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Lavoro
Stagionale
Il
lavoro stagionale è, solitamente, un lavoro a tempo determinato che si può
svolgere in certi periodi dell'anno. LAVORO STAGIONALE Il
lavoro stagionale comprende vari settori: Agricoltura Per poter accedere a lavori in questo settore, è necessario iscriversi nelle listedella
Sezione Circoscrizionale per l'Impiego e Collocamento in Agricoltura. Chi
si iscrive nelle liste agricole della Sezione Circoscrizionale, ha la
possibilità di lavorare nei magazzini ortofrutticoli. Coloro che desiderano
adoperarsi per la raccolta nei campi, occorre che si rivolgano direttamente
ad Aziende Agricole o, meglio ancora, agli agricoltori stessi. E'
ovvio che, in base alla stagione, i vari tipi di coltivazioni si
differenziano e, quindi, anche la raccolta assume delle varianti. Il
periodo primavera-estate prevede la raccolta di fragole, pesche, pere, mele
e kiwi, mentre quando ci si avvicina all'autunno si raggiunge la stagione
della vendemmia. Per quanto riguarda la vendemmia, le opportunità di lavoro
sono di due tipi, ossia: a)
la raccolta direttamente nei campi, nei mesi di settembre e ottobre; b)
la lavorazione dell'uva nelle cantine sociali, nei mesi di settembre,
ottobre e novembre. Rientrano
nei lavori stagionali nel settore dell'Agricoltura, anche gli impieghi
presso gli zuccherifici. In questo caso, però, è opportuno informarsi e
rivolgersi direttamente alle aziende saccarifere. Guide,
Accompagnatori e Interpreti turistici E'
durante i periodi cosiddetti di "alta stagione" che c'è una
maggiore affluenza turistica. Quindi, è in momenti dell'anno come questi, e
cioè durante le vacanze o durante lo svolgimento di importanti eventi
culturali (come, ad esempio, mostre, fiere, convegni, etc.), che guide,
accompagnatori e interpreti turistici vengo maggiormente richiesti. Guide,
Accompagnatori e Interpreti turistici sono, in realtà, liberi
professionisti, quindi non tutti possono improvvisarsi come tali, poiché
non è permesso dalla legge. Per
potere possedere il cosiddetto patentino che consentirebbe di lavorare nel
campo del turismo e dell'interpretariato, è assolutamente necessario
partecipare ai concorsi banditi ogni anno dalla Provincia di Ravenna con
scadenza il 31 Luglio. Copia del bando provinciale viene affisso all'Albo
Pretorio dei Comuni della Provincia nel periodo marzo-luglio. Chiunque
volesse sostenere le prove d'idoneità ai fini del rilascio della licenza
all'esercizio delle professioni in questione, deve presentare domanda
scritta al Presidente della Provincia entro e non oltre il 31 luglio di ogni
anno ( e, comunque, sempre dopo la pubblicazione del bando per l'esame). E'
d'obbligo, anzitutto, possedere il diploma di scuola media superiore, con la
conoscenza di almeno una lingua straniera. Nella
domanda il candidato deve : ·
nome e cognome; ·
luogo e data di
nascita; ·
possesso della
cittadinanza italiana (o di altro stato della CEE); ·
godimento dei diritti
civili e politici; ·
possesso dell'idoneità
fisica. ·
la professione per la
quale intende sostenere l'esame d'idoneità e in quali località esercitarla
L'esame
per Interprete turistico consiste in una prova scritta per ciascuna lingua
straniera scelta dal candidato, ed in una prova orale sulle seguenti
materie: ·
cultura storico -
artistica; ·
cultura scientifica,
economica e materiale; ·
compiti e norme di
esercizio dell'attività professionale e nozioni generali di legislazione
turistica. L'esame
per Guida e per Accompagnatore turistico consiste nella sola prova orale, le
cui materie sono state appena descritte nel riquadro sopra esposto. Una
volta conseguito l'attestato di idoneità occorre fare domanda all'Ufficio
Commercio e Licenze del Comune di residenza, per ottenere la licenza e il
relativo tesserino di riconoscimento. La
licenza è rilasciata dal Comune di residenza. Animazione nei
Centri Ricreativi Estivi (C.R.E.) e nelle Colonie estive Chi
trova un impiego estivo pressi i C.R.E. avrà l'opportunità di svolgere
attività di educatore,
animatore e inserviente. Generalmente
si lavora assieme a bambini delle scuole materne, elementari oppure medie
inferiori. Questo
settore occupazionale è, al momento, in gran parte gestito da cooperative
sociali o da associazioni laiche e religiose. In
tal caso occorre munirsi del proprio "curriculum vitae" e
rivolgersi direttamente alle cooperative oppure alle associazioni, per
potere ottenere un colloquio e, eventualmente, una breve occupazione. Ad
ogni modo, è sempre buona regola possedere un indirizzario da consultare
per le proprie scelte; in tal caso, chi ritiene di essere sprovvisto di
indirizzi utili, non dimentichi di frequentare periodicamente il Centro
Informagiovani per tenersi aggiornato. Lavoro
stagionale al mare Sotto
questo settore rientra il lavoro stagionale presso alberghi, bar,
ristoranti, gelaterie, stabilimenti balneari e campeggi. Per
potere ottenere un lavoro estivo in qualità di commesso/a, cameriere/a,
cuoco/a, barista, pizzaiolo/a, etc. nelle località marittime (nel periodo
che va da maggio/giugno a settembre) è sempre meglio rivolgersi
direttamente agli albergatori oppure a ristoratori o informarsi presso: ·
Ufficio di
Collocamento locale; ·
Associazioni di
Categoria; ·
Centri Informagiovani.
Animazione nei
villaggi turistici Le
opportunità di trovare lavoro nel settore turistico sono diverse. La
domanda per lavorare in questo settore va fatta direttamente agli operatori
turistici inviando un "curriculum vitae" e una foto formato
tessera. Generalmente
le professioni richieste sono quelle di: ·
animatori nei
villaggi; ·
istruttori di vela; ·
istruttori di sub; ·
istruttori di
windsurf; ·
istruttori di tennis;
·
barman; ·
cuochi; ·
pasticcieri; ·
musicisti; ·
attori; ·
ballerini; ·
baby sitters; ·
infermieri. E'
quindi necessario essere conoscitori di sport e mestieri, oltre che sapere
parlare almeno una lingua straniera Distribuzione
degli elenchi telefonici Per
coloro, che hanno intenzione di distribuire gli elenchi telefonici, è
sufficiente che telefonino al 187, lasciando nome, cognome ed indirizzo. Oppure
ci si può rivolgere direttamente alle aziende che hanno in appalto tale
servizio. Ricerche di
mercato In
Italia esistono più Associazioni che si occupano di ricerche di mercato e
sondaggio di opinione. Queste società coinvolgono anche collaboratori
esterni, che ricoprono, soprattutto, il ruolo di intervistatori. In genere,
per potere fare ricerche di mercato viene richiesto un livello culturale
medio alto, quindi si dà sempre la precedenza a studenti universitari o a
laureati. Naturalmente, l'azienda stessa organizza addestramento di base per
spiegare le finalità della ricerca e le modalità dell'intervista. Per
potere accedere a questo lavoro. occorre inviare il proprio curriculum alle
seguenti agenzie: ·
ADHOC ·
AISM ·
ASM ·
ASSIRM Assistenza
fiscale Durante
il periodo della dichiarazione dei redditi è possibile trovare
un'occupazione temporanea presso le: ·
Associazioni di
categoria ·
I Sindacati ·
C.A.F. (Centri di
Assistenza Fiscale) Presso
queste associazioni si esegue ogni forma di assistenza fiscale; quindi è
necessario essere esperti in materie contabili e in informatica per potere
ottenere un'occupazione in questo settore lavorativo. Fiere Per
trovare lavoro in questo settore è utile scrivere o presentarsi
personalmente presso le cooperative o associazioni che raccolgono nominativi
di persone da impegnare in occasione di fiere, allestite in diverse città
della regione. E' meglio comunque spedire sempre un curriculum vitae
contenente i seguenti dati: ·
Dati anagrafici. ·
Conoscenze
linguistiche. ·
Conoscenze
informatiche. ·
Titolo di studio. ·
Caratteristiche
personali (taglia degli abiti, delle scarpe, altezza, colore dei capelli e
degli occhi). ·
Foto formato tessera.
·
Foto della figura
intera. Come
entrare in Italia per lavoro stagionale? Un
lavoratore straniero può entrare in Italia con un visto d’ingresso per
lavoro stagionale ottenuto tramite richiesta nominativa di autorizzazione al
lavoro, presentata da un datore
di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia o dalle
associazioni di categoria per conto dei loro associati. È previsto infatti
che le commissioni regionali per l’impiego possano stipulare con le
organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, con le
regioni e con gli enti locali apposite convenzioni per favorire l’accesso
di lavoratori stranieri ai posti di lavoro stagionali individuati. Il
lavoratore potrebbe anche essere selezionato previa iscrizione ad apposite
liste a cui attinge l’Ufficio Periferico del Ministero del lavoro qualora
il datore di lavoro faccia richiesta di assumere un lavoratore straniero
ancora residente all'estero di cui però non abbia conoscenza diretta. Tempi necessari per il rilascio dell'autorizzazione e di validità L’ufficio
periferico del Ministero del Lavoro competente per territorio a cui si
presentata la domanda di autorizzazione al lavoro, dopo aver eseguito le
verifiche del caso, rilascia l’autorizzazione nel rispetto del diritto
di precedenza (diritto che si acquisisce rispetto agli altri cittadini
del proprio paese che non abbiano mai fatto regolare ingresso in Italia in
precedenza, qualora si sia rientrati nel paese d'origine allo scadere del
precedente permesso di soggiorno per lavoro stagionale), entro
e non oltre 15 giorni dal ricevimento della richiesta del datore di lavoro.
L’autorizzazione
al lavoro stagionale può avere la validità minima di 20 giorni e massima di 6 mesi,
o di 9 nei settori che richiedono
tale estensione (turismo), corrispondente alla durata del lavoro stagionale
richiesto, anche con riferimento a gruppi di lavori di più breve periodo da
svolgersi presso diversi datori di lavoro.
Possibilità di conversione del permesso I
lavoratori stranieri che hanno fatto rientro nello stato di provenienza alla
scadenza del permesso di soggiorno rilasciato l’anno precedente per lavoro
stagionale, i quali sono autorizzati a tornare in Italia per un ulteriore
periodo di lavoro stagionale, ed ai quali sia offerto un contratto di lavoro
subordinato a tempo determinato o indeterminato, nei limiti delle quote
stabilite nei decreti annuali sui flussi, possono richiedere alla Questura,
il rilascio del permesso di soggiorno corrispondente. Se sussistono i
requisiti e le condizioni previste il permesso di soggiorno è
rilasciato entro 20 giorni dalla presentazione della domanda. Il
contratto del lavoro Una
volta concluso il contratto tra il datore di lavoro e il lavoratore, si
instaura un rapporto dal quale scaturiscono diritti e doveri reciproci. I
doveri del lavoratore sono. -
prestare la propria attività, sia fisica sia intellettuale, con la
diligenza richiesta dalla natura del lavoro; -
osservare le direttive e le disposizioni dei superiori; -
non svolgere attività di concorrenza; I
diritti del lavoratore sono di carattere patrimoniale, personale e sociale. Diritti
di carattere patrimoniale: -
diritto alla retribuzione; -
diritto al trattamento di fine rapporto; -
Indennità e premi di produzione; Diritti
di carattere personale: -
diritto all’integrità fisica e alla salute; -
il riposo settimanale coincidente con la domenica e il periodo di
ferie annuale; -
diritto di essere adibito alle mansioni per le quali è assunto, -
la conservazione del posto di lavoro in caso di malattia o
infortunio, o per lo svolgimento del servizio militare e, per la donna,
l’assenza per gravidanza; -
la libertà di espressione; Diritti
di carattere sindacale: -
diritto di sciopero; -
diritto alla libertà di organizzazione e di attività sindacale. I
doveri del datore di lavoro. I
doveri del datore di lavoro sono: -
pagare la retribuzione; -
mantenere il posto di lavoro nei casi stabiliti dalla legge; -
mantenere un ambiente di lavoro idoneo alla salute del lavoratore; -
rispettare la libertà, la dignità e la riservatezza del lavoratore. I
diritti del lavoratore. I
diritti del lavoratore sono: -
il controllo dell’attività lavorativa del lavoratore; -
il potere di disporre lo svolgimento dell’attività lavorativa e di
pretendere l’esatto adempimento. -
La
tutela delle donne e dei minori Il lavoro
femminile
Il
lavoro femminile è oggi tutelato da varie leggi . L’art.
37 stabilisce il principio di parità tra lavoratori e lavoratrici e
introduce il principio della tutela della lavoratrice madre. Nel
1963 fu introdotta la prima legge sul tema parità umo-donna. Questa
legge stabiliva che: -
il datore di lavoro non può rifiutarsi di assumere una donna
adducendo come motivo la sua situazione di coniugata o il suo stato di
gravidanza; -
il datore di lavoro non può licenziare una donna per gravidanza o
matrimonio; -
alla donna compete la stessa retribuzione dell’uomo a parità di
attività lavorativa -
il divieto del lavoro notturno per le donne in gravidanza e per
quelle i cui figli non abbiano compiuto un anno. In
seguito a una direttiva Cee sulla parità, è stata emanata la legge
903/1977 che vieta qualsiasi discriminazione riguardo al sesso, pertanto la
donna può accedere al lavoro in qualunque settore e a qualsiasi livello
gerarchico. Una
particolare tutela spetta comunque alla lavoratrice madre. Infatti l’art.
2110 c.c. afferma che durante il periodo della gravidanza e puerperio, la
donna ha il diritto alla conservazione del posto di lavoro e alla
retribuzione e, inoltre, ha diritto a un periodo di astensione facoltativa
di sei mesi entro il primo anno di vita del bambino per motivi inerenti alla
maternità, e anche a congedi straordinari per malattia del bambino, entro i
primi tre anni di vita. Per
il principio stabilito dalla legge 903/1977 anche il padre, in alternativa
alla madre, ha il diritto all’astensione facoltativa. Un’altra
legge importante è la legge 125/1991, la quale vuole favorire
l’occupazione femminile e tende a rimuovere gli ostacoli che ancora
esistono alla piena attuazione della parità uomo-donna. L’ultima
legge emanata a favore delle donne lavoratrici è la legge 21571992 che
promuove l’occupazione femminile prevedendo finanziamenti a favore
dell’imprenditoria femminile. L’assistenza
e la previdenza sociale La
distinzione tra assistenza e previdenza sociale può essere così chiarita: -
l’assistenza cerca di sopperire
a necessità attuali della persona che si trovi in uno stato di
bisogno; -
la previdenza è volta a sopperire alle necessità future della
persona derivanti da vecchiaia, infortunio inabilità al lavoro e così via. L’assistenza
si realizza attraverso l’erogazione di beni e servizi, forniti dallo Stato
o da altri enti pubblici, a soggetti che si trovino in particolare stato di
bisogno. Tali erogazioni sono numerose e di diversa natura. Ad
esempio: -
l’erogazione di pensioni sociali a chi ha superato i 65 anni e non
dispone di redditi superiori al minimo stabilito dalla legge; -
l’assistenza domiciliare agli anziani; -
l’assistenza ai minori; -
Il presalario corrisposto agli studenti universitari che si trovino
in condizioni economiche favorevoli. La
previdenza si realizza attraverso il sistema delle assicurazioni sociali
obbligatorie gestite soprattutto dall’INPS (istituto nazionale della
previdenza sociale) istituito nel 1933, e dall’INAIL (Istituto nazionale
per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro) istituito nello stesso
anno. L’INPS
gestisce soprattutto l’assicurazione obbligatoria contro la vecchia e
l’invalidità. Esso pertanto, eroga: -
la pensione di vecchiaia ai lavoratori che hanno raggiunto l’età
anagrafica o gli anni di servizi massimi previsti dalla legge; -
la pensione di anzianità ai lavoratori, che pur nei limiti posti
dalla legge, non hanno ancora raggiunto la massima anzianità di servizio; -
la pensione per in superstiti, detta anche di reversibilità, in
favore del coniuge o dei figli minori del lavoratore deceduto; -
la pensione di inabilità a favore delle persone che si trovino nella
impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di una
infermità fisica o mentale; -
l’assegno per invalidità derivante da causa diversa
dall’infortunio sul lavoro o dalla malattia professionale, a favore dei
soggetti che si trovino nelle condizioni previste dalla legge. L’INAIL
gestisce l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le altre
malattie professionali. Si tratta di un’assicurazione obbligatoria per
tutti i lavoratori occupati nell’industria. In particolare l’Istituto
eroga le seguenti prestazioni: -
in caso di morte del lavoratore corrisponde una rendita ai familiari
che ne hanno diritto; -
in caso di inabilità temporanea assoluta corrisponde al lavoro
un’indennità giornaliera per tutta la durata dell’inabilità e un
rimborso per le spese mediche sostenute; -
in caso di invalidità superiore al 10% corrisponde al lavoratore una
rendita proporzionale all’invalidità contratta. L’INAIL
inoltre, gestisce l’assicurazione contro le malattie professionali,
obbligatoria solo per i lavori indicati dalla legge come, ad esempio, il
lavoro in miniera. Infortuni
sul lavoro Nel
1997, secondo l archivio dell’INAIL, sono stati 29.191 i cittadini nati
all estero colpiti da infortuni sul lavoro con una inabilità temporanea di
almeno tre giorni, con una maggiore concentrazione nelle industrie
metallifere, meccaniche e di trasformazione. La gravità media dei casi
riguardanti questi lavoratori è inferiore a quella riscontrata tra gli
italiani, probabilmente perché i lavoratori dichiarati rappresentano solo
una élite e anche perché molti di loro, specialmente nelle piccole realtà
aziendali, sono soggetti a pressione
affinché non denunciano gli
infortuni. |
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