index   | |       info

HOME

CONTRATTI DI LAVORO

Il contratto di lavoro a tempo indeterminato

Il contratto di lavoro a tempo determinato


NUOVE FORME DI CONTRATTO

Contratto di lavoro interinale

il lavoro part-time

lavoro stagionale

il telelavoro


FORMAZIONE LAVORO

Apprendistato

Il contratto di formazione lavoro (C.F.L.)

Piani di Inserimento Professionali

tirocinio

stages


INCENTIVI PER L' OCCUPAZIONE GIOVANILE

Lavori di pubblica utilità Generalità e approfondimenti procedure  campo e condizioni di applicazione

Domanda di sussidio per lavori di pubblica utilità


TELELAVORO

 

Conosciuto nei paesi di lingua inglese come telework o, nella sua versione americana, telecommute, il telelavoro va inteso come un modo di lavorare usando le tecnologie informatiche e telematiche, in cui il lavoro è eseguito indipendentemente dall’ubicazione, in particolare da un posto diverso dall’ufficio tradizionale o dall’azienda.

 

wTelelavoro vuol dire avere la possibilità di svolgere la propria attività nel luogo e nel tempo più consono ed opportuno, prevedendo comunque momenti aggregativi che evitino il rischio dell'isolamento.

wTelelavoro non è informatica; essa è sicuramente un elemento di aiuto tuttavia non essenziale per ogni mansione.

wTelelavoro non significa anarchia quanto piuttosto lavorare in modo autonomo e con piena consapevolezza dell'obiettivo da raggiungere.

 

 

Premessa: dal lavoro industriale al lavoro post-industriale

L’organizzazione del lavoro attuale trovò il suo assetto circa un secolo fa, grazie ai due ingegneri americani Taylor e Ford, che introdussero la catena di montaggio, con tutto ciò che ne è conseguito: separazione del tempo e del luogo di lavoro dalla casa, rigidità degli orari, concentrazione dei lavoratori all’interno di un’unità produttiva.

Nella società attuale, in cui la materia prima è costituita da informazioni elaborate tramite computer e trasferibili ovunque in tempo reale, è del tutto superfluo recarsi quotidianamente in ufficio per fare quello che si potrebbe fare a casa o in altri luoghi.

Sarebbe infatti possibile per la maggioranza dei lavoratori evitare spostamenti faticosi e stressanti, convivenze forzate con i loro capi e colleghi, semplicemente trasferendo a casa le pratiche da sbrigare o servendosi delle tecnologie dell’informazione che consentono di lavorare nel luogo preferito, mantenendosi in stretto contatto con l’azienda.

 

Il telelavoro è la più flessibile modalità organizzativa, resa più efficiente dai moderni mezzi di comunicazione. Esso rappresenta una pratica alternativa del modo di progettare, organizzare e svolgere il lavoro, incentrata sulla possibilità di tradurre i vincoli della distanza in opportunità imprenditoriali, organizzative, di miglioramento della qualità della vita.

 

 

Modalità e forme di telelavoro

Sotto il profilo giuridico, a seconda se sia o meno regolato e dal tipo di contratto che lo regola, il telelavoro può essere di tipo:

·       formale;

·       autonomo;

·       dipendente.

Dal punto di vista della durata di svolgimento, il telelavoro può configurarsi come modalità di lavoro:

·       permanente;

·       non permanente;

·       occasionale.

Di seguito sono riportare le principali tipologie organizzative del telelavoro. Si tratta di modalità non sempre alternative le une alle altre ma che, al contrario, spesso convivono. Infatti, le forme che più si stanno sviluppando e che sembrano destinate a prevalere nei prossimi anni sono rappresentate da un mix di telelavoro svolto a domicilio e in azienda .

 

Le tipologie organizzative più diffuse sono:

·       l’ufficio satellite. Un’impresa può delocalizzare parte delle proprie attività in aree geograficamente distanti dalla sede centrale per rispondere ad esigenze strategiche (nuovi mercati), gestionali (riduzione dei costi), operative (struttura più diffusa e capillare);

·       la teleimpresa. Un’organizzazione può offrire a distanza prodotti e servizi utilizzando le tecnologie dell’informazione. In questo modo la produzione e la fornitura vengono realizzate per clienti localizzati a distanza, tramite reti di comunicazione.

·       il lavoro mobile. In questo caso non esiste un luogo fisso di lavoro, ma tanti luoghi quante sono le sedi in cui è possibile svolgere determinate attività. Gli addetti possono comunicare con la sede centrale dal luogo di svolgimento dell’attività (sede dei clienti) o da altri luoghi (abitazione, albergo,ecc.);

·       il centro di lavoro comunitario o telecentro. Si tratta di una struttura di lavoro fornita di un’ampia gamma di tecnologie per la comunicazione a distanza, con una serie di servizi qualificati di assistenza e di supporto agli utenti. La struttura e i servizi vengono messi a disposizione di più utilizzatori: impiegati appartenenti ad imprese diverse, lavoratori autonomi, professionisti, piccoli imprenditori;

·       i centri di quartiere. I centri comunitari possono essere localizzati in zone di residenza, sia per ridurre i costi e i tempi di spostamento nei tragitti casa-lavoro-casa, sia per conciliare alcune esigenze individuali con quelle della vita di lavoro (come nel caso della cura dei figli);

·        il telelavoro a domicilio. Si tratta di una soluzione che realizza una nuova ricomposizione tra momenti e luoghi deputati alle diverse attività della vita quotidiana. Può essere realizzato sia da lavoratori dipendenti per un’azienda, sia da lavoratori autonomi per più clienti.

 

ATTIVITA’ TELELAVORABILI

 

Sono telelavorabili tutti quei lavori che consistono nel ricevere, elaborare, smistare, informazioni.

Le principali figure professionali che possono svolgere attività telelavorabili devono avere:

1.     AUTONOMIA

2.     BASSO BISOGNO DI UNA CONTINUA COMUNICAZIONE CON GLI ALTRI

3.     PROGRAMMABILITA’ DEL LAVORO

4.     FACILITA’ DI CONTROLLO E VALUTAZIONE DEI RISULTATI (OPPURE NON NECESSITA’ DEL CONTROLLO STESSO)

 

Alcuni esempi:

• Addetti all’amministrazione/gestione

• Addetti al telemarketing

• Analisti di sistemi informatici

• Informatori scientifici

• Programmatori software

 

 

Vantaggi e svantaggi del telelavoro

Il telelavoro comporta vantaggi diretti e opportunità per tutti, fra cui i principali possono tradursi:

 

1.     per le aziende

• efficienza (maggiore produttività e flessibilità)

• possibilità di risparmiare sulle spese fisse di mantenimento generale dell’ufficio e sulle spese di trasporto

 

2.     per i lavoratori

• migliore qualità della vita (progresso in termini di libertà personale e di capacità decisionale)

• armonizzazione del lavoro e della vita familiare (possibilità di spostare il lavoro nel tempo e nello spazio creando una serie di alternative flessibili)

• riduzione dello stress degli spostamenti e risparmio del tempo normalmente necessario per recarsi al lavoro

 

3.     per la società

• benefici ambientali (soluzione ai problemi di traffico intenso e di inquinamento)

• integrazione di gruppi svantaggiati (disabili, donne con figli piccoli e coloro che vivono in posti lontani e poco collegati)

• diffusione delle nuove tecnologie e delle competenze per utilizzarle

• contributo allo sviluppo economico di regioni lontane

• sviluppo locale di zone geografiche che altrimenti avrebbero scarsa rilevanza

 

Le problematiche principalmente individuate da considerare e tenere sotto controllo possono essere così riassunte:

  1. per i lavoratori

• minore visibilità e carriera

• isolamento

• riduzione della vita relazionale esterna

• minore guida e aiuto nel lavoro

 

  1. per l’azienda

• difficoltà nella gestione dei lavoratori distanti

• riorganizzazione dei processi aziendali

• conflittualità con i capi intermedi

 

 

Contrattare il telelavoro

Nonostante la carenza di regolamentazione sul telelavoro, chi vuole conoscere in modo più dettagliato i disegni di legge relativi a questo argomento può consultare i testi del decreto del Presidente della Repubblica del 25/02/1999 o il testo unificato proposto dal Senato della Repubblica il 21/01/1999.

 

DIRITTI E DOVERI

I diritti e doveri dei telelavoratori sono desumibili dalla contrattazione e dalla legislazione cui essa fa riferimento.

 

MALATTIA

Quando un telelavoratore, sia esso dipendente pubblico o privato, si ammala o si infortuna, non potendo garantire il risultato lavorativo, deve dichiarare lo stato di malattia attraverso la consueta prassi aziendale.

 

MATERNITA’

Per la telelavoratrice dipendente

La tutela vigente per la telelavoratrice dipendente si estende ovviamente alla telelavoratrice dipendente, che può usufruire della protezione legislativa in caso di gravidanza.

 

 

 

 

Per la telelavoratrice parasubordinata (fondo 10%)

Dal 1° gennaio 1998 alle prestazioni previste per gli iscritti al Fondo sono state aggiunte l’assegno di parto e l’assegno di aborto per le lavoratrici appartenenti al Fondo, nonché l’assegno per il nucleo familiare.

 

ASPETTI PREVIDENZIALI

Il telelavoro non costituisce una categoria di lavoro particolare, per cui, ai fini previdenziali valgono le stesse regole vigenti per i prestatori d’opera tradizionale. I telelavoratori sono pertanto assoggettabili a forme obbligatorie di assicurazione già esistenti per le diverse aree di lavoro.

 

Aree di lavoro

· l’area di lavoro subordinato o dipendente, a tempo pieno o parziale, indeterminato o determinato;

· l’area del lavoro parasubordinato, con i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;

· l’area del lavoro autonomo, intesa in questo caso come rapporto di collaborazione saltuaria o come esercizio di una professione tesa alla fornitura di un servizio.

 

L’attuale sistema pensionistico italiano, se da un lato non incentiva direttamente l’imprenditoria autonoma e le nuove forme flessibili di lavoro e di prestazione d’opera, sicuramente le rende meno penalizzanti e maggiormente protette rispetto ai benefici che conservano ancora tutti coloro che sono soggetti a forme di lavoro dipendente.

Una modalità di prestazione d’opera quale il telelavoro potrebbe essere interessante anche per coloro che, pur percependo una regolare pensione, svolgono ancora un’attività autonoma o dipendente che permetta loro di uscire gradualmente dal mondo del lavoro, mettendo al servizio dell’azienda la propria professionalità senza la necessità di recarsi quotidianamente in ufficio. Esistono tuttavia delle regole precise che disciplinano il cumulo tra pensione e redditi di lavoro autonomo e dipendente.

 

 

Le prospettive per il futuro

Il telelavoro nei paesi europei ed in particolare nel nostro non ha finora a  \vuto lo sviluppo che ci si poteva attendere in considerazione della versatilità e alternatività delle soluzioni che offre. Esso, però, è un fenomeno in continua crescita:

w in Europa ammontano a oltre 9.000.000 i telelavoratori di vario genere (pari al 6% della forza lavoro europea);

w in Italia si stimano 720.000 telelavoratori (il 3,6% della popolazione attiva).

 

Affinché siano ottimizzati i benefici che apporta al benessere economico e sociale dell’Europa, il telelavoro deve essere proiettato nel futuro. La Commissione Europea svolge un ruolo da protagonista in questo processo, con il supporto e la cooperazione di altri attori importanti, come le parti sociali, i governi nazionali, i datori di lavoro e l’industria.

Obiettivo della Commissione Europea è migliorare le condizioni di base per lo sviluppo del telelavoro. In futuro il telelavoro e il lavoro flessibile saranno organizzati in modo da diventare più accessibili, meno costosi e adatti a più persone; la tecnologia disponibile e il suo costo in continuo calo rappresentano un altro fattore di stimolo per un’ulteriore espansione del telelavoro.

Sotto l’impulso delle tecnologie, l’intero sistema produttivo dovrà trasformarsi nella direzione di una maggiore flessibilità e le cosiddette “autostrade informatiche” costituiranno il mezzo attraverso il quale si attuerà la rivoluzione informatica, che cambierà il modo di vivere, di lavorare, di interagire delle persone e della società nel suo complesso. Con la nascita di una rete di trasmissione più capace e veloce di quella attuale potranno svilupparsi, accanto ai servizi tradizionali, anche servizi innovativi (apprendimento a distanza, telemedicina, teleshopping, videoconferenza, …). Solo uno sviluppo competitivo del sistema scolastico potrà consentire un’adeguata crescita professionale e preparare alla flessibilità in tutti i campi.

 


I LAVORI SOCIALMENTE UTILI (LSU)


PRIVACY INFORMATICA DEI DATI PERSONALI, TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI, HOME BANKING


LEGGI PER IL SOSTEGNO DI INIZIATIVE IMPRENDITORIALI


Tuttogratis.it

Link

Ig Students

Ig Cinema

Osservatorio per l'imprenditorialità femminile

www.b4u.org

SkillPass

Pregiohotel

Euroimpresa

www.dreambay.it

opportunitalia

Il marchio e tutti gli altri marchi e logotipi
appartengono ai legittimi proprietari

WEB DESIGNER    FRANCESCO ISOLANI