I VANGELI

illustrati da

ODO TINTERI

                    TESTO IN GENOVESE

 di

Antonio Canepa

 Piladedizioni

 

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Natività da "I Vangeli"

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Natività: studio per il Battistero di Palau

 

E con piacere che accolgo l’invito dell'artista Odo Tinteri ad accompagnare con a/cune paro/e di introduzione questo suo volume dove, alle immagini del Vangelo tanto espressivamente raffigurate, ha voluto porre come didascalia  una  traduzione  del  racconto sacro  in dialetto genovese.

Per secoli, se non per quasi  duemila anni, l’arte  sacra  é stata  il “ Libro" dei poveri, la "Bibbia" di coloro  che, per tante ragioni, erano esclusi dalla  possibilita' di accostarsi alla lettura diretta della  Sacra  Scrittura. Le figure dell'arte hanno cos ì parlato ai cuori ed alla mente di tante generazioni di semplici ed umili cristiani a cui era preclusa la comprensione del/a parola scritta tanto del volgare quanto, ancor più, del latino liturgico. I'eloquente bellezza dell’arte ha permesso loro di sentire vicina, accanto a loro, comprensibile la parola viva di Dio.

Secoli e generazioni di popolo cristiano, almeno da noi in Italia, hanno pensato queste immagini con le parole del dialetto, hanno pregato in dialetto,, hanno rivolto a Dio le loro suppliche materiali e spirituali con le parole umili, povere di un linguaggio. che non é neanche degno del nome di lingua ma che, per secoli, è stato l’unico mezzo di comunicazione profonda degli uomini tra loro e di ognuno di loro con Dio.

C'on le parole del dialetto le madri hanno insegnato l'amore ai figli, i morenti si so no affidati al/e marni di Dio, gli uomini hanno chiesto aiuto per la loro vita dura e faticosa. E se oggi il dialetto muore sulla terra,, esso continua ad essere parlato nel cielo. I nostri vecchi, riuniti in Patria,, proseguono la loro reciproca conunicazione nel dialetto della loro carne e del loro sangue; con queste parole intrecciano il loro quotidiano dialogo d'amore col Padre; con il loro dialetto chiedono aiuto per chi, sulla terra, nelle loro terre, deve ancora compiere il proprio pellegrinaggio terreno.

Perché ciò che passa nel tempo resta nell'eternità.

E così questo vangelo in dialetto si pone in questa prospettiva tra cielo e terra, tra passato, presente ed eterno.

Molti a Lourdes furono scandal'izzati che la “Signora." parlasse in dialetto e desse dei "lei' ad una povera ignorante. Ma Dio non disprezza mai,, lui che è. Parola,le parole, specie se umili, dei suoi figli.

 

 Alberto Tanasini.

                                                                                                                                                  Vescovo ausiliare di Genova


31 marzo 1996,1 dicembre 1996 due date importanti per la chiesa di San Donato, la prima ricorda l’esposizione de “I Vangeli illustrati” di Odo Tinteri, la seconda la pubblicazione di questo libro nel quale quei disegni sono riportati accanto al relativo testo del Vangelo tradotto in genovese da Antonio Canepa.

Quest’opera accompagna una svolta decisiva della Chiesa di San Donato nei confronti di tutta Genova: ultimati i lavori di ristrutturazione e di ripristino delle opere d’arte, diventa un punto di riferimento artistico e culturale per la città. Anche la comunità parrocchiale riceve un incremento notevole in questo momento nel quale inizia il suo cammino di preparazione al grande giubileo del 2000.

Questo libro ci aiuta, riportando visivamente alcuni momenti della vita di Gesù interpretati da un artista di oggi che li fa rivivere con un linguaggio attuale, il testo in genovese è omaggio alla nostra tradizione che dobbiamo conservare come radice comune e punto di partenza per accogliere tutte le culture dentro le quali siamo chiamati a vivere e ad esprimere i valori eterni del Vangelo.

Intendo rivolgere un grazie di cuore all’amico Odo che ha voluto scegliere la sua chiesa genovese per iniziare la presentazione di questa sua opera.

                                                                                                                                                                                                                                                         Don Carlo

                                                                                                                      Parroco di San Donato


  Tema fondamentale quello dei Vangeli specialmente in un momento in cui la riscoperta dei valori veri, del mistero della vita è tornata dominante.

Trascorsi gli anni rampanti,aggressivi,quasi superficiali eccoci a riflettere e ad interrogarci sulla spiritualità .

Questo è ciò che sempre di più emerge dalle pagine dei giornali e da un’ “editoria religiosa” che si va sempre più diffondendo.

Ricerca spirituale, quindi, per reinventare il mondo: proprio su questa strada si incammina il libro dei Vangeli, operazione editoriale che intende essere un reverente commento illustrativo del sacro testo grazie alle grafiche di Odo Tinteri,artista di fama internazionale.

I Vangeli sono un testo universale per eccellenza ma l’editore ha pensato in maniera forse un po’ audacema, non per questo irriverente, di proporli in genovese avvalendosi della magistrale traduzione del poeta Antonio Canepa, per farceli sentire nel linguaggio che per molti di noi è il più familiare e il più vissuto.

Sì, perché l’interesse e la curiosità di questo libro sono suscitati anche dal dialetto genovese. Da questo nostro dialetto, che come tutti i dialetti, è stato per anno trascurato ed ora torna prepotentemente alla ribalta

.

                                                                                                                                                                                                                                                L’Editore


 

La narrazione della vita di Gesù suscita fòrti sensazionì, sia per chi ,vi attinge e ne rafforza la fede, sia per chi ne riceve ricchezza di sentimenti  e le misteriose e gùiste  suggestioni.

La parola della buona novella.  si offre con proprietà  al concorso di espressioni conp!ementari, e tra queste: le immagini, e le differenti parlate della gente. Odo Tinteri, con l'impegno cointvolgente da lui stesso ricordato, ha tratto dalla sua sensibilità artistica le immagini dei fatti narratied ha voluto abbinare ai suoi disegni le diverse lingue comprese le parlate locali, che nascono e crescono con noi, negli anni dell'infanzia, trasmesseci con le prime nozioni della vita. La narrazione in genovese é dovuta alla bravura di Antonio Canepa, che alla conoscenza del dialetto  e della poesia ha dedicato gran parte della sua vita.

Ne sono lieto e mi compiaccio, come Presidente della "A Compagna" e dell’Associazione Liguri nel Mondo, certo che quest'opera piacerà ai nostri soci per il loro attaccamento alle tradizioni di Genova e della Liguria, e la ideale vicinanza  alla loro terra lontana.

 

Giuseppino Roberto

 

 


 

Nel 1963, nella mia prima personale a Genova ho esposto opere riguardanti la vita e la figura di Cristo.  Questo tema mi coinvolgeva molto. Ricordo che il mio sogno di giovane pittore, era di poter eseguire, un giorno, una grande Via Crucis per una Chiesa.  Il tempo, le situazioni della vita e del lavoro mi hanno allontanato da quelle ispirazioni, anche se ogni tanto qualche piccolo segno di quel mondo di pensiero ritornava alla mente. Nel '95, una grande passione mi ha inchiodato al tavolo di lavoro per dar sfogo ad una ridda di immagini e sensazioni che erano allo stesso tempo una somma di dubbi e di incertezze.  Il fascino del racconto del Vangelo ha provocato il coraggio di mettermi alla prova. Devo confessare che è un lavoro coinvolgente, ma impegnativo; sono pochi i suggerimenti che aiutano, nonostante i circa duemila anni di Storia passati su questi testi. Un centinaio di disegni e qualche cartone, sono la testimonianza che il tempo dell'impegno non è passato impunito.  Spero che questi fogli che ora intendo mostrare, possano suggerire la lettura delle pagine dei libri cui mi sono ispirato.  Da parte mia è sempre più vivo il desiderio di poter capire attraverso queste scritture il mistero dell'animo umano e di raccontarlo con i segni ed i colori che riuscirò a provocare.

                                                                                                                                                                                                                                                                Odo Tinteri

Annunciazione Natività Magi
Fuga Strage Gesù fra i dottori
Giovanni Battista Il battesimo di Gesù Salomé
Gesù tentato dal demonio Le nozze di Cana Gesù e la Samaritana
Gesù nella Sinagoga La predica sul lago La pesca miracolosa
La tempesta sedata Gesù predica alla folla Gesù guarisce gli ammalati
Il discorso della montagna Il pentimento della Maddalena Gesù resuscita la figlia di Giairo
Gesù libera il muto dal demonio Le spighe del sabato Gesù cammina sulle acque
La moltiplicazione dei pani La trasfigurazione Gesù guarisce l'epilettico
Il buon samaritano Il buon samaritano alla locanda Marta e Maria
Il ritorno del figliol prodigo Il figliol prodigo ricevuto dal padre Lazzaro e il ricco epulone
L'adultera Il cieco guarito Il fariseo e il pubblicano
Gesù e i bambini La resurrezione di Lazzaro Gesù entra a Gerusalemme
Gesù scaccia i mercanti dal tempio Il tributo a Cesare L'obolo della vedova
La lavanda dei piedi L'ultima cena Gesù al monte degli ulivi
Gesù al Getsemani Il bacio di Giuda L'arresto di Gesù
Gesù di fronte a Caifa Pietro rinnega Gesù Gesù di fronte a Pilato
La corona di spine Gesù schernito Gesù esposto alla folla
Il Cireneo porta la croce Gesù cade sotto la croce La crocifissione
La tunica a sorte Le tenebre prima della morte La morte di Gesù
La discesa dalla croce La deposizione Cristo compianto
La sepoltura di Gesù La Resurrezione L'angelo e le sante donne
Gesù e i discepoli di Emmaus L'ascensione  
     

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La sacra famiglia: studio per il Battistero di Palau


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