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quiBresciaAmbientalisti
di
Laura Migliorati
I
Cittadini per la Valle di Mompiano
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Foto di
gruppo dei Cittadini per la Valle di Mompiano
durante un'uscita sul campo.
Il gruppo
Si
tratta di una delle associazioni spontanee
più puntigliose e attente tra quelle attive
a difesa dell'ambiente in città. Il comitato
"Cittadini per la Valle di Mompiano" si pone come
obiettivo quello di salvare dal cemento uno degli
ultimi angoli di verde rimasti intatti a ridosso
dei quartieri di Brescia. Il movimento è
nato nella primavera del 1996, anche se prende le
mosse da un'esperienza precedente: quella, sempre
nella stessa zona, del Parco Castelli. Verso la
fine degli Anni '80, infatti, il terreno a Nord
dello stadio era ancora incolto nonostante
l'amministrazione comunale avesse garantito, fin
dai primi Anni '70, la realizzazione di un'area
adibita a parco. Inoltre, una variante al Piano
regolatore generale (Prg) metteva a rischio di
edificazione gran parte dell'area: il 27 gennaio
del 1992 nacque così la Cooperativa parco
Castelli, originata dal Comitato per l'ambiente
Zona Nord e da tutte le associazioni del quartiere
di Mompiano. La Cooperativa presentò
un'osservazione alla variante del Prg seguita da
oltre 6 mila firme e chiese la gestione
amministrativa dell'area, con lo scopo di
coinvolgere la comunità della zona nel
progetto. Non ottenne però la gestione e si
sciolse a fine anno: il Parco Castelli vide la luce
soltanto tre anni dopo.
L'interesse ambientalistico dei cittadini della
zona trovò nuovo sbocco nel 1996, quando una
quarantina di persone - fra cui citiamo Gianluigi
Fondra, Mario Piovanelli, Marco Palamenghi, Loretta
Colla, Roberto Fasolo, Alberto Platto, Fausto
Martini e Ada Pea - fondò il comitato
Cittadini per la Valle di Mompiano. L'obiettivo era
restituire a un utilizzo pubblico l'ex Polveriera
militare e preservare il carattere agricolo della
Valle di Mompiano, minacciata dalla trasformazione
delle antiche cascine in residenze di lusso. Il
comitato decise di far sentire la propria voce
inserendosi nel contesto del Parco delle Colline,
un progetto ambizioso che coinvolge la città
e il suo hinterland e prevede la realizzazione di
un Parco locale di interesse sovraccomunale
(Plis).
Sopra: questa immagine
spettacolare mostra l'ex Polveriera di Mompiano
vista dall'alto. Sotto a destra: un'upupa, timido
uccello notturno che nidifica nella Valle di
Mompiano.
L'attività
Come
abbiamo visto, nel mirino dei Cittadini per la
Valle di Mompiano c'è anche l'ex Polveriera.
Nel 1991 l'Esercito italiano ha infatti
abbandonato, senza però cederla subito al
comune, la Polveriera edificata fra le due guerre
nella zona Nord-Ovest della città ed
è dal 1996 che il Comitato si muove
affinché non sia il degrado ma siano i
cittadini ad impadronirsene. I promotori hanno
preparato una petizione con più di 5 mila
firme e sono riusciti a farsi ricevere sia dall'ex
sindaco Mino Martinazzoli sia dal colonnello
Venturi, comandante del distretto militare
bresciano. Le proposte per la destinazione
dell'area andavano dalla realizzazione di una
struttura utilizzabile dalle associazioni
scientifiche bresciane, all'apertura di uno spazio
destinato al "turismo dolce" studentesco europeo,
alla creazione di spazi destinati ai ritrovi
estivi, con opportunità ricreative,
educative e di socializzazione. Chi invece non ha
mai ricevuto il Comitato è stato Bernardo
Secchi, incaricato per il nuovo Piano regolatore
generale (Prg) di Brescia, e infatti nel suo Piano
non compare alcun cenno alla perimetrazione del
famoso Parco sovraccomunale delle Colline, mentre
proprio l'ex polveriera di Mompiano è stata
l'unica struttura militare esclusa dai progetti di
riutilizzo predisposti per le caserme ubicate
nell'area del comune. Ma i cittadini del Comitato
non hanno mollato, elaborando due osservazioni al
Prg: la prima riguardava la perimetrazione del
Parco e la seconda il cosiddetto "progetto-norma"
per il recupero dell'ex Polveriera. Così,
con ben 7 mila firme di cittadini in calce, il 31
marzo del 1999 la documentazione è stata
consegnata all'assessore all'Urbanistica Mario
Venturini. In un successivo incontro con il
Comitato, Venturini, pur sostenendo che il Parco
delle Colline sarebbe stato fatto, ha respinto le
proposte sull'ex Polveriera: le strutture ex
militari erano ancora di proprietà dello
Stato, quindi perché elaborare progetti?
Così, dal preliminare al Prg effettivo sono
scomparsi tutti i progetti riguardanti le caserme
(l'iter per il passaggio della proprietà
all'ente locale è iniziato solo poche
settimane fa). Arriviamo
così al 3 agosto di quest'anno, quando il
consiglio comunale di Brescia ha approvato una
delibera nella quale viene delimitato il perimetro
del Parco delle Colline. Una delibera che non
è piaciuta al Comitato, poiché non vi
è cenno alla destinazione delle aree.
Secondo il gruppo di militanti ambientalisti,
così si rischiano pressioni
sull'amministrazione da parte dei proprietari delle
aree. Nel frattempo, in questi ultimi tre anni il
Comitato ha preparato iniziative culturali, in
collaborazione con altri gruppi ambientalisti, per
far conoscere la bellezza naturale della Valle di
Mompiano ad alcune classi di scuole materne,
elementari e medie, stampando anche degli opuscoli
sulla storia e la vita floreale e faunistica della
Valle. E l'anno scorso ha preparato un presepe in
una grotta della Val Fredda in collaborazione con
la Parrocchia, invitando la popolazione a
partecipare al suo allestimento. L'iniziativa si
ripete anche quest'anno, ed è aperta a
tutti.
Ultimo
aggiornamento. Qualche mese dopo la
pubblicazione di questo articolo, nel febbraio del
2001, i Cittadini per la Valle di Mompiano si sono
sciolti. Forse per un comprensibile esaurimento
dopo anni di battaglie, forse per la delusione
derivante dagli scarsi risultati. Per sperne di
più: Gianluigi Fondra, 030 2005816.
Sopra a
sinistra: le casematte dell'ex Polveriera. A
destra: un riccio. In alto: flora nella Valle di
Mompiano.
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