Sea stories > studiare il mare > la baia degli squali > diario di bordo dalla Turchia


PER SAPERNE DI PIU'
- scheda riassuntiva
- risultati preliminari
- il diario 2002
- progetto 2003
- opportunità sponsor
- lo squalo plumbeo
- l'equipe
- squali in Mediterraneo
- il diario 2003

Il team si è ripresentato a maggio all'appuntamento annuale con gli squali, nella prima delle spedizioni programmate per il 2003. L'obiettivo primario è di identificare i singoli animali attraverso l'osservazione e le riprese foto e video. Ecco il "diario di bordo" .

Scaricate una piccola clip del filmato cliccando sulla foto qui accanto, pesa 800K. Buona visione!

16-5: gli squali ci sono!
17-5: l'eta degli squali
18-5: "boccastorta"
19-5: troppa gente
20-5: maschio o femmina?
21-5: un mare "tropicale"
22-5: chi la fa l'aspetti
23-5: un piccoletto!
24-5: non mangiano
25-5: i tag satellitari
28-5: squali a Reggio Emilia
il commento di simona
31-5 eureka!!


Roma, 14 maggio 2003, h.23
Ci siamo. I bagagli sono quasi pronti, macchine fotografiche, pellicole, pinne, maschera e boccaglio (Mares, naturalmente)... Domani si parte! L'équipe purtroppo si è dimezzata, Milena aspetta un bimbo e Gigia non ha potuto liberarsi dal suo lavoro, così saremo solo Simona ed io a goderci lo spettacolo degli squali a zonzo per la baia. Dopodomani mattina, non vedo l'ora!

Purtroppo partiamo senza l'ARO che ci aveva fornito il nostro sponsor Tecnoprene: nella baia è pribito immergersi con le bombole e non sono ancora arrivati i permessi ufficiali dal governo turco.

Spero davvero di poter aggiornare con una certa regolarità questo diario di bordo per raccontarvi (quasi) in presa diretta cosa succede nella baia. Come al solito sarà il povero Roberto Pachì di Blackfishtek (un ricco sito di subacquea, andate a darci un'occhiata) a doversi sobbarcare il lavoro di mettere in linea le pagine, non appena avrò trovato un internet café per mandargli il materiale. Vedremo cosa succederà. Al più tardi il 26, al nostro rientro, avrete tutto in linea. A presto!

La Baia degli Squali, Turchia, 16 maggio, h15.15 locali
Devo dire la verità - dopo i primi venti minuti ho cominciato a temere. Che l'acqua molto più calda rispetto allo scorso anno avesse indotto gli squali ad anticipare la stagione e che fossero già sulla via del ritorno (verso dove??). E invece... gli squali - anzi, le "squale" - sono ancora qui!
La primissima sensazione è che siano meno numerose dello scorso anno; sono tutte femmine, belle grosse per giunta. Una, poveretta, ha sulla pinna pettorale sinistra una brutta ferita che prosegue anche lungo il corpo. Non mi pare di aver rivisto alcun esemplare catalogato lo scorso anno, ma siamo da poco uscite dall'acqua e non abbiamo ancora registrato disegni, foto e riprese di oggi. La speranza è di riuscire a rivedere - e fotografare o filmare - uno degli animali ripresi lo scorso anno; il secondo obiettivo è di fotografare un maschio. Ora vi lascio, andiamo in "città" per acquistare provviste, antizanzare e... lenzuola: il posto dove siamo accampate è decisamente spartano!
A proposito: siamo state sommerse dai vostri messaggi di incitamento, di auguri e buona fortuna. Grazie a tutti, la vostra partecipazione ci fa davvero piacere! E ancora grazie a Roberto Pachì di Blackfishtek per l'aiuto tecnico nel mettere in linea questa pagina.
Scaricando la posta all'internet point riceviamo da Hemlut Debelius, grande fotografo e autore di numerosi libri sul mare e proprietario della agenzia fotografica IKAN un messaggio allarmante: secondo un fotografo tedesco che è stato qui la settimana scorsa, gran parte degli squali della baia sarebbe stato catturato. Simona ed io siamo perplesse. E' vero che ne abbiamo viste meno dello scorso anno ma questo può essere dovuto a molte cose. E poi: questo fotografo parla di reti: per prenderli in questo modo bisognerebbe calarle proprio attaccate agli scogli. Abbiamo in effetti visto un brandello di rete ma ci pare un po' "leggerina" (ha una maglia di 2 cm) per degli squali. Boh? Abbiamo chiesto maggiori informazioni, vi faremo sapere.

17 maggio

Come si stabilisce l'età di uno squalo? Contando gli anelli di accrescimento nelle vertebre che periodicamente si aggiungono con la crescita. Esattamente come per gli alberi.

Gli squali sono molto nervosi. E' fine settimana, qui c'è un gran giro di persone e soprattutto due barche continuano a gironzolare attaccate alla roccia nella speranza di vedere gli squali da fuori dall'acqua. Non contenti, si buttano con le bombole, anche se qui è proibito. Non hanno speranza: con quel motore acceso, le bolle d'aria e il nuoto scomposto da sub maldestri gli squali si tengono lontani - ma anche da noi, purtroppo. Tempo dieci minuti - sufficienti a creare un gran scompiglio - non vedono nulla e se ne vanno.
Insomma, a mare è stata una giornata un po' così. A terra invece ho seguito una interessantissima lezione personale di Simona, che mi mostrava le presentazioni dei corsi sulla biologia degli squali che tiene regolarmente sia all'Acquario di Milano che per l'associazione Uno Squalo per Amico.
Davvero fantastico! La cosa che mi ha colpito di più? Le tappe della vita di questi squali, così simili alle nostre. Il C. plumbeus raggiunge infatti la maturità sessuale come i nostri ragazzi, tra i 13 e i 16 anni. La gestazione è persino più lunga, va dai 9 ai 12 mesi. E la vita media... a noi va un po' meglio perché la loro è stimata sui 35 anni; ma è una stima e in realtà potrebbe essere di molto superiore.

18 maggio, bocca storta
Tremate, tremate, le streghe son tornate. I tipi della barca di ieri sono di nuovo nella baia. Con barca, bombole e... pastura. Li incrociamo mentre con gran confusione cercano di tenere a fondo la cesta che contiene pesci morti e cervella di chissà quali animali. Sono in tre, armati di telecamera, sorridono, son gentili, si informano di chi siamo e cosa facciamo. Muoio dalla voglia di ricordargli che qui le bombole sono off-limits ma siamo ospiti nel loro paese e non sta certo a me ricordargli le loro leggi. Tanto più che sono sicura che le bombole sono solo d'impiccio: gli squali son talmente schivi da evitare le ombre, figurarsi le bolle dei subacquei. La mia vendetta è guardarli sbiancare quando butto lì un "in teoria le femmine non mangiano, quando aspettano i piccoli". A dirvi la verità ci hanno fatto un bel favore nel confermarcelo: gli animali hanno completamente ignorato il banchetto - ed evitato i sub.
Le "ragazze" (ancora niente maschi) hanno avuto veramente una giornataccia, altri snorkellisti si sono susseguiti lungo la costa per tutta la mattinata.
Ma c'è una grande novità: oggi ho visto una femmina con la bocca deforme! Ho giocato a rimpiattino con lei per quasi due ore nel tentativo di fotografarle il muso (ovviamente ha vinto lei). Sia lo scorso anno che due anni fa ho fotografato una femmina con la mandibola storta; il punto di vista diverso impedisce però di stabilire se sia lo stesso animale. Giudicate voi:

"bocca storta" del 2001 "bocca storta" del 2002 "bocca storta" del 2003

E così anche quest'anno una "bocca storta" nella baia. La tentazione è di dire che è lo stesso animale, ma dobbiamo averne la prova. Certo però che è ben strano che ci siano tanti animali deformi! Simona dice che fra tutte le verdesche che le son passate fra le mani (e son tante, visto che lei è specializzata proprio su di loro) ne ha vista solo una con la mandibola storta. Se riuscissi a fotografarla; se dalle foto risultasse essere una di queste due sopra (e magari sempre la stessa) sarebbe davvero un colpo clamoroso, la prova definitiva che questi squali tornano anno dopo anno in questo stesso posto. Se.

19 maggio, lunedì
Alle otto di mattina, mentre stiamo per entrare in acqua, si presentano 8 macchine di snorkellisti. Oggi, scopriamo, è festa nazionale. Gli squali non gradiscono le attenzioni di un così gran numero di persone e dopo poco cominciano a girare lontano. I due subacquei di ieri sono venuti a trovarci; sono appassionati di squali preoccupati della pubblicità che questo posto ha avuto con la pubblicazione di un serivizio su un giornale sub locale. Loro ci dicono che il governo turco ha "declassato" molte aree finora chiuse alle immersioni con le bombole; altri sostengono invece che il divieto è ancora valido. Chiederemo lumi in ambasciata al nostro ritorno, ma per oggi c'è veramente poco che si possa fare.

20 maggio, martedì

Come riconoscere il sesso degli squali? Il maschio ha gli organi sessuali esterni, due, ben evidenti.

La notizia degli squali pescati continua fastidiosamente a ritornare da persone diverse. Tutte hanno però una fonte comune: il fotografo tedesco. Ha parlato anche con Yalim, proprietario di un diving centre locale, di barche da pesca nella baia e della presenza di persone con un fucile subacqueo. Yalim è preoccupato e va a parlare con le autorità. Simona ed io siamo perplesse: dubitiamo che squali di questa taglia possano essere pescati con le reti; e col fucile, poi... al limite riuscirebbero a tirarne su uno, ma gli altri scapperebbero immediatamente. Tornando ai nostri squali, si conferma la nostra prima impressione: sono un po' di meno rispetto allo scorso anno e non si vede ancora alcun maschio. La stagione forse è partita prima, vista la temperatura dell'acqua abbastanza elevata (23°, dice il mio Apneist) e magari i maschi sono già venuti e già ripartiti. Oppure devono ancora entrare? Vedremo nei prossimi giorni.

21 maggio - un mare... tropicale!

il pesce coniglio, un pesce migrato dal Mar Rosso che si è ben ambientato nella baia.

In questa baia abbiamo davvero sotto gli occhi come sta cambiando il Mediterraneo. Dopo le onnipresenti castagnole, i pesci più numerosi sono i pesci coniglio (Siganus sp.). Sono pesci tropicali, i loro progenitori sono arrivati qui dal Mar Rosso attraverso il canale di Suez. Si sono ambientati bene in questa parte del Mediterraneo, dove l'acqua è calda e i predatori e i concorrenti son pochi. Nella baia hanno "preso il posto" delle salpe e li vedi tutto il giorno brucare le alghe dagli scogli. Ma non sono i soli. Oggi due grandi sorprese: un timidissimo pesce flauto e un gigantesco pesce balestra.

il pesce pappagallo è invece presente da sempre in Mediterraneo

Quest'ultimo è scappato appena ci ha visto,

ma il primo siamo riusciti a fotografarlo... anche se lui non è stato per nulla contento di tutta la nostra curiosità.

E' un tema davvero affascinante, questo del Mediterraneo che cambia. Il gruppo di ricerca di Simona all'Icram ha un programma di ricerca chiamato ALIEN dedicato proprio alle specie che sono arrivate in Mediterraneo da altri mari; da sole o introdotte dall'uomo. Sono molti gli abitanti di questa baia che potrebbero sembrare tropicali ma i barracuda, i pesci pappagallo e i piccoli pesci balestra che si nascondono fra le rocce vicino la spiaggia sono mediterranei D.O.C.

22 maggio, giovedì. Chi la fa, l'aspetti.

Quando sono incinte le femmine non mangiano, uno stratagemma della natura che fa sì che gli squali non vanifichino un anno di gestazione cibandosi dei piccoli (loro, o quelli degli altri) subito dopo il parto. Questo c'è scritto sui testi sacri della biologia degli squali. Peccato però che le "nostre" non sappiano leggere. Stasera infatti un team di videoperatori turchi ci ha mostrato delle immagini per noi sconvolgenti: le nostre squale che mangiavano, anzi divoravano una quantità di sarde preparate per loro sul fondo. Siamo senza parole. Che sia la stessa baia è fuori di dubbio, che siano le "nostre" pure. Andiamo a letto sconcertate, ma il filmato è chiaro: femmine, e ci è parso anche pancione, che mangiavano. E in che modo! Abbandonati i modi tranquilli e rilassati ai quali siamo abituate, nella migliore tradizione dello "shark-feeding" gli squali erano nervosi, scattanti, velocissimi nel nuoto, rapidi nella inversione di rotta per tornare sulla preda, determinati e precisissimi nell'arrivare in velocità, afferrare la preda sul fondo e ripartire di scatto. L'unica consolazione è che il banchetto pare sia avvenuto a metà giugno: magari le femmine avevano partorito e per questo avevano così tanta fame? Mah.

23 maggio, venerdì: una piccoletta nella baia!
In vent'anni di visite nella baia, il cameraman turco non ha mai visto un piccolo. Oggi è il suo turno ad essere smentito. Il primo squalo che vediamo oggi è un piccoletto!! Decisamente più piccolo di tutti gli altri, poco più di un metro forse. Mi perdonaranno i biologi un'annotazione poco ortodossa, ma ha davvero la "faccia da cucciolo". E' piccola (perché è femmina anche lei) e bella cicciona, un po' come fosse una femmina incinta ma in formato ridotto. Dopo il primo passaggio non la vedremo più, ma quanti nuovi pensieri che ci ha messo in testa! Avevamo cominciato a pensare (credere è una parola grossa, in questo momento non abbiamo alcuna certezza su nulla) che la baia fosse "solo" un luogo di accoppiamento e non di parto; ed ecco qui che si presenta un piccoletto. Non è certamente appena nato ma altrettanto certamente non è adulto. E allora che ci fa nella baia???

24 maggio, sabato: gli squali non mangiano (meno male!)

Forse forse gli squali sanno leggere. Oggi la troupe turca ha cominciato a pasturare ma gli squali non si sono visti. Hanno apparecchiato sul fondo un banchetto di sarde e sgombri, posizionato delle telecamere fisse e si sono ritirati sugli scogli (e noi con loro) a guardare dal monitor che cosa succedeva. Assolutamente nulla. In tre ore di osservazione gli squali non solo non hanno mangiato, ma hanno accuratamente evitato la zona di pastura. Beh, se anche ci hanno "tradito" in video - e in che modo clamoroso! - quest'anno le ragazze sembrano confermare che "squala incinta non mangia". E però... nella baia ci sono anche delle femmine non incinte: perché loro non mangiano? Certo che siamo proprio incontentabili: prima ci "dispiacciamo" perché mangiano, e oggi perché non mangiano! Ci ha raggiunte Raymond, amico e appassionato supporter della nostra ricerca, che è un po' disorientato ma molto divertito dalla quantità di punti interrogativi che circondano questa baia e questi animali.

25 maggio, domenica: dove vanno gli squali, quando abbandonano la baia?

I tag satellitari registrano la posizione dell'animale. Dopo un anno salgono in superficie trasmettono tutti i dati via email passando attraverso il satellite.

Anche oggi le nostre squalette non ci deludono e disdegano il banchetto approntato per loro. La cosa buffa è che le telecamere di fatto dividono in due la scogliera e gli squali si concentrano nel tratto subito prima e subito dopo di loro. Simona ed io abbiamo quindi la possibilità di osservarli con tutta calma, mentre i videoperatori non riescono a vederne nemmeno uno.
E' il nostro ultimo giorno di lavoro. Domani partiremo e fra qualche settimana o mese, ancora non sappiamo, partiranno anche loro. Ma dove vanno gli squali una volta lasciata la baia? Che se ne vadano è abbastanza probabile: tutte le persone con cui poarliamo ci confermano la loro partenza al più tardi verso luglio o agosto e comunque in tutto il mondo questa è una specie migratrice (in America è stato ripescato uno squalo a ben 3700 km. di distanza dal punto nel quale era stato marcato). C'è solo un modo per scoprirlo: marcarli con i tags satellitari. Raymond si offre di aiutarci e per noi questo è davvero un sogno che diventa realtà.
Il nostro soggiorno nella baia per ora è terminato. Come in un filmetto da quattro soldi, Boccastorta, lo squalo a cui ho dato la caccia fotografica e video per tutti questi giorni, è l'ultimo squalo a salutarci. E per l'occasione si farà finalmente anche riprendere. Arrivederci a presto, Boccastorta!

Il commento di Simona

Purtroppo siamo dovute venir via dal paradiso degli squali, ma abbiamo portato in Italia tantissime informazioni importanti che mi daranno lavoro per i prossimi mesi.

La prima informazione, già anticipata nel sito, è che nella baia abbiamo trovato solo femmine quindi i maschi (visti l'anno prima) si spostano, ma dove vanno, quando ritornano? Queste sono domande ancora aperte. Durante il nostro soggiorno abbiamo conosciuto degli operatori che stavano girando un video sugli squali; questo incontro è stato molto importante perché finalmente abbiamo trovato un punto di riferimento affidabile (speriamo!!!) per sapere quando gli squali sono presenti nella baia. Loro infatti ci hanno assicurato che gli squali si vedono da aprile fino a settembre. Un altra bella notizia è che questi operatori hanno cassette registrate l'anno scorso che mi hanno assicurato mi faranno avere per verificare se riusciamo a riconoscere qualche squaletto fotografato da noi. Rimanendo sul discorso foto adesso il mio compito è di confrontare le foto e i filmati dell'anno precedente con quelle di quest'anno per cercare di riconoscere alcuni animali. Sarà un lavoro molto lungo perché dovrò analizzare i profili di ogni pinna fotografata prendendo alcune misure di riferimento, un po' come si fa la foto-identificazione nei Cetacei. La nostra fortuna è che non abbiamo solo la pinna dorsale, ma anche le pinne pettorali e il corpo completo degli animali. Mi devo sbrigare a fare questo lavoro perché abbiamo intenzione di presentare parte di questi dati al prossimo congresso europeo degli specialisti di squali ed affini che si terrà a San Marino in settembre; ovviamente siete tutti invitati. Vi prometto che vi terrò informati sull'andamento dei lavori.

28 maggio
Gli squali si difendono bene anche contro Milan e Juventus: all'incontro sugli Squali in Mediterraneo organizzato a Reggio Emilia da Scuba Adventures hanno partecipato una cinquantina di persone nonostante si giocasse in contemporanea la finale di Champions' League. Davvero una gran bella serata!

31 maggio sono proprio loro!!!
Finalmente abbiamo la prova: gli squali tornano nella baia anno dopo anno!!! Abbiamo finalmente ritirato le diapositive scattate nella baia. Il lavoro è lungo: bisogna catalogarle tutte, aggiungere le osservazioni che abbiamo fatto mentre le scattavamo, cercare di riconoscere gli individui sulla base delle macchie che hanno, confrontarle con gli individui che abbiamo già catalogato sulla base dei filmati. E' una specie di immenso solitario, centinaia e centinaia di diapositive da riorganizzare per appaiare le foto degli stessi animali. Un lavoro lungo che non è ancora terminato. Ma abbiamo già avuto la conferma: ben tre animali fotografati quest'anno li avevamo già visti e classificati anche lo scorso anno!

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