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quiBresciaAmbiente di Michela Bignami

Dal castello di Padenghe a quello di Drugolo

Il posto
Che cos'è. Un tuffo nel Medioevo della Valtenesi, dal castello di Padenghe a quello di Drugolo, attraverso un percorso che alterna zone boschive, ricche di specie tipiche della fascia collinare prealpina quali rovere, tiglio, acero e nocciolo, ad aree di vigneti, uliveti, campi di orzo e girasole, che armonizzano con l'ambiente naturale e conferiscono ulteriore bellezza al paesaggio.
Come srrivarci. Venendo da Brescia e lasciata alle spalle Bedizzole, si prosegue in direzione Padenghe e, dopo il primo cartello che segnala l'ingresso nel paese, prima del curvone a destra, seguire l'indicazione Pratello. A quel punto si imbocca la stradina in salita e, dopo il viale di cipressi, si procede fino a che sulla destra non si vede il portone d'ingresso dell'agriturismo Pratello, nel cui parcheggio si può lasciare l'automobile.

La passeggiata
A chi è adatta. E' un percorso accessibile a tutti e con poche difficoltà, che alterna tratti sterrati, asfalto e sentieri di sottobosco: consigliamo l'utilizzo di comode scarpe da passeggio.
Quanto dura. Il percorso che vi stiamo per descrivere si completa in un paio d'ore.
La camminata. Da via Levrini, appena fuori dal parcheggio dell'agriturismo, lasciata sulla sinistra la chiesetta di Pratello, si scende imboccando la seconda viuzza non asfaltata sulla destra. Da li' si cammina per un po' tra i campi e al primo bivio si gira a destra in via Pralongo, percorrendola tutta fino allo stop, dal quale già si scorge il castello di Padenghe, raggiungibile svoltando prima a destra e poi subito a sinistra. Recuperate le energie con una sosta al castello, si ritorna indietro andando a sinistra su via Monte, che conduce su via Gramsci. Salendo per un centinaio di metri, si incontra l'indicazione S. Emiliano, che conduce alla chiesetta romanica (nella foto qui accanto). Ammirata la chiesa, si prosegue per la viuzza sterrata fino a sbucare su uno stradone asfaltato che, dopo aver girato a sinistra, va percorso per un breve tratto e, non appena si scorge sulla destra una casa con un vivaio, va abbandonato, imboccando la viuzza che sta appena sotto la casa. Si prosegue poi fino all'indicazione via Calvino, nella quale ci si immette percorrendola tutta. Si passa attraverso una cascina preannunciata da un vialetto di ulivi e si avanza ancora per i campi, entrando nel bosco. Superato l'agriturismo la Pampa, si procede
in discesa finchè non appare, maestoso, Castel Drugolo e si cammina fin sotto le sue mura per poterlo ammirare, anche se solo dal di fuori. Il tracciato qui è terminato; per tornare alla macchina si ripercorre il tragitto all'indietro fino alla casa col vivaio, e da li' si svolta a sinistra continuando per lo stradone fino alla rotonda, dove si prende la salita con l'indicazione Pratello.

Che cosa vedere
Il castello di Padenghe. Come molti altri paesi della Valtenesi, anche Padenghe è dominato da un castello posto su un colle, dal quale si può godere di una vista suggestiva, con Sirmione in primo piano. L'edificio (foto qui sopra) è stato costruito tra il IX e il X secolo, al tempo delle invasioni ungariche, su antichi ruderi di epoca romana; quello che oggi ammiriamo è un rifacimento operato tra i XIII e il XIV secolo. Anticamente il castello era circondato da un fossato il cui riempimento è stato ultimato nel 1959. All'interno si trovano abitazioni poste su tre file parallele costruite, si pensa, insieme alle mura.
Castel Drugolo. Altro oggetto di grande interesse è Castel Averoldi, oggi di proprietà del barone Lanni della Quara, meglio noto come castel Drugolo, dall'omonima località in cui sorge, nel comune di Lonato. Costruito a fine trecento, mostra un alto muro di scarpa, ponte levatoio e merlatura. La sua
eleganza simmetrica è stata esaltata dagli accurati restauri eseguiti nel 1934.
La chiesa. Non perde il suo fascino, anche se si può vedere solo dall'esterno, la chiesetta di S. Emiliano (nella foto qui accanto), assegnabile al XII secolo. La semplicità del suo stile romanico fa tutt'uno con il bucolico paesaggio circostante.
Il periodo migliore. La primavera, tra aprile e giugno (massimo primi di luglio), è il momento migliore per ammirare il sottobosco in un susseguirsi di fioriture. In autunno si possono apprezzare i non meno suggestivi colori del fogliame delle macchie boschive.
Dove mangiare. Alle pendici del castello di Padenghe (lo si vede proprio sotto), un piccolo chiosco, in una splendida posizione, dà la possibilità di consumare piatti freddi di affettati, formaggi e insalate, accompagnati da vino rosso locale. Oltre al chioschetto, gli agriturismi di Pratello e La Pampa, indicati nella nostra guida ai ristoranti, offrono anche la possibilità di fare uno spuntino durante la passeggiata
.



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