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quiMusicistiBresciania
cura di Flavio Archetti
Odissea,
il rock tra aggressività e innovazione
Il gruppo
Gruppo rock
monteclarense, attivo dal 1994, gli Odissea hanno
una storia degna del loro nome. I problemi dovuti a
incompatibilità caratteriali fra i
componenti, infatti, sono stati molti e i membri
della band si sono alternati in questi anni nei
vari ruoli. Oggi, dopo aver perso lungo la strada
due chitarristi, un bassista, un batterista e un
percussionista, gli Odissea hanno trovato la
stabilità, grazie al quartetto composto da
Igm, nella veste di tastierista e di esperto di
campionatori, Lodro, alla chitarra, Aperto, alla
batteria ed Endi, voce. E sono stati proprio i
quattro ragazzi appena citati che, con una buona
dose di volontà, hanno strappato il gruppo
al suo destino di cover-band, spinti dalla
necessità di raccontare le proprie
esperienze. Così si è iniziato a fare
sul serio. L'agenda si è infittita di
appuntamenti (apparire in pubblico, si sa, solleva
il morale), è arrivata anche la vittoria in
un concorso denominato "Musica e giovani", oltre a
un terzo posto nella rassegna "Rock e i suoi
fratelli". All'inizio del 2000, ha preso corpo
anche l'idea di realizzare una registrazione e la
scelta è caduta su dieci tra i 15 brani nel
cassetto. La raccolta, intitolata "Odissea",
testimonia l'indole agguerrita e alternativa di un
gruppo uscito allo scoperto solo recentemente, ma
già in grado di farsi apprezzare su
più fronti.
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La sua
musica
L'ispirazione
arriva da Nirvana, Soundgarden e Nin Inch Nails, ma
non è condizionante. Il sound di questi
quattro ragazzi, infatti, ricco di
originalità, confonde per la mancanza di un
punto di riferimento al quale aggrapparsi, per
tentarne una definizione. Selvaggio e agressivo, il
rock proposto passa dal grounge all'heavy moderno
senza soffermarsi troppo a flirtare con nessuno dei
due, ma scorrendo piuttosto verso un "progressive"
accattivante e ricco di intuizioni.
Il
dialogo tra gli strumenti pare essere diretto dal
sapiente uso del sintetizzatore, strumento capace
di dare un tocco illuminante ai brani, se usato con
dovizia. La tastiera, padrona della scena in alcune
parti, lascia in altri momenti il compito di
reggere i passaggi acustici alle puntuali
incursioni della chitarra e della batteria. La voce
non difetta di grinta e spalleggia ottimamente la
potenza dell'insieme strumentale. Eccezione alle
regole: manca il basso e nessuno se ne accorge,
anche perché gli Odissea non lo ritengono
necessario, avendolo abolito quasi subito dal loro
gioco sonoro. L'album "Odissea", primo demo
registrato, composto da dieci pezzi, si presenta
stilisticamente omogeneo e coerente con le idee di
fondo del gruppo. Tra le canzoni che maggiormente
hanno colpito chi scrive: "Cresce in me", brano di
punta, che stupisce con passaggi caratterizzati da
una mancanza apparente di regole, esempio di
anarchia compositiva e "Linea coma", in cui vengono
alla luce la capacità e la voglia di
"picchiare" del quartetto. Ma anche "Trance",
traccia solo strumentale che dura una manciata di
secondi, riuscendo comunque a catturare
immediatamente l'attenzione, grazie all'attacco in
stile tribale e a una musica carica di tensioni
inquietanti.
Per
contattarli: Paolo Lodrini 0338 1745705
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