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-NUOVA ARCHITETTURA
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SEGNALAZIONI-

SVIZZERA
Mario Botta

Pensilina TPL 2001-2002
Lugano



CINA
Ellerbe Becket,

Guangdong Olympic Stadium
Guangzou







ILCOMMENTO DI ARCHITETTURA AMICA

ELOGIO DELLA PENSILINA

Prescindiamo dalle dimensioni e concediamoci qualche libertà.
Con un certo disprezzo del senso comune si può dire che, sia per la pensilina TPL di Lugano che per la gigantesca copertura del cinese Guangdong Olympic Stadium, si può parlare di pensiline.

Che ci si accontenti di chiamarle pensiline o che si riesca a trovare un termine più adatto, questi particolari tipi di architetture possiedono una caratteristica speciale tutta loro. Sono le uniche architetture che dall'"esterno" si possono vedere dal basso. Non solo. Addirittura sono le architetture che hanno nella vista dal di sotto il proprio eccezionale punto di forza estetico. Jørn Utzon chiamava la copertura della Sydney Opera House la quinta facciata. In effetti, così dicendo, svelò una nuova dimensione per l'architettura. Un'importante passo avanti, verosimilmente indispensabile per consentire di concepire opere successive come il Guggenheim di Gehry.

La pensilina, -genere di architettura minore, forse perché non ha interno o il suo "interno" senza pareti non racchiude nulla- aggiunge, dopo la quinta di Utzon, una nuova facciata: la sesta, la sua facciata principale, la facciata "dal sotto". Che non è un soffitto, perché non deve fare i conti con nessuna parete. La pensilina, ha come modello più antico forse un albero o forse una sporgenza di roccia. E' un poco portico e un poco cornicione, loggiato o tenda tesa fra tre aste con tre funi -o solo sostenuta con due aste e fissata a terra con dei sassi-, è ombra di tettoia e riparo di balcone. Ma che nasca da un ombrello o dal pronao di un tempio dorico si racconta solo se la si sa guardare a naso in su. E in fondo ha qualcosa da dire solo se si è saputa pensarla "a naso in su". A naso in su, come a guardare le nuvole, le ali di farfalla o di gabbiano. A naso in su come quando s’immagina qualcosa più in alto di noi, senza peso, che galleggia nell'aria. O, che in fondo appartiene o sembra appartenere al cielo.


AFC 02/05/02

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Pagina creata il 02-05-2002.