Ottiolu.net - La Storia della Baronia di Posada (1431-1869)

      La Storia della Baronia di Posada
 

www.ottiolu.net

Intro

Dai Giudicati alla
Corona di Aragona

Aragona
e Arborea

La nascita
della Baronia

I primi Baroni
di Posada

La Baronia
nel Settecento

La fine
della Baronia
 

 

Ricerca nel Web

 

 
 
 
Villa del Mirto
appartamenti
vacanze
a Posada
 

Club Hotel
Le Rose
San Teodoro

 
Parco Blu
Club Resort
Cala Gonone
 
Associazione Ippica Montalbo
Equiturismo a
Posada
 
Charter a vela
in Sardegna
e Corsica
 
Tutto sulla
Sardegna
 
 

 

La nascita dei Giudicati

La crescita di Posada

I Pisani

Il Regno di Sardegna

Aragonesi, Sardi e Posadini

La rivolta degli Arborensi

I trattati di pace

L'espansione d'Arborea

Eleonora d'Arborea

La fine della indipendenza

Il Barone Carroz

Le cessioni della Baronia

La fortificazione delle coste

La costosa guerra ai pirati

La peste e lo spopolamento

La fine della dominazione aragonese

La transizione

I Savoia nell'Isola

Le trattative di vendita

Il riscatto del feudo

 

 
 Storia della Baronia di Posada > Aragona e Arborea > 6

 

Non appena il Doria venne liberato, Eleonora si rimise immediatamente in azione, organizzandosi di nuovo per l'attacco che sarebbe iniziato l'anno dopo, nel 1391, e che avrebbe riscosso un fulmineo successo, riprendendosi tutti i castelli che erano stati in precedenza ceduti ai catalani.
Quello di Posada fu ripreso probabilmente grazie alla corruzione del Castellano Gil Ferrandez de Bilxes.

 

Sotto il profilo dell'amministrazione interna, nel 1392 Eleonora emanava frattanto la "Carta de Logu", una delle piu' antiche costituzioni europee e di fatto la vera carta costituzionale dei sardi, che sarebbe stata la legge fondamentale dell'Isola sino al Codice di Carlo Felice (1827).
Il documento era una straordinaria novita' giuridica e conteneva concetti ed istituti innovativi, certamente un passaggio fondamentale nella storia dell'Isola, ma anche un punto di confronto per tutti gli altri ordinamenti del tempo.

Benedetto XIII

Sull'altro versante, la Casa di Aragona visse l'anno dopo un momento di grande prestigio internazionale, con l'elezione di Benedetto XIII a Papa di Avignone; al secolo era Pedro Martinez De Luna, che qualcuno vuole imparentato con il convinto De Luna dell'assedio di Oristano.

 

Eleonora mori', pure lei di peste, nel 1402, quando gia' la sua figura era ammantata di ammirazione e rispetto anche da parte degli stizziti avversari.
Brancaleone, succeduto nella reggenza per il solo tempo necessario a raggiungere un accordo su chi avesse dovuto assumere l'interregno, continuo' la guerra, che nel frattempo era divenuta ormai insostenibile anche per la sua eccessiva durata.
Le controversie dinastiche, con le conseguenti spiacevolezze, spinsero ben presto il Doria a rinchiudersi nel Castello di Monteleone, a Castelgenovese; qui avrebbe potuto evitare di dover constatare la differenza di levatura dei pretendenti alla successione di Eleonora.
In Casa d'Arborea la successione fu infatti alquanto articolata, interessando anche il ramo di Beatrice, sorella di Eleonora; alla fine fu un nipote di Beatrice, Guglielmo III visconte di Narbona, a diventare Giudice, ma nell'interregno, prima che si potesse insediare un erede legittimo, le funzioni furono assunte da Leonardo Cubello, nipote di Mariano IV.
Di Guglielmo III, cosi' come del Cubello, si e' detto che fossero stati designati ed eletti dalla Corona de Logu, ma l'assunto non e' unanimemente condiviso.
Nel frattempo Martino il Giovane si organizzava con serio impegno per una grande spedizione di conquista dell'Isola, o perlomeno queste erano le notizie che faceva giungere ad Oristano, non potendosi quindi escludere che si trattasse di un bluff. 

 

Il 1409 fu l'anno della caduta: in gennaio Guglielmo III fu incoronato Giudice ed in primavera vi fu un vano tentativo di pace che vide anche Brancaleone Doria provare ad ottenere una pace separata con i Catalani, ma fu nuovamente fatto prigioniero e stavolta, dopo poco, mori' (e non pare accidentalmente). Pagava, il marito di Eleonora, il tributo capitale per l'ingente somma dei danni che il battagliero regno della moglie aveva arrecato alla Casa di Aragona.

 

Sentendo prossima la vittoria finale, e consci del fatto che con Eleonora i sardi avevano perso anche la loro piu' brillante stratega, gli Aragonesi non accettarono alcuno spunto di  trattativa per una pace e si disposero allo scontro. In giugno, il 30 giugno 1409, gli eserciti si affrontarono in campo aperto a Sanluri. Per Arborea fu qualcosa di piu' di una disfatta: Guglielmo III si ritiro', Sanluri fu conquistata, dopo poco cadde anche Iglesias.
Martino il Giovane mori' pero' di malaria nel momento di sferrare l'attacco decisivo e Guglielmo III ne approfitto' per riparare poco onorevolmente in Francia, nella sua Provenza, inseguendo il miraggio di un aiuto che di fatto non ottenne.
A corte nessuno ebbe capacita' ne' voglia di resistere oltre.

 

La capitolazione fu sottoscritta da Leonardo Cubello (o Cubeddu) il 29 marzo del 1410 dinanzi a Pietro Torrelles.
Il Cubello divenne marchese di Oristano e dei tre Campidani; il Giudicato di Arborea, in assoluto l'ultimo Stato indipendente della storia della Sardegna, rendeva l'Isola dei Sardi, un tempo detta Ichnusa per la sua forma rassomigliante un piede, solo un'orma di piede straniero. 
Oscura come un'ombra e schiacciata come un'orma.
E cosi' fu sempre da allora in poi.

 

Gli Aragonesi subito si cucirono addosso un'immagine di pacificatori ed imposero una indubbiamente superiore capacita' organizzativa, recuperando qualche posizione di gradimento presso i sardi, che erano stremati da quasi un secolo di combattimenti.

 

Nel frattempo la riorganizzazione dello stato catalano subi' gli effetti dell'agitazione di una classe aristocratica in fermento, inflazionata di nuovi feudi concessi senza grande severita' (di qui nascono infatti gran parte dei numeorsi titoli nobiliari sardi) da una corona che dopo le crisi dinastiche tardo' ad ottenere dal tiepido Guglielmo III, ora relegato in Sassari, la definitiva rinuncia alle pretese di Arborea, che gli poterono essere remunerate solo nel 1420.

 

Nel 1421 il nuovo re Alfonso V di Aragona celebro' il primo parlamento di Cagliari.

 


SEGUE



sponsor


 

 

 

 
Copyright © 2000-2005 by

All rights reserved - tutti i diritti riservati
Ottiolu.net - La Storia della Baronia di Posada (1431-1869)