Quando Paolo pensa a questo progetto-progettare, due volte lo riferisce a sé, le
altre volte a Dio. Quando appunto parliamo di un progetto di Dio espresso con il
sostantivo e con il verbo che abbiamo appena indicato, siamo abbastanza
aderenti al testo paolino.
Non ci occupiamo adesso del progetto di Paolo, ma cosa significa questo
progettare da parte di Dio? Per rispondere alla domanda dobbiamo considerare
come in Paolo si è formata l'idea che Dio ha un progetto e che Dio progetta.
Paolo presenta un senso acuto di Dio, e questo si può vedere di più nella lettura
delle sue lettere, infatti quando ne parla non riesce mai ad essere freddo o
indifferente, si riscalda sempre: il tema “Dio” provoca una forte e irresistibile
risonanza di Dio, un grande entusiasmo verso Dio.
In Paolo c'è stata
un'esperienza personale di Dio nell'ambiente giudaico di tendenza farisaica, che
diverge da quella forma ipocrita che troviamo condannata nel Vangelo o in
alcune lettere di Paolo, dove si parla della degenerazione del fariseismo; invece
il fariseismo di cui parla Paolo è un movimento in cui si cerca di attualizzare il
massimo possibile la Legge, il fariseo è il “separato” dalla massa per fare le
cose religiose più in profondità.
Paolo appartiene a quella corrente farisaica e viene educato secondo questa
tendenza del giudaismo impe-gnato del tempo e non frammisto di ellenismo.
Egli poteva frequentare, seppur nell'ambiente ellenistico di Tarso, la sinagoga e
fare tutte le preghiere che un ebreo di quel tempo compiva, come lo šema Israel recitato tre volte al giorno.
Questa educazione personale di Paolo avuta fin dalla
sua prima giovinezza ha avuto una forte risonanza su di lui; anche l'esperienza
di Gerusalemme ha aperto molto gli orizzonti di Paolo.
Come carattere Paolo
era particolarmente sensibile alla dimensione umana, quindi anche le cerimonie
dell'acqua, della luce tutto ciò che si faceva nel tempio era per lui importante.
Ciò è dimostrato dal fatto che anche quando la liturgia del tempio sarà superata
e il tempio non avrà più quell'impor-tanza avuta nell'Antico Testamento, Paolo
rimarrà affezionato al tempio, al punto da essere catturato nel tempio e portato
a Cesarea.
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