Il
posto
Che
cos'è. Un tuffo nel Medioevo della
Valtenesi, dal castello di Padenghe a quello di
Drugolo, attraverso un percorso che alterna zone
boschive, ricche di specie tipiche della fascia
collinare prealpina quali rovere, tiglio, acero e
nocciolo, ad aree di vigneti, uliveti, campi di
orzo e girasole, che armonizzano con l'ambiente
naturale e conferiscono ulteriore bellezza al
paesaggio.
Come srrivarci. Venendo da Brescia e
lasciata alle spalle Bedizzole, si prosegue in
direzione Padenghe e, dopo il primo cartello che
segnala l'ingresso nel paese, prima del curvone a
destra, seguire l'indicazione Pratello. A quel
punto si imbocca la stradina in salita e, dopo il
viale di cipressi, si procede fino a che sulla
destra non si vede il portone d'ingresso
dell'agriturismo Pratello, nel cui parcheggio si
può lasciare l'automobile.
La
passeggiata
A
chi è adatta. E' un percorso accessibile
a tutti e con poche difficoltà, che alterna
tratti sterrati, asfalto e sentieri di sottobosco:
consigliamo l'utilizzo di comode scarpe da
passeggio.
Quanto dura. Il percorso che vi stiamo per
descrivere si completa in un paio d'ore.
La camminata. Da via Levrini, appena fuori
dal parcheggio dell'agriturismo, lasciata sulla
sinistra la chiesetta di Pratello, si scende
imboccando la seconda viuzza non asfaltata sulla
destra. Da li' si cammina per un po' tra i campi e
al primo
bivio si gira a destra in via Pralongo,
percorrendola tutta fino allo stop, dal quale
già si scorge il castello di Padenghe,
raggiungibile svoltando prima a destra e poi subito
a sinistra. Recuperate le energie con una sosta al
castello, si ritorna indietro andando a sinistra su
via Monte, che conduce su via Gramsci. Salendo per
un centinaio di metri, si incontra l'indicazione S.
Emiliano, che conduce alla chiesetta romanica
(nella foto qui accanto). Ammirata la chiesa, si
prosegue per la viuzza sterrata fino a sbucare su
uno stradone asfaltato che, dopo aver girato a
sinistra, va percorso per un breve tratto e, non
appena si scorge sulla destra una casa con un
vivaio, va abbandonato, imboccando la viuzza che
sta appena sotto la casa. Si prosegue poi fino
all'indicazione via Calvino, nella quale ci si
immette percorrendola tutta. Si passa attraverso
una cascina preannunciata da un vialetto di ulivi e
si avanza ancora per i campi, entrando nel bosco.
Superato l'agriturismo la Pampa, si
procede
in discesa finchè non appare, maestoso,
Castel Drugolo e si cammina fin sotto le sue mura
per poterlo ammirare, anche se solo dal di fuori.
Il tracciato qui è terminato; per tornare
alla macchina si ripercorre il tragitto
all'indietro fino alla casa col vivaio, e da li' si
svolta a sinistra continuando per lo stradone fino
alla rotonda, dove si prende la salita con
l'indicazione Pratello.
Che
cosa vedere
Il
castello di Padenghe. Come molti altri paesi
della Valtenesi, anche Padenghe è dominato
da un castello posto su un colle, dal quale si
può godere di una vista suggestiva, con
Sirmione in primo piano. L'edificio (foto qui
sopra) è stato costruito tra il IX e il X
secolo, al tempo delle invasioni ungariche, su
antichi ruderi di epoca romana; quello che oggi
ammiriamo è un rifacimento operato tra i
XIII e il XIV secolo. Anticamente il castello era
circondato da un fossato il cui riempimento
è stato ultimato nel 1959. All'interno si
trovano abitazioni poste su tre file parallele
costruite, si pensa, insieme alle mura.
Castel Drugolo. Altro oggetto di grande
interesse è Castel Averoldi, oggi di
proprietà del barone Lanni della Quara,
meglio noto come castel Drugolo, dall'omonima
località in cui sorge, nel comune di Lonato.
Costruito a fine trecento, mostra un alto muro di
scarpa, ponte levatoio e merlatura. La
sua
eleganza simmetrica è stata esaltata dagli
accurati restauri eseguiti nel 1934.
La chiesa. Non perde il suo fascino, anche
se si può vedere solo dall'esterno, la
chiesetta di S. Emiliano (nella foto qui accanto),
assegnabile al XII secolo. La semplicità del
suo stile romanico fa tutt'uno con il bucolico
paesaggio circostante.
Il periodo migliore. La primavera, tra
aprile e giugno (massimo primi di luglio), è
il momento migliore per ammirare il sottobosco in
un susseguirsi di fioriture. In autunno si possono
apprezzare i non meno suggestivi colori del
fogliame delle macchie boschive.
Dove mangiare. Alle pendici del castello di
Padenghe (lo si vede proprio sotto), un piccolo
chiosco, in una splendida posizione, dà la
possibilità di consumare piatti freddi di
affettati, formaggi e insalate, accompagnati da
vino rosso locale. Oltre al chioschetto, gli
agriturismi di Pratello e La Pampa, indicati nella
nostra guida ai ristoranti, offrono anche la
possibilità di fare uno spuntino durante la
passeggiata.
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