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quiBresciaAmbientalisti
di
Rossella Prestini
Circolo
Gandovere, Legambiente in
Franciacorta
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Qui sopra:
alcuni ambientalisti hanno esposto le firme
raccolte davanti alla Cogeme.
Il gruppo
La
Franciacorta è una delle zone più
belle e verdi della nostra provincia, anche qui,
però, la natura è sempre più
minacciata dall'intervento umano. E' per tutelare
questo patrimonio che un gruppo di ambientalisti,
fra cui citiamo Silvio Parzanini, Angelo Ferrari,
Duilio Zogno, Simona Albini e Pier Luigi Fanetti,
ha deciso di istituire un circolo Legambiente,
direttamente collegato con Legambiente Lombardia e
Legambiente Nazionale. Il Circolo Gandovere
Franciacorta accoglie oltre 40 iscritti provenienti
da sei comuni della provincia di Brescia: Gussago,
Cellatica, Castegnato, Rodengo Saiano, Cazzago San
Martino e Ospitaletto. La zona d'azione è
quindi molto vasta e i problemi sono molteplici,
per questo il gruppo è impegnato su
più fronti e in diverse battaglie. Per
esempio, il circolo Legambiente Gandovere è
riuscito a impedire la realizzazione di una mega
rotatoria stradale da 5 miliardi prevista in
località Ponte Batello, a Castegnato.
Secondo il progetto questa rotatoria avrebbe dovuto
migliorare il problema del traffico, aggravato
dalla decisione di realizzare il Mercatone Uno in
una zona decisamente congestionata. Grazie alla
mobilitazione dei cittadini, l'amministrazione ha
invece deciso di costruire due piccole rotatorie
adiacenti, a nord della tangenziale. Questa zona, a
ridosso della trafficatissima strada, ha comunque
bisogno di interventi che migliorino la
qualità della vita, come la costruzione di
barriere visive e acustiche che la separino dal
traffico.
Un altro grave problema ambientale che spesso si
riscontra nei paesi franciacortini è quello
della presenza di industrie a rischio
d'inquinamento nei centri abitati. Così i
membri di Legambiente stanno cercando di
sensibilizzare gli abitanti e le amministrazioni
perché venga affrontata la questione della
presenza della Ecorifiuti di Gussago nella zona di
via Bodutto e della Elettrometal, che tratta
rifiuti speciali, a Castegnato, allontanandole
dalle zone abitate o cercando soluzioni
alternative. Come è successo nel caso della
ditta Sonorex di Cazzago (località
Bonfadina) che, grazie all'intervento degli
ambientalisti, si sta impegnando a trasformare il
proprio ciclo produttivo oggi basato sull'esanone,
altamente inquinante e utilizzato per magnetizzare
i nastri video.
Altra spina nel fianco del circolo è la
pista ciclabile che collega Brescia a Paratico.
Questo percorso, uno dei più frequentati
della provincia, dovrebbe essere ampliato per
collegare fra di loro tutti i paesi della zona, in
modo da diventare più accessibile anche per
le persone meno attive che non possono affrontare
il tragitto per intero. Per valorizzare
l'iniziativa, inoltre, sarebbe necessario
organizzare treni speciali sulla linea
Brescia-Iseo, che consentano il trasporto delle
biciclette. Questa iniziativa, apparentemente
abbastanza semplice, sta richiedendo invece un
grosso impegno da parte degli ambientalisti i
quali, solo dopo molte insistenze, l'anno scorso
hanno ottenuto che in estate venga aggiunta al
convoglio una carrozza adibita al trasporto delle
bici, anche se finora solo di domenica.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica, il gruppo
sta poi promuovendo un'interessante iniziativa. E'
stato infatti istituito un premio speciale di
demerito, chiamato Spaciugòt, un vero e
proprio attestato da consegnare, con adeguata
pubblicità, a chi nel corso dell'anno, in
provincia di Brescia, si è distinto per
l'insensibilità nei confronti dell'ambiente
o del paesaggio. La prima edizione è stata
realizzata quest'anno con la consegna del premio a
febbraio. Associazioni, gruppi e singoli cittadini
possono inviare segnalazioni entro il mese di
gennaio a: Circolo Legambiente della Franciacorta
"Il Gandovere", via XXVIII Maggio 25, 25045
Castegnato.
Sopra: alcuni
momenti della manifestazione davanti alla
Cogeme.
L'attività
Ma
il vero nemico degli ambientalisti della
Franciacorta, quello contro cui negli ultimi mesi
tutti stanno rivolgendo i loro sforzi, è
senza dubbio il progetto della Cogeme di realizzare
un inceneritore nel comune di Rovato. Anche il
Circolo Legambiente Gandovere ha quindi partecipato
alla fondazione del "Comitato contro
l'inceneritore" per far sentire la voce dei
cittadini della zona, preoccupati dalle prospettive
che l'opera comporterebbe. Ne fanno parte anche
molti altri gruppi: i Cittadini per lambiente
di Travagliato; il Gruppo ambiente di Berlingo; il
G.R.E. di Castrezzato; i Comitati spontanei di
Lograto, Trenzano, Rovato, Cazzago San Martino,
Ospitaletto, Passirano; il Circolo Legambiente
Laura Conti di Brescia; il WWF Iseo orientale e
Medicina democratica. Insomma, uno schieramento
molto ampio per un problema molto importante.
Secondo gli ambientalisti, non viene data agli
abitanti la possibilità di esprimere un
parere su questo importante argomento. La Regione
ha infatti costituito un comitato di tre esperti:
di questi, uno è nominato dalla Regione
stessa, uno dalla Provincia e uno dalla Cogeme. Ma,
ribattono gli ambientalisti, com'è possibile
che una delle parti direttamente in causa - la
Cogeme - venga rappresentata in questo comitato
pubblico? E perché nessuno ha pensato di
coinvolgere maggiormente i cittadini? Gli
ambientalisti, fin dall'agosto del 2000, hanno
chiesto di far sedere un loro rappresentante
insieme con gli altri, ma invano. Benchè
finora non abbiano ottenuto successi concreti, la
partita è ancora aperta. Innanzitutto nella
zona sono state raccolte 15 mila firme contro
l'inceneritore. Poi è stata organizzata una
biciclettata per l'ambiente che, dalla discarica di
Castrezzato, ha portato oltre 300 persone fino al
Broletto in città per manifestare contro il
progetto. Si sono poi tenuti degli incontri con i
capigruppo e con le commissioni prima e terza del
Consiglio Provinciale, per cercare di trovare delle
soluzioni al problema. Una manifestazione ha
portato infine gli ambientalisti franciacortini
fino alla sede milanese della Regione
Lombardia.
Oltre agli ovvii timori legati all'inquinamento
dell'aria, i membri del comitato sono contrari al
termoutilizzatore in quanto lo considerano non
necessario. I rifiuti che dovranno essere bruciati,
infatti, non saranno esclusivamente quelli della
nostra provincia. A Brescia nel 1999 (fonte
osservatorio provinciale) sono state smaltite
1.403.211 tonnellate di rifiuti di cui 701.211
prodotte dai bresciani e il resto proveniente da
altre province o addirittura da fuori regione.
Cogeme nelle sue tre discariche ha smaltito 161.363
tonnellate di rifiuti provenienti dal Bresciano e
483.117 tonnellate (75 per cento del totale)
importate. L'inceneritore quindi, lungi dall'essere
necessario, sarebbe solo un ulteriore mezzo per
fare soldi. Ed è probabilmente questo il
motivo per cui il comune di Rovato acconsente alla
costruzione nel suo territorio, ma assai lontano
dal centro abitato e invece attaccato al confine
con Berlingo e Travagliato. Il comitato inoltre
propone delle soluzioni alternative e più
rispettose dell'ambiente per risolvere il problema
rifiuti. Innanzitutto un unico bacino provinciale
di raccolta e poi delle politiche di contenimento
della produzione dei rifiuti (attualmente 1,46
chilogrammi giornalieri pro capite), oltre allo
sviluppo della raccolta differenziata ancora poco
diffusa nei comuni della provincia
bresciana.
Chi
volesse contattare il Circolo Legambiente Gandovere
Franciacorta può chiamare Silvio Parzanini
allo 030 2721476.
Qui sopra: gli
ambientalisti fermano i dipendenti della Cogeme per
sensibilizzarli.
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