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Lettera del 6 marzo 2001

Il nostro sito : http://web.tiscalinet.it/intifada2000/


Comunicato di B'Tselem associazione israeliana per i diritti umani

Fermiamo l'uccisione dei bambini.

Sabato un bambino di nove anni e' stato ucciso dall'esercito israeliano ad Al Bireh. Nella settimana precedente l'esercito aveva ucciso un ragazzo di 15 anni, Husam, a Qalandia. Secondo testimoni raccolti da B'Tselem Husam e' stato ucciso da 4 pallottole, di cui tre lo hanno colpito alla schiena. Il ragazzo e' stato colpito mentre tirava pietre da una distanza di circa 100 metri.

Dal 29 settembre 2000 l'esercito israeliano ha ucciso 88 bambini e ferito circa 4000. Questi in aggiunta ai 281 bambini uccisi dal 1987. Il metodo israeliano per disperdere le manifestazioni e' alla base del perche' tanti bambini sono colpiti da proiettili letali e di gomma. Regole di fuoco : B'Tselem ha ripetutamente messo in guardia contro il fenomeno del "grilletto facile" dei soldati che sparano anche quando le loro vite non sono in pericolo. Lanciare pietre a soldati protetti (ndt: da blocchi cemento, giubbotti e caschi) da una distanza di 100 metri non puo' essere considerata una minaccia alla vita. "Proiettili di gomma" : B'Tselem rinnova la propria richiesta che le forze di sicurezza israeliane usino mezzi non letali per disperdere le manifestazioni e mettere fine all'uccisione dei bambini.Commento del traduttore: L'approccio "legalitario" e quasi asettico di questa associazione e' alle volte sconcertante. Ma rimanendo in questo ambito ,senza osservazioni ulteriori, e' risaputo che i proiettili cosiddetti di gomma hanno un anima di acciaio e su un bambino hanno effetti devastanti..!

Sabato sera, sempre ad al Bireh , i soldati posizionati nell'insediamento di Psagot hanno ucciso Ayda Daoud Fteiha, di 43 anni, madre di tre bambini. E' stata colpita al petto da un proiettile sparato da circa 500 metri. Questa e' la distanza che separa la postazione dei soldati dalla Friends school, dove la donna e' stata uccisa. Fuoco a casaccio come abbiamo gia' scritto in precedenza. La donna usciva da un negozio di abiti dove aveva fatto compere. Come nel villaggio di Qaryout e' morto Ahmad Hasan Allan di 25 anni, padre di 3 bambini, ucciso con un proiettile in testa mentre tornava tranquillamente a casa. Cosi' si muore in Palestina. Dunque non e' un problema di struttura ma di giornalisti. Domenica 4 al TG3 della RAI delle 22 circa , abbiamo ascoltato il servizio di Stefano Pizzetti. Ha raccontato della bomba a Netanya in Israele, del tentato linciaggio e di altro che e' accaduto nei Territori. In modo chiaro e secondo noi equilibrato dal punto di vista giornalistico. Quindi si puo' fare, signor Bonavolonta' ; prenda esempio !

E legga questo articolo :

ISRAELE CONFERMA

di Haggai e Irit Katriel

3 marzo 2001

Nascosti agli occhi del mondo, oscurati dalla cortina di fumo dei problemi interni ad Israele, riportati come "scambi di fuoco" e " manovre di sicurezza" i buldozer e i carri armati israeliani hanno per mesi evacuato ampie aree della striscia di Gaza dagli abitanti palestinesi. Le aree interessate sono innanzitutto quelle adiacenti agli insediamenti e ai posti militari o lungo le strade che conducono ad essi. Per la prima volta oggi una fonte israeliana conferma cio' che chiunque abbia seguito i fatti sa gia'. Il canale 1 israeliano ha trasmesso : "l'esercito israeliano sta attuando la presa di territori come obiettivo strategico dell'attuale conflitto. Cio' e' stato rivelato da una autorevole fonte militare. Secondo la fonte l'esercito sta acquisendo territori nelle zone A per rafforzare le posizioni e chierire ai palestinesi che c'e' un prezzo territoriale da pagare al conflitto" (traduzione dall'ebraico).

Il sito web del Jerusalem Post fornisce altre informazioni : " la fonte autorevole dell'esercito ha detto che l'esercito sta lavorando per allargare i confini degli insediamenti nella striscia di Gaza per rinforzare la sicurezza dei coloni e dare ai palestinesi il messaggio che la loro violenza produrra' solo danni " Estendere i confini degli insediamenti dice il pulito linguaggio della propaganda. In termini crudi vuol dire espulsioni, evacuazioni, pulizia etnica. Case abbattute , senza dare avvisi e con gli abitanti terrorizzati sorpresi nella notte e mandati nelle tende della croce rossa. Terre agricole spianate per circa 1000 chilomentri quadrati lasciando i contadini senza proprietas' e mezzi di sussitenza. " I bombardamenti israeliani hanno lasciato circa 4000 persone senza casa e oltre 500 case sono state completamente demolite" scriveva il giornale Ha'aretz il 30 gennaio. la situazione a Gaza e' spaventosa, e peggiora di giorno in giorno. I militari hanno distrutto qualunque cosa, la gravita' di queste distruzione ha bisogno di essere vista per crederci. Tutta la vegetazione, incluso alberi di olivo e limoni, piante di banane, mango, capannoni agricoli, serre e alberi di palma, lungo la strada dalla citta' di Gaza a Khan younis, e' stata decimata.

(...) Questa e' la realta' che "l'autorevole fonte militare" chiama " allargare i confini degli insediamenti". E i media stanno zitti, il mondo sta zitto, e "le necessita' di sicurezza" giustificano ogni male. e i commenti di questa " autorevole fonte" andranno sbiadendosi, senza proteste e senza alzare alcun dibattito in Israele o in ogni parte dell' " illuminato occidente", che sta leggendo sui suoi giornali che Israele SUL SERIO sta perdendo la pazienza e inizia il contrattacco.

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