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di Stefania Campo
Come
proteggersi dall'abbuffata delle feste
Il
pranzo di Natale e di Santo Stefano, il cenone di San
Silvestro e l'Epifania sono tutte occasioni per mangiare
prelibetezze e cibi assai gustosi, ma purtroppo ipercalorici
e decisamente nutrienti. Ci sono però alcuni piccoli
trucchi per concedersi dei peccati di gola senza dover
subire troppe fastidiose conseguenze. D'altronde il cibo, in
queste occasioni, è anche un modo per comunicare,
momento di condivisione con le persone più care,
simbolo di serenità, espressione di sentimenti e
quindi, per i più, sarebbe troppo doloroso dovervi
rinunciare. Inoltre gli alimenti tipici delle feste:
salmone, caviale, cotechino, panettoni e pandori (o
bossolà), frutta secca e torroni hanno parecchie
proprietà benefiche. Abbiamo consultato due esperte
bresciane per sapere come limitare i danni dovuti
all'esubero alimentare.
1
I cibi ipercalorici. Sono gli alimenti tipici delle
feste e hanno la caratteristica di essere molto gustosi, ma
purtroppo come tutte le cose buone, di attentare alla linea.
Ricordate però che, evitando gli eccessi, sono ricchi
di ottime proprietà. Il salmone e il caviale, pur
essendo ricchi di grassi, non contengono colesterolo,
perché sono insaturi o "grassi buoni" che prevengono
i danni cardiovascolari.
I lipidi del cotechino sono fortunatamente compensati
dall'abbinamento con le lenticchie che ne rallentano
l'assorbimento e che sono ricche di ferro. La frutta secca,
difficile da digerire e iperproteica, contiene preziose
vitamine del gruppo B, acidi insaturi benefici per il cuore
e minerali come il calcio, il ferro, il potassio, il
manganese. Infine i dolci tipici (panettone, pandoro,
bossolà e torrone) pur essendo molto calorici, se
fatti con ingredienti di buona qualità e lasciati
lievitare naturalmente contengono sostanze genuine e sono
correttamente equilibrati. Il panettone per esempio contiene
circa il 10 per cento di grassi, il 60 per cento di
carboidrati, il 7 per cento di proteine, sali minerali come
il calcio e il potassio derivanti dal latte, dalle uova,
dalla farina e dalla frutta candita.
2
Le tisane
digestive. E' pur vero che questo regime alimentare, la
sedentarietà a tavola, questo modo di vita inusuale
possono un po' danneggiare il sistema digerente e arrecare
qualche problema: difficoltà digestive, pancia
gonfia, bruciori di stomaco. Niente paura, basta tenere a
portata di mano qualche erba specifica: il finocchio,
l'anice, il ginepro, i semi di coriandolo e le foglie di
betulla, se bevute calde dopo i pasti sgonfiano e aiutano la
digestione. Milena Bazzoli, erborista presso "Maga Natura"
in via Quintino Sella 2 a Calcinato consiglia: "Si
può preparare una tisana per il dopo pasto delle
feste unendo la menta, la melissa, il limone e la cannella
con un po' di miele di acacia che è molto
leggero".
3
Le alghe
brucia-grassi. E per non ritrovarsi qualche spiacevole
sorpresa sulla bilancia? Sarebbe proprio una sfortuna
arrivare all'ultimo dell'anno senza poter indossare l'abito
comprato per l'occasione. Per aumentare il metabolismo e
mantenersi in linea ci si può aiutare con le alghe.
Ne esistono di varie qualità e in diversi formati:
possono essere cucinate, o assunte come capsule o preparate
come tisane (anche se il sapore di queste ultime è
poco gradevole). Bazzoli suggerisce la fucus laminaria da
prendere come tisana o in compresse "essendo stimolante,
agisce meglio la mattina e permette di smaltire i grassi che
si introducono nell'arco della giornata". Un buon consiglio
è anche quello di Gisella Garda dell'erboristeria "La
Mandragola" in via Rimembranze 47 a Bedizzole: "Prima dei
pasti si possono assumere sostanze quali il glucomanno o la
farina di Guar che hanno una duplice funzione: formano masse
gelatinose nello stomaco diminuendo l'appetito e favoriscono
l'eliminazione di liquidi e feci".
4
I depuranti del
fegato. Purtroppo è l'organo che maggiormente
soffre e quindi dev'essere aiutato. "Decongestionate e
aiutate il fegato senza usare colagoghi (come il carciofo),
sostanze che stimolano l'escrezione della bile e quindi sono
maggiormente efficaci in primavera", ammonisce Garda e
spiega: "Già quest'organo è in
difficoltà per l'iperlavoro al quale è
sottoposto, se lo si stimola si rischia di stancarlo
ulteriormente", è molto meglio allora assumere
epatoprotettori, come il cardo mariano, erba che smaltisce
il sovraccarico. L'eccesso di sale e zucchero negli alimenti
può inoltre essere compensato aumentando il consumo
di sostanze ricche di sali minerali, che riequilibrano.
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