Sea Stories > Studiare il mare> la baia degli squali> studio preliminare

Il maschio lascia tracce ben evidenti dell'accoppiamento: per poter fecondare la femmina deve infatti poterla trattenere. Così l'azzanna sul corpo, lasciandole l'impronta dei suoi denti.
Lo studio preliminare effettuato lo scorso anno ha permesso di verificare in una baia turca la presenza stagionale di almeno cinquanta squali plumbei (Carcharhinus plumbeus, una specie di squalo grigio) di entrambi i sessi.
PER SAPERNE DI PIU'
- scheda riassuntiva
- risultati preliminari
- il diario 2002
- progetto 2003
- opportunità sponsor
- lo squalo plumbeo
- l'equipe
- squali in Mediterraneo
- il diario 2003
La presenza di femmine gravide e di altre che portano sul corpo inequivocabili segni d'accoppiamento indica che questa baia è una zona di riproduzione, l'unica conosciuta di questa specie in tutto il Mediterraneo e una delle poche nel resto del mondo. La baia turca non ha poi eguali per le condizioni ambientali, che rendono possibile osservare gli animali direttamente nel loro ambiente naturale.
Quattordici giorni di immersioni in apnea nella baia hanno consentito nel 2002 all'équipe di raccogliere una gran quantità di osservazioni, dati, fotografie e riprese subacquee.
Il corpo più importante della campagna è stato il censimento fotografico degli squali: basandosi su tagli, cicatrici o macchie a volte minuscoli che caratterizzano ciascun esemplare, il team è riuscito a catalogare ben cinquanta squali diversi cui è stato dato il nome di Bottondoro, Scarface, pinna mozza. Le riprese, sia foto che video, sono risultate fondamentali sia per il lavoro di censimento che per registrare il comportamento.
La spedizione è nata sotto l'egida di Osservatorio Mediterraneo, una campagna d'avvistamento di squali, cetacei, tartarughe e foche monache ideata da Eleonora de Sabata che da sei anni raccoglie gli avvistamenti particolari di subacquei, diportisti e pescatori sportivi e li inoltra ai ricercatori impegnati nello studio delle diverse specie. Il lavoro sugli squali turchi è il quarto lavoro scientifico nato grazie a questa collaborazione.
L'équipe tornerà in Turchia in maggio per confermare la presenza stagionale degli squali, continuare il lavoro di censimento e tentare la marcatura satellitare che consentirà di seguire passo dopo passo gli spostamenti degli squali nelle loro migrazioni.

 HOME
 CONOSCERE IL MARE
  - le BioImmersioni
  - corsi per bimbi
  - dove e quando
  STUDIARE IL MARE
 l'attività di ricerca
osservatoriomediterraneo
 la baia degli squali
 delfini in mar rosso
 congresso EEA
 RACCONTARE IL MARE
storie del mare - archivio
 news oceani - archivio
giro del mondo in 80 imm.
 mediterranea
 i problemi del mare
  MOSTRE ED EVENTI
 IN LIBRERIA
  EdeS
  LINK & FRIENDS
  MAILING LIST
  ULTIME NOVITA'