Si tratta di una delle opere del passato di maggior pregio artistico e archittetonico della Senorbì dell'ottocento. Non poche sono le bibliografie che ne fanno menzione. Era eretto nella zona dell'attuale via Brigata Sassari all'altezza del circolo Carlo Sanna. Anticamente doveva senz'altro servire da ingresso ad una casa nobiliare del centro. Non a caso nella parte superiore del portale era raffigurato lo stemma di famiglia. Non erano rari infatti i casi in cui in questo periodo (siamo in pieno '500) la nobiltà usava fregiarsi di un proprio simbolo o stemma. L'attuale via Brigata Sassari ovviamente non era altro che uno stradello che conduceva all'interno del cortile di una tipica casa nobiliare, dotata di un ampia area divisa in sezioni. Si trovava sulla destra della Chiesa
e fu abbattuto per permettere, con la costruzione
della ferrovia avvenuta negli ultimi anni del 1800, il libero accesso alla stazione.
Non poche furono le resistenze dei senorbiesi che
si opposero con veemenza alla realizzazione del
progetto. Nonostante ciò, per la realizzazione
dell'attuale via Brigata Sassari, fu sacrificato e
demolito, privando i cittadini di un'opera del passato di indubbio valore.
Allo stato attuale si è parlato di far rivivere almeno per un breve periodo il vecchio portale con una ricostruzione lignea nell'ambito di manifestazioni storico-culturali. Purtroppo per ora è rimasta lettera morta.
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