I festeggiamenti per la Beata Vergine del Carmelo
Anche quest’anno, come avviene ininterrottamente da secoli (258anni) Mesagne ed i mesagnesi si sono stretti intorno alla loro Protettrice, la Beata Vergine del Carmelo, per osannarla e ringraziarla nel ricordo del 20 febbraio 1743, quando la Sua intercessione salvò la cittadina da un catastrofico terremoto che imperversò in gran parte del Salento.
Lo scorso 10 febbraio con apposita processione e dopo il solenne rito della consegna delle chiavi della città alla Vergine da parte del Sindaco, il sacro simulacro è stato trasferito dal Santuario del Carmine, la casa della Madonna, alla Chiesa Matrice per la tradizionale novena in preparazione della festa.
Anche quest’anno la chiesa Madre è stata meta di continuo pellegrinaggio da parte dei mesagnesi sempre più devoti nei confronti della Patrona della città.
Ogni sera, a turno, le diverse comunità parrocchiali hanno animato gli incontri di preghiera, di comunione ed i vari riti religiosi. Tra questi ricordiamo la giornata dedicata agli ammalati e la veglia di preghiera dei giovani.
Hanno celebrato le messe, di volta in volta, oltre a tutti i parroci cittadini, l’Arcivescovo Rocco Talucci, il vicario Elio Antelmi ed l’ex Vescovo Settimio Todisco.
La sera del 20 febbraio, all’imbrunire, solenne processione per le strade della città vecchia “l’antica terra”, e ritorno nel Santuario del Carmine, in un bagno di folla che ha accompagnato la Beata Vergine tra le note festose della Banda cittadina.
Discorso conclusivo e benedizione dell’arciprete don Angelo Argentiero e finale pirotecnico grazie ai fuochi d’artificio organizzato dal Comitato Feste Patronali.
(a.p.)
La
Madonna del Carmine nelle Chiesa Madre
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