PROBLEMI
CON I RIFIUTI URBANI
Il
periodo estivo il servizio entra in crisi
Sono già iniziati i primi disagi nelle zone residenziali di Mesagne a causa
dei rifiuti, tanti e maleodoranti, lasciati fuori dai cassonetti per alcuni
giorni, prima di essere raccolti dagli addetti. Una situazione che si è
maggiormente aggravata a causa della scarsa disponibilità di cassonetti a
disposizione dell’utenza.
E, mentre alcuni ignoti individui scaricano nelle prime ore pomeridiane
materiali di risulta nei cassonetti collocati nelle aree rurali della città
provocando problemi di igiene, l’assessore all’Ecologia Giuseppe Indolfi
conferma l’attuale difficoltà logistica nella raccolta dei rifiuti ed
assicura che dalla prossima settimana saranno operativi più uomini e mezzi
sul territorio comunale che dovrebbero normalizzare l’attuale impasse
denunciato dai cittadini.
Resta ferma, tuttavia, l’azione di contrasto avviata dai vigili urbani verso
coloro che, abusivamente, scaricano rifiuti, provenienti dalle
ristrutturazioni edili, sia nei cassonetti sia sul territorio.
«Domenica scorsa ho monitorato la situazione urbana e rurale costatando l’esistenza
del problema della carenza dei cassonetti», spiega l’assessore Indolfi:
«Per questo motivo, già dai primi giorni della prossima settimana, saranno
collocati in città 65 nuovi cassonetti che andranno a sostituire ed integrare
quelli rotti, mentre nelle zone rurali ne saranno ubicati altri 50. Sempre
nella prossima settimana l’organico degli operatori ecologici sarà
rinforzato fino ad ottobre con alcuni Lsu, oltre a 4 operai selezionati dalle
liste dell’ufficio di collocamento. Nel frattempo è bene che i cittadini
rispettino la nuova ordinanza per il deposito della spazzatura nei cassonetti
che è dalle ore 20 alle ore 6. Avvieremo una prima fase di sensibilizzazione
per passare a reprimere gli eventuali abusi».
SARANNO
RIFATTE LE VILLETTE A S.ANTONIO
Ancora poche settimane di attesa e poi anche il popoloso quartiere mesagnese
di Sant’Antonio sarà riqualificato. Così, dopo aver rifatto gli spazi
antistanti il sagrato dell’omonima chiesa adesso l’Ufficio tecnico
comunale, con il suo dirigente capo l’ingegnere Rosa Bianca Morleo, ha
redatto un progetto esecutivo di restyling della zona ridisegnando i vetusti
giardinetti, collocati davanti agli stabili di residenza popolare costruiti,
alcuni lustri addietro, dall’Istituto autonomo case popolari.
Il costo complessivo dei lavori, a base d’asta, è di 150 mila euro mentre
il 27 giugno è previsto il conferimento dell’incarico alla ditta che avrà
vinto la relativa gara di appalto.
Una riqualificazione urbana che dovrebbe porre fine anche agli atti di
vandalismo che più volte hanno avuto come teatro dei raid, perpetrati da
ignoti individui, proprio l’area urbana in questione.
E negli ultimi anni nei giardinetti è stata posata, su di un apposito
piedistallo, dai parrocchiani una statua votiva raffigurante San Pio da
Pietrelcina con tre panche dove, durante il giorno, diversi fedeli si
raccolgono in preghiera.
«Il progetto di ristrutturazione delle due villette attigue riqualificherà l’intero
quartiere» spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Carmine Fabrizio
Dipietrangelo, il quale dice: «Tenendo presente la particolare attenzione
posta ai rioni periferici della città preciso che nella
ristrutturazione non sarà abbattuta nessuna delle essenze vegetali esistente,
se non quelle malate. Inoltre, in una delle due villette sarà realizzato un
impianto sportivo polifunzionale in cui i ragazzi del quartiere potranno
svolgere attività agonistica di basket, volley e tennis. Anche la zona di
preghiera, in cui vi è la statua di san Pio, sarà sistemata con il dovuto
decoro e riservatezza in modo tale da rendere possibile la celebrazione della
messa grazie ad una serie di panche collocate in una particolare posizione
spaziale. Le due villette saranno dotate di parchi gioco per i piccoli e di
una serie di caratteristici vialetti di accesso. Tutta l’area avrà una
nuova illuminazione che, oltre ad essere più funzionale dell’attuale,
eliminerà le attuali zone d’ombra. Infine sarà, per gli anziani del
quartiere, un polmone verde in cui rifugiarsi per sfuggire al caldo afoso dell’estate
e al traffico cittadino».