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VIAGGIO A PECHINO

 

Il Tempio del Cielo

Il Tempio del CieloIl tempio, unico al mondo per struttura e significato, è oggi un parco dove, all'ombra di pini e cipressi secolari, giovani e anziani convergono di primo mattino per praticare la ginnastica tradizionale, il Taijiquan, o per fare il picnic durante le ore calde. Oltre al tempio ci sono caserme, una stazione radio e un teatro all'aperto.

Il complesso fu costruito contemporaneamente alla Città Imperiale (1406-1420) e doveva essere il luogo di contatto rituale tra il cielo e la terra (il cielo era considerato tondo dagli antichi cinesi e la terra quadrata: al cielo, al sole e all'imperatore erano riservati i numeri dispari yang considerati di buon auspicio).

L'Altare Circolare

L'Altare Circolare è rinchiuso in una duplice cinta di muri dipinti di rosso e coperti da tegole azzurre (quella interna è tonda mentre quella esterna è quadrata): fra le due cinte si montavano 4 tende rituali in mezzo alle due serie di 8 bracieri che servivano per incenerire gli animali sacrificati. C'è anche l'altarino dove veniva conservato il fuoco sacrificale. L'Altare vero e proprio è formato da una monumenta- le triplice terrazza rotonda in marmo bianco, ognuna ornata da una balaustra a colonnine tronche incise con motivi di drago, dove giocano il numero magico-rituale nove e i suoi multipli.

Al centro c'è una pietra tonda attorno alla quale venivano montate tre fastose tende. Stando su questa pietra la voce risulta amplificata. Vi prendeva posto l'imperatore quando si rivolgeva al Cielo; è circondata da nove pietre, e queste da diciotto. La terza fila è di ventisette pietre e così via fino alla nona fila della terrazza più elevata che ne ha 81. La fila esterna della terrazza più bassa conta 243 pietre (27 x 9).

Il Tempio del Cielo a BeijingPrima di scendere dall'Altare Circolare dalla direzione opposta a quella dalla quale si è saliti, si può sostare sulla sinistra per inquadrare con un sol colpo d'occhio le tre splendide costruzioni.

La Volta Celeste Imperiale

Oltre una porta si raggiunge la Volta Celeste Imperiale. L'accesso è costituito da tre ingressi decorati con fogliame, due bruciatori bronzei portano simboli taoisti e trigrammi. L'edificio principale, anch'esso circolare, è preceduto da due depositi e poggia su otto colonne. E’ un tempio relativamente basso, sempre rivestito di lacca color sangue di bue, con un solo tetto conico rivestito da tegole azzurre dominate dalla sfera dorata. Su tronetti sono disposte le tavole commemorative dei precedenti imperatori che venivano utilizzate nei riti sull'Altare Circolare; attorno ai tronetti sono disposte offerte rituali.

L'architettura prevede fenomeni acustici che dovevano essere utili al rito, ma che purtroppo possono essere riprodotti solo quando la folla presente nel cortile non è eccessiva. Uscendo dalla Volta si scendono le scale. Stando sulla prima pietra si dovrebbe provocare un suono forte e secco (battere le mani) e si otterrà un'eco, un passo più avanti la seconda pietra produrrà una duplice eco e la terza pietra una triplice. Sussurrando una parola lungo il muro circolare di cinta, questa giungerà chiara all'altra estremità del muro.

Il Tempio della Preghiera per un buon raccolto

Uscendo dalla Volta Celeste Imperiale, si aggirerà il muro circolare della Volta Celeste a sinistra per intraprendere un lungo viale detto Ponte della Scala Rossa in fondo al quale c'è la Porta della Preghiera per un buon raccolto. Si potrà vedere a sinistra un montagnozzo, è solo l'accumulo di materiale da riporto cavato quando furono costruiti rifugi antiaerei, mentre a destra si vedranno i tetti verdi dei quartieri dove si conservavano gli animali destinati al sacrificio, le cucine, il mattatoio, i magazzini e il luogo dove sono conservate le Sette Meteoriti (non sono vere meteoriti, ma pietre che servivano a un rito propiziatorio per ottenere la pioggia).

Varcata la Porta della Preghiera per. un buon raccolto, ci sono a destra e a sinistra due sale, che fungevano da deposito e sacrestia. A destra la sala è stata attrezzata a museo degli strumenti musicali che venivano adoperati durante il corteo imperiale (litofoni, liuti, flauti, serie di campane in bronzo, tamburi). In fondo c'è il monumentale Tempio della Preghiera per un buon raccolto. Il cortile è tondo all'esterno e quadrato all'ínterno, le mura sono coperte da tegole verdi (colore che pertiene alla fede) e cingono l'immensa struttura di trentotto metri d'altezza. Il Tempio (1420, restaurato nel 1751 e ricostruito nel 1889 dopo che un fulmine lo aveva incendiato) sorge su una triplice terrazza rotonda di marmo bianco; ogni terrazza è decorata con balaustra in marmo e colonne tronche incise con draghi che svolazzano fra nuvole ordinate. Si sale al tempio attraverso otto rampe di scale, quella centrale (lato sud) ha tre rampe di cui quella al centro è ornata da un tappeto di marino.

Il Tempio del Cielo a BeijingEsternamente il tempio è rivestito di lacca color sangue di bue ed è coperto questa volta da un triplice tetto conico fatto di 50.000 tegole azzurre vetrificate, sul quale troneggia una sfera dorata rappresentante il sole (l'azzurro è il colore riservato al cielo).

Internamente la struttura lignea (non sono assolutamente utilizzati elementi metallici quali chiodi o graffe di serraggio) appare maestosa: dodici colonne esterne disposte in cerchio (rappresentanti le doppie ore) e altre dodici interne (rappresentanti i mesi) reggono la prima travatura circolare del tetto; la seconda travatura poggia in parte sulle dodici colonne interne e parte su un cerchio retto da quattro travi portate dalle quattro colonne centrali rosso e oro rappresentanti le stagioni e dette "colonne del pozzo dei drago"; la terza travatura di sottotetto (la più alta) poggia sulle quattro colonne dorate e su dodici piccole colonne che poggiano a loro volta sulla travatura circolare. Al vertice un rosone centrale scolpito in legno dorato ricalca il drago e la fenice rappresentati naturalmente nelle venature di un prezioso marmo circolare che costituisce la pietra centrale del pavimento.

Brillante è il motivo decorativo verde, azzurro, bianco e dorato che ripete all'infinito il motivo del drago (imperatore) e della fenice (imperatrice). Sul trono centrale sono esposte le Tavolette del Cielo che venivano conservate, quando non si officiava il rito, nel Tempio dei Cieli Augusti, la struttura rettangolare a tetto blu che sta a nord; i tronetti laterali portano, nell'esposizione attuale, le stele degli imperatori Qing con attorno le offerte.

In genere si esce dalla porta sinistra (uscendo dal tempio) e attraverso passaggi coperti ormai invasi da venditori di bibite e d'artigianato, si raggiungono i giardini esterni e il parcheggio degli autobus, dove è a volte possibile trovare anche un taxi.

Il testo di queste pagine è tratto dalla guida di Sylvio Fresco, Cina: Tibet e Hong Kong, Milano, ©Shendene e associati, 1997, pubblicato da Moizzi in collaborazione con Associazione Italia-Cina


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