siano uscite 3 libbre di liquore. Asterge le impurità dell’utero, e giova alle isteriche soffocazioni. Dose da 2 dramme fino a mezza oncia.

 

Dal trattato Di Christoforo 1685

Tra le droghe medicinali la Cannella è quella in cui c’è stata una grande confusione. Gli Arabi la chiamano Salihacha, & Seliacha; & anche Quersaa, & Querseen. I Chini, Darchiani. Quelli di Ceila, da dove proviene la migliore, la chiamano Cuardo & così quelli di Malaca, Caisman. In Malabar, Camiaap. I Canarini, l’Alboro Giadrea, & Cannella. In Greco ed in Latino Casia. In Costigliano Cannella. In Francia Cannelle; nell’Inglese Cinamon: In Fiammingo, Canile, & Cinamom; & in Scocia, come gli Inglesi. I Turchi alla Cannella dicono Darchini; & al suo frutto Fuchome darchini. Erroneamente i Medici & gli Speziali distinguevano tra Cassia Lignea e Cannella, essendo le due la medesima cosa. Questo errore nacque perché la droga proveniva da regioni molto lontane, che gli studiosi non potevano avere sicure notizie. La cannella era molto costosa e quindi veniva spesso falsificata. La Cassia non fu conosciuta da i Greci ne dagli Arabi, per la lontananza da i luoghi d’origine e per lo scarso commercio….. al tempo degli Imperatori Romani, si credeva che un legno di vero Cinnamomo fosse un gran tesoro, a tal punto che al tempo di Papa Paolo I se ne trovò un pezzo che fu conservato dall’Imperatore Arcadio. Si ritiene possibile che questo legno di Cinnamomo fosse arrivato da Alessandria. ….La radice è quasi senza forza & ha odor di canfora; dalle radici e dalle scorse verdi si distilla acqua molto soave, & grata al gusto dalle eccellenti virtù. Il distillato dei fiori non è molto aromatico e di scarso valore. Il distillato si usa in medicina per i dolori di stomaco & colici causati dalla stagione fredda, perché elimina i gas intestinali, stimola la minzione, leva l’alito cattivo, conforta il cuore, e lo stomaco. Giova al fegato, alla milza, al cervello, ai nervi. Giova agli affanni e alle passioni cordiali. E' utile negli avvelenamenti e nei morsi velenosi. Giova al vomito e nelle gravidanze. Dal frutto di questo albero si ricava olio medicinale per le utile nelle infermità fredde; l’olio emana un odore aromatico quando è bruciato….. la Cannella è calda e secca nel terzo ordine; applicata con le mele toglie le macchie della pelle. Bevuta è utile contro i morsi delle vipere e contro i riscaldamenti interni. Non si deve incolpare Dioscoride, per averci ingannato sull’utilizzo della Cannella, poiché ai suoi tempi questa pianta non era abbastanza conosciuta. Nel medesimo errore cadde Galeno nel primo libro degli Antidoti….quello che ho stampato è la verità.

 

Da Antidotario Romano, latino e volgare, tradotto da Ippolito Ceccarelli, Roma 1675

La Cannella, poiché non si trova il vero Cinnamomo degli antichi, la quale cannella viene dalle Indie Orientali, & è la scorza di un albero saluatico da gli Indiani nominato nella loro lingua Legno odorato, o legno dolce,  di grandezza simile all’olivo, di molti rami non torti, di foglia simile al Lauro di colore, ma di fattezza di Cedro di fiore bianco, di frutto nero, e tondo, quasi d’oliva, il quale Albero ha due scorze simili al Suvaro, ma sottili, & ogni tre anni scorticando tali Alberi buttano la prima scorza, e facendola tagliata in pezzi quadrangolari, sparsa per terra avvolgendola insieme, la quale si viene incannelando, che pare di tutti pezzi sani, & dal color del Sole li vien dato quel color rosato cineritio vinoso, dove quella, che non è stata ben custodita, diventa bianca di color ceneritio. Quella che è nera, è stata dal troppo calor del Sole alterata. Si eleggerà in canne sottili, doppia, e di scorza grossa, liscia, di color cineritio, rossigno, di buon odore, di sapore acuto, mordente, & soave.

 

Da Il Tesoro della Sanità di Castor Durante, da Gualdo, Medico, & Cittadino Romano,1629.

Cannella. Nome Lat. Cinnamomum, Ital. Cannella & Cinnamomo. Giovamenti: Usandola spesso nei cibi, conferisce sommamente allo stomaco, & alle sue frigide indigestioni, dissolvendo l’umidità, & la ventosità, rischiara la vista impedita per l’umidità, apre l’opilazioni del fegato, provoca l’orina e fa dormire, scaccia la ventosità da tutto il corpo, mitiga i dolori dei reni, conferisce alla tosse e ai catarri, modifica il petto, dissecca l’umidità della testa, fa buono il fiato, eccita il coito, conforta il, cuore, & ha la proprietà della Theriaca, & resiste alla putredine. Rimedi: si cuocia sempre schiumandolo, si mangi con frutti, o con altri cibi acetosi: non si deve usare se non nei tempi freddi per i vecchi, per i catarrosi & per i flemmatici.

 

Conclusioni

Al giorno d'oggi e con le attuali conoscenze la cannella non è più considerata una pianta ad attività prettamente medicinale. E' utilizzata soprattutto in cucina come ingrediente per dolci. Il fascino di questa droga tuttavia rimane, ne ho qui davanti a me, sulla scrivania, una stecca (cannello); essa emana un profumo gredevolissimo, è bella da vedere e da toccare. Non mi stupisco perché nell'antichità fosse ritenuta un tesoro da Imperatori, e avesse suscitato tanto interesse a tal punto che ne fossero nate leggende. Anche le sue origini ed il suo nome sono state un mistero sino alla fine del 1700. La cannella oggi la si può comprare in qualsiasi supermercato o drogheria. Conoscendo la sua storia le si può restituire tutto l'alone di mistero che merita. La cannella può essere considerata , a ragione, la regina delle droghe.

 

  settembre 2004

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